𑁍𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐈𝐕𑁍

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Già da quell'incontro con Nathaniel e John, Amelia aveva capito che c'era qualcosa che non andava. All'inizio i problemi e le incomprensioni erano normali, ma ora che la causa di tutto, Hypnos, si era svelata, non pensava che ci fossero state così tante complicazioni.

Quando aveva deciso di incontrare Amadrien, quello non si era fatto vedere, e quando aveva saputo del crollo del suo compagno di stanza aveva capito che non poteva essere tutto un caso.
Lo aveva trovato Ethan che, in accordo con Nathaniel, avevano deciso di pedinare Amadrien, e l'aveva visto insieme a lui prima che svenisse.

Lo avevano portato nella loro stanza e non ne avevano più parlato. Riccardo, come Ester, era rimasto k.o. per più di un paio d'ore, Amelia ed Ethan stavano aspettando che si svegliasse e dicesse loro cosa avesse fatto Amadrien.

Quando il ragazzo aprì gli occhi, si trovò gli sguardi di Amelia ed Ethan addosso.
<Che succede?>
<Cosa ha fatto Amadrien?> la domanda di Amelia fu così veloce che il ragazzo non ebbe il tempo di chiedere il perché di una richiesta simile.

<Nulla> rispose Riccardo mettendosi seduto lentamente sul letto.
<Qualcosa deve aver pur fatto> insistette Ethan, a braccia conserte.
<Ti ho detto di no, mi girava la testa, mi ha aiutato a tirarmi su ma l'ha fatto troppo velocemente> spiegò Riccardo già stufo.
<Hai fatto la prova di Hypnos quindi?>
<Non lo so, non credo>

<In che senso non credi?>
<Cioè sì ma non so se l'abbia conclusa o meno> rispose velocemente lui, specificando ed Ethan fece un gesto spazientito con la mano.
<Torna a dormire> borbottò, anche quella piccola testimonianza era stata del tutto inutile. Amadrien sembrava essere stato lì per aiutarlo, ma Ester rimaneva ancora un'incognita.

<Davvero, non ricordi nulla che Amadrien possa aver fatto o detto?> Ritentò Amelia, fissando con pazienza il ragazzo che si rimetteva steso.
<Mi ha detto di stare tranquillo perché avevo vinto, ma in realtà lui mi ha bloccato nel mezzo della prova...> Tentò di ricordare.

Si trovava ancora dentro al sogno e non aveva superato la sua paura quando Amadrien aveva iniziato a scuoterlo.
<Noi non abbiamo mai parlato ad Amadrien delle nostre prove, come faceva a sapere che non stessi avendo uno dei tuoi attacchi di panico?> Domandò Ethan, più impaziente e il ragazzo sbuffò.
<E io come faccio a saperlo secondo te?>

<Utile come al solito>
<Smettetela voi due, è una cosa seria questa> li rimproverò Amelia, sedendosi a gambe incrociate sul letto. Non sapeva come o perché Amadrien fosse in qualche modo riuscito a capire ciò che stava accadendo, ma il dubbio che fosse stata in parte la frase che li aveva aiutato a tradurre.

<Quindi tu, come Ester, non ricordi nulla?> chiese scettico Ethan e Riccardo scosse la testa, preparato a quella domanda.
<No, io mi ricordo quello che è successo>
<Ester ha mentito> concluse Amelia prontamente, guadagnandosi uno sguardo stupito da tutti gli altri.
<Perché dovrebbe averlo fatto?> domandò Ethan confuso, ma non del tutto diffidente di quella teoria.

<Non è detto che stesse mentendo> ribatté subito Riccardo con tono irritato e offeso, guardando male i due ragazzi, che si erano già impuntati sulla possibilità.
<Vi ricordo che Hypnos vuole prendersela sia con lei, che con Gwen che con Nathaniel, i suoi incubi sono stati peggiori dei nostri> spiegò lui, mettendosi velocemente in piedi e barcollando un attimo per lo sbalzo di pressione.

Ethan, che si aspettava di vedere Amelia ribattere, la vide invece riflettere silenziosamente e a testa bassa, per poi alzare gli occhi con sguardo colpevole.
<Parleremo con Ester in ogni caso, ma non è importante, il prossimo è Nathaniel. Ha usato te come separatore per non farci intendere che volesse continuare con Ester e Nathaniel e per distrarci, infatti noi adesso stiamo parlando con te...ma l'obiettivo deve essere Nathaniel>

𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄-                                                   ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝDove le storie prendono vita. Scoprilo ora