𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄- ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝ

𑁍𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐕𑁍

Dopo circa una settimana dall'avvenimento, la scuola si era quasi del tutto dimenticata di quanto fosse successo. I primi giorni non si parlava d'altro ma poi, quando il congedo dalle lezioni terminò e i ragazzi ripresero i corsi, apparivano talmente normali che molti addirittura pensarono che avessero solo finto di star male, anche se la realtà era il contrario.

Nessuno dei tre disse agli altri ciò che avevano scoperto, perché non volevano mettere loro pressione riguardo agli avvenimenti. Ester era stata infatti molto incerta quando Nathaniel aveva chiesto aiuto ad Amelia, perché riteneva che anche lei dovesse riprendersi da ciò che aveva visto, ma la ragazza aveva accettato, mostrandosi lieta di essere utile.

L'atmosfera si era lentamente stabilizzata, anche se soltanto i più attenti avrebbero potuto notare che quanto successo una settimana prima aveva lasciato la scia del suo passaggio.

Da quando Gwen si era svegliata, non aveva parlato di cosa avesse visto, nemmeno a Nathaniel, ma dallo sguardo di lei sia Amelia che Riccardo avevano capito che dovesse c'entrare in parte con la sua famiglia.

Ester utilizzava la scusa di dover seguire il gruppo a scopi scolastici per controllare se andasse tutto bene, mentre Amelia passava la maggior parte del suo tempo libero in luoghi aperti, ed entrava in luoghi chiusi solo quando strettamente necessario.

John invece si era attaccato molto al fratellino minore, dato che la sua visione era cominciata con Nath, temeva che anche lui potesse essere coinvolto in qualche modo, e anche solo per il fatto che fosse il suo primo anno, voleva stargli vicino.

Riccardo invece evitava le scale come la peste e andava nelle aule e nei dormitori solo insieme alle masse degli altri studenti o insieme ai suoi compagni di dormitorio, e si metteva in guardia appena scorgeva un ragazzo dai capelli biondi. Erano cambiamenti molto piccoli, quasi impossibili da notare da chiunque non fosse dentro al loro gruppo.

Anche le preoccupazioni dei ragazzi però scemarono con l'avvicinarsi dello spettacolo. Gli oggetti di scena non erano molti ma erano abbastanza complessi da gestire. Avevano poco spazio e dovevano dividere le scene in mare da quelle in terra, tanto che avevano recintato una piccola parte del palco così da poterla riempire con qualche centimetro d'acqua, così da poter simulare il mare.

Per fortuna oltre a quello erano necessari strumenti facilmente reperibili o già presenti nella scuola, com riflettori e specchi. La parte più difficile fu riuscire a portare il duplicato del relitto di una barca dentro la parte recintata.

Mancavano solo due giorni al grande spettacolo e i ragazzi avevano minuziosamente nascosto ogni oggetto di scena per evitare che i più curiosi andassero a cercare qualche indizio. Per fortuna erano tutti oggetti abbastanza semplici da nascondere, oltre ai costumi, che Gwen nascondeva con cura nel suo dormitorio.

<Non che io metta in dubbio il tuo operato Gwen, ma perché Teuclimeno si veste da nobile francese?> domandò confuso il ragazzo e Gwen sorrise.

<Rivisitazione moderna del personaggio. Ricorda che questo spettacolo è per dei ragazzi del primo anno, e loro non conoscono il significato degli abiti greci e non sanno che ogni abito corrisponde ad un personaggio.

Poi Teuclimeno compare solo in quest'opera, quindi a meno che non l'abbiano già letta, non capiranno mai che tipo di persona sia il tuo personaggio> spiegò Gwen mentre estraeva l'abito dalla plastica in cui l'aveva avvolto.

<Direi di evitare di utilizzare i costumi durante le riprese, meglio non rischiare di rovinarli, dato che utilizziamo anche dell'acqua. Li proverete solo per vedere se vi stanno>

Gwen consegnò ad ognuno l'abito corrispondente al proprio personaggio e ne tenne due uguali per lei e Amelia, e per tutti gli altri che avrebbero dovuto scambiarsi lo stesso personaggio.