Riccardo ed Amelia si chiusero la porta del dormitorio alle spalle, e si sedettero sui loro letti, tirando un sospiro.
<È una situazione molto più complicata di quanto pensassimo> sussurrò la ragazza, mentre Riccardo si massaggiava piano le tempie, guardando a terra.
<Più che altro non ha senso, è praticamente impossibile che sia tutto dovuto a delle voci, non c'è un minimo di senso logico> borbottò, fissando il pavimento.
<Però hai detto tu stesso di averle sentite, così come l'hanno sentita sia Ethan che Nathaniel> insistette Amelia, alzandosi dal letto, per poi cominciare a camminare avanti ed indietro per la stanza.
<A proposito, adesso non sappiamo che cosa fare con Ethan> aggiunse poi Amelia, a braccia conserte, guardando verso Riccardo.
<Non è ho idea, ma io non mi fido. Il fatto che le abbia sentite anche lui non prova nulla, magari ci stava solo prendendo in giro, e poi era troppo tranquillo rispetto al solito, deve nascondere qualcosa>
Amelia si risedette sul letto, alzando teatralmente gli occhi al cielo nel sentire le parole del compagno di dormitorio.
<Perché non mi stupisce minimamente ciò che hai detto?> chiese retorica e il biondo la guardò serio.
<Hai visto come si comportava, sembrava sapere già tutto, ha chiesto di quel ragazzo, come se fosse certo del fatto che fosse coinvolto anche lui>
<Ma alla fine si è rivelato seriamente così, no?> domandò Amelia, inclinando lievemente un sopracciglio e Riccardo annuì.
<Vorrà dire che lo terremo d'occhio, è possibile che sappia o non sappia più di quanto possiamo pensare, è da quando lo abbiamo scoperto che non si è quasi più fatto vivo> sospirò la ragazza, fissando pensierosa il vuoto.
<E se non fosse proprio questo il punto?> le chiese Riccardo, alzando di poco lo sguardo, ed Amelia lo guardò confusa.
<Che intendi dire?>
<È cominciato tutto più o meno dopo che ci siamo accorti di Ethan, i malori e tutto quanto...> iniziò a dire il biondo ed Amelia rimase ad ascoltare, cercando di collegare ciò che diceva il compagno a ciò che lei stava pensando.
<Ok ma questo non ha alcun collegamento con tutto il resto, noi non abbiamo mai fatto nulla di particolare durante quella riunione...>
La ragazza si alzò nuovamente in piedi, chiudendo le finestre della stanza. Dopo ciò che Ethan aveva raccontato loro, non voleva saperne di poter vivere in qualche modo anche lei la loro spiacevole esperienza.
<... però tu mi sei sembrato strano durante quella riunione> aggiunse poi velocemente Amelia, schioccando le dita.
Questa volta fu il ragazzo a guardarla in modo sopreso, e Amelia si affrettò a spiegare.
<Sì, avevi chiesto chi avesse proposto l'Elena di Euripide, ma nessuno di noi aveva mai parlato> insistette Amelia e Riccardo ricordò.
<Sì ma tutte le volte che abbiamo sentito quelle voci, gli argomenti erano piuttosto... seri, cosa può centrare la proposta di una tragedia con il resto?>
<Non lo so, ma al momento è l'unica cosa che sappiamo, e l'hai sentita sul palco, il luogo dove ci siamo sentiti male tutti>
Amelia iniziò ad appuntarsi su una sua agenda ciò a cui stava pensando, mentre Riccardo tentava di memorizzarli mentalmente.
"Sveglia questa ragazza"
<Che ti prende?> Amelia si girò confusa verso il compagno di stanza appena lo sentì sobbalzare e lui si affrettò a scuotere la testa.
<Nulla, nessun problema. Domani ne parleremo con gli altri e vedremo se anche loro si ricordano qualcosa> rispose velocemente agitando le braccia, cambiando presto argomento.
Quella notte nessuno dei ragazzi riuscì a dormire e, come Riccardo aveva previsto, Ester raccontò solo a lui ciò che aveva visto, dato che in parte lo aveva visto anche lui, e non se la sentiva di parlarne con altri.
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𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄- ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝ
Fantasy𝑫𝑨𝑵𝑮𝑬𝑹'𝑺 𝑪𝑯𝑰𝑴𝑬𝑹𝑨 °•--𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝑠𝑡𝑒𝑎𝑙 𝑜𝑟 𝑐𝑜𝑝𝑦•° La Didumos Academy, Accademia dei Gemelli, è un prestigioso collage situato nell'isola di Itaca. Tale istituto, costruito sul tempio delle divinità Gemellari, Thanatos e Hypnos...
