«Quindi stasera c'è anche lui?.» mi chiese Alice, una delle mie amiche più strette, per l'ennesima volta.
«Si Ali, verrà insieme al suo gruppo, non oso immaginare che cosa accadrà quando gli altri lo scopriranno.» dissi, guardando la mora pettinarsi i capelli, che mi lanciò uno sguardo preoccupato.
«Questa cosa non andrà a finire bene, lo sai?.» mi chiese, accendendo la sua piastra.
«Lo so.» dissi, con un velo d'amarezza. In cuor mio avevo sempre saputo che la mia conoscenza con un ragazzo che non garbasse ai miei amici non sarebbe mai andata a buon fine, oltretutto se è di una zona con cui sono in guerra. «Ma non è niente di serio, ci scriviamo solamente e qualche volta ci vediamo.»
La vidi annuire, per poi continuare a passarsi la piastra sui suoi lunghi capelli mori.
«Comunque tu e Valerio non me la raccontate giusta.» dissi, guardando maliziosamente la mia amica, la quale arrossì leggermente e sbuffò.
«C'è tanta attrazione fisica, ma non c'è nulla.» disse, lasciando trasparire un velo di tristezza nella sua voce. «Ma stasera, tutto può succedere.»
Risi, scuotendo la testa. Alice spense la piastra e prese il suo giubbotto, dandosi un'ultima occhiata allo specchio e facendomi segno di andare.
Indossavo un vestito blu, con dei tacchi del medesimo colore, i miei capelli erano legati in una coda alta, dove avevo lasciato fuori i due ciuffi davanti, che avevo trasformato in due boccoli. Presi la mia giacca di pelle e seguii la mia amica, uscendo da casa sua.
«L'Old Fashion ormai è come casa nostra, sorella.» disse Alice, mentre salimmo in macchina, facendomi scappare una risata.
Il viaggio fu breve, visto che casa sua distava poco dal locale. Fuori c'era molta gente e riconobbi mio fratello e i ragazzi, i quali ci stavano aspettando.
Parcheggiò e scendemmo dall'auto, sentendo gli occhi di tutti su di noi.«Mon cœur, sei stupenda.» disse Anas, prendendo la mia mano e farmi fare un giro su me stessa, per poi farmi un bacio sul capo.
«Mon trésor.» dissi, stringendolo a me in un abbraccio. «Stasera ci sarà anche lui con il suo gruppo, ti prego tu e i ragazzi non fate cazzate.» gli sussurrai, non facendo nomi ma lui capii, lo vidi serrare la mascella, per poi annuire.
Sospirai, per poi entrare all'interno del locale, affiancata da mio fratello. Seppur fosse aperto da all'incirca mezz'ora, il locale era già molto pieno: molte persone erano in pista a ballare, mentre altre erano sedute.
«Tienimi la mano.» mi urlò mio fratello, a causa della musica alta, per poi iniziare a camminare in mezzo alla folla. A fatica, arrivammo dagli altri ragazzi, i quali erano quasi tutti con un drink in mano, tranne Aziz e Amine.
«Non esagerare.» gli urlai, per poi affiancarmi a Gaia e Alice e prendermi un drink. Vidi mio fratello sussurrare qualcosa a Mattia, che annuí semplicemente, per poi posare lo sguardo su di me.
Passò mezz'ora e sentii una mano sulla mia spalla, mi girai e vidi Luigi. Sorrisi, vedendo con la coda dell'occhio Gaia e Alice guardarsi maliziosamente.
«Ciao!» gli dissi, dandogli un bacio per guancia, sotto lo sguardo attento dei miei amici. «Sei qui con gli altri?.» chiesi e lui annuii.
«Sei stupenda.» commentò, guardandomi dalla testa ai piedi, mentre io arrossì leggermente.
«Ti ho visto e sono passato a salutarti, ma stiamo tornando in zona.» disse, avvicinandosi al mio orecchio, a causa della musica alta. «Troppa gente, non siamo tipi da luoghi affollati.» a questa sua ultima affermazione guardò i ragazzi, per poi riposare il suo sguardo su di me.
«Non preoccuparti.» dissi, sorridendogli.
«Magari ci vediamo uno di questi giorni, ti va?.» mi chiese, passandosi una mano fra i suoi capelli mori.
«Certo, anche domani se vuoi.» dissi, mentre lui annuì, per poi dargli un bacio in guancia e vederlo andar via.
Mi risedetti al mio posto, mentre Gaia e Alice mi guardavano. «Che c'è?.» chiesi, non capendo.
«Qualcuno qui è geloso e non poco.» disse Gaia, facendomi segno di guardare Amine.
Lo vidi e aveva lo sguardo su di me, appena incontrò il mio sguardo sorrise e scostò lo sguardo.
«Non ti ha tolto gli occhi di dosso, nemmeno per un momento.» mi sussurrò Alice.
«Ragazze, è uno dei miei più amici stretti, non credo potrà mai provare qualcosa per me oltre all'amicizia.» dissi, lasciando trasparire involontariamente un velo di tristezza nella mia voce, che non passò inosservata alle mie due amiche.
«Piccola e ingenua Marika.» scherzò Gaia, facendo scoppiare a ridere me e Alice.
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𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 ; 𝗡𝗲𝗶𝗺𝗮 𝗘𝘇𝘇𝗮
FanfictionAmine e Marika: amici da sempre, fratelli da una vita. Ma loro vivono una "storia d'amore" seppur non stiano insieme: una storia difficile, dove entrambi sono rimasti al fianco dell'altro nei momenti momenti più bassi che alti. Questo era amore per...