La corsa di Gwen per uscire dal suo dormitorio senza farsi scoprire si era rivelata molto più semplice di quanto pensasse. Di norma, essendo la notte di un venerdì, molti studenti si spostavano da un dormitorio all'altro per andare da amici o semplicemente per approfittare dell'assenza delle lezioni il giorno dopo per stare svegli.
Quella notte invece dormivano tutti, non che la cosa le dispiacesse. Non aveva bisogno di un richiamo del custode, dopo tutto quello che era successo la notte dello spettacolo. Le veniva impossibile pensare che la recita fosse stata appena due giorni prima.
Come spesso le capitava quando voleva distrarsi, si diresse verso una delle sue stanze, doveva disegnava e realizzava sia i vestiti di scena sia quelli che lei indossava tutti i giorni. Aprì la porta velocemente e la richiuse, per poi concentrarsi sulla maglia che aveva messo in sospeso.
Era un'amante dei vestiti vedo-non vedo, che hanno un po'di trasparenza, che lasciano intravedere qualcosa, e coprono allo stesso tempo. Si concentrò sul filo e sulla macchina da cucire, per un po' non si accorse che le ombre vicino a lei avevano iniziato quasi a danzare.
Le foglie di un vaso di fiori che davano sulla porta d'ingresso iniziarono a ritirarsi, come spaventate dall'entrata di qualcuno, che indietreggiavano di un passo mentre lui avanzava.
Gwen sobbalzò appena vide davanti a sé un ragazzo, poco più grande di lei, nascosto in uno dei tanti angoli di ombra della stanza. La ragazza corrugò la fronte, ma si ricompose subito.
<Questa stanza è riservata ai membri del gruppo del teatro e ai conoscenti dei membri>Il ragazzo dai capelli neri la guardò a fronte corrugata, sinceramente divertito dalle sue parole.
"Infatti tu mi conosci" rispose subito dopo il ragazzo dai capelli neri e Gwen lo guardò accigliata.Lo sconosciuto sorrise al lampo di consapevolezza che attraversò gli occhi di Gwen.
<Esci di qui, non sei ammesso> continuò imperterrita Gwen e il ragazzo dai capelli neri sospirò.
"Siete veramente ridicoli voi umani, non rinnegate l'irrinegabile, ci siamo già incontrati, nel tuo incubo"Le parole dello sconosciuto, pronunciate con quel tono calmo e tranquillo, fecero gelare il sangue nelle vene della ragazza.
<Come fai a saperlo?> soffiò la ragazza, alzandosi dalla sedia velocemente e mettendosi sulla difensiva."Sono io il ragazzo che hai visto"
<Non so cosa abbia visto di preciso> ribatté Gwen subito dopo, causando una risata di divertimento dello strano ragazzo davanti a lei."È buffo, in questo preciso istante anche uno dei tuoi compagni ha detto la stessa identica cosa di un suo incubo"
Il tono tranquillo usato dal ragazzo dai capelli neri mise ancora maggiormente Gwen in allarme.<Perché dovrei credere a quello che mi stai dicendo?> chiese, iniziando a fare qualche passo verso la porta.
"Perché la causa di tutto è mio fratello e io lo voglio fermare" rispose con una scrollata di spalle il ragazzo dai capelli neri, come se avesse detto un'ovvietà.Gwen alzò un sopracciglio, per niente convinta dalla spiegazione dello sconosciuto.
<È un po' troppo comodo dire ciò che hai detto e liquidare con "è stato mio fratello", non trovi?>"Non mi credi vero? Lo immaginavo"
Io ragazzo dai capelli neri iniziò a camminare in giro per la stanza con passo molleggiante e annoiato.
"Non posso dire che tu sia nel torto a non credermi, è normale che voi dubitiate"
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𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓𝐌𝐀𝐑𝐄- ΎΠΝΟΥ ΑΓΩΝ
Viễn tưởng𝑫𝑨𝑵𝑮𝑬𝑹'𝑺 𝑪𝑯𝑰𝑴𝑬𝑹𝑨 °•--𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝑠𝑡𝑒𝑎𝑙 𝑜𝑟 𝑐𝑜𝑝𝑦•° La Didumos Academy, Accademia dei Gemelli, è un prestigioso collage situato nell'isola di Itaca. Tale istituto, costruito sul tempio delle divinità Gemellari, Thanatos e Hypnos...