18. «Se lei morisse, morirei anch'io con lei.»

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Morire per amore.
Che può mai significare questa frase, che agli occhi di tanti può sembrare così banale?. Morire per amore vuol dire, letteralmente, morire per il tuo amato o la tua amata.
Ma in quanti, davvero, sarebbero disposti a morire per amore?. In quanti, sarebbero disposti a mettere fine alla propria vita, per far continuare quella del suo amato o amata?.
Morire per amore vuol dire amare davvero.
Non è il solito "amore" che ormai è conosciuto a tutti come la piccola storiella di qualche mese e poi lasciarsi, portandosi rancore a vicenda.
Non è il solito "amore" che ormai trasformano tutti in fare sesso, senza provare alcun tipo di sentimento.

Morire per amore è quell'amore che senti dentro le viscere e ti scombussola tutto, non è solamente fatto di bisogno carnale ma anche mentale.
È quel tipo di amore che te lo porti dentro per sempre, anche se la vostra storia si dovesse concludere, nel vostro cuore ci sarà sempre una piccola parte che resterà per sempre legata a lui o lei.

Morire per amore è consegnare la tua anima a qualcuno, sapendo che prima o poi, qualcosa o qualcuno la spezzerà.

•••

*Capitolo scritto dal punto di vista di Amine
Cadde fra la mie braccia, mentre vidi con la coda degli occhi l'auto nera sfrecciare via.
Caddi sulle ginocchia, mentre il corpo della mia amata era fra le mie braccia, con un grosso buco alla schiena, dal quale grondava sangue.

«No, per favore no.» dissi con voce tremante, accarezzandogli a fatica il volto, visto che entrambe le mie mani tremavano.

Gli tolsi i lunghi capelli marroni da davanti il viso, che stava diventando pericolosamente sempre più bianco, mentre i suoi occhi si stringevano sempre di più, la bocca era leggermente aperta, dalla quale respirava a fatica.
Tolsi il braccio dalla sua schiena e lo portai al suo viso, sporcandola accidentalmente un po' di sangue.

«Chiamate una cazzo di ambulanza!.» urlai ai ragazzi, i quali erano evidentemente sotto shock, ma non osavano avvicinarsi a me e lei.

Sentivo il mio respiro tremare e le mie guance bagnarsi in fretta, segno che stessi piangendo.

«Jolie adesso devi solamente aspettare l'ambulanza, insieme a me, capito?. Andrà tutto bene te lo prometto.» dissi a fatica, mentre cercavo con con tutto me stesso di trattenere le lacrime, con scarsi risultati.

«Amine.» disse a fatica, prendendo grossi respiri tra una sillaba e l'altra.

«Non dire nulla amore, non dire nulla. Stai tranquilla e aspetta l'ambulanza insieme a me, ti prego.» dissi, sentendo Anas piangere e urlare disperatamente.

«Ti amo, con tutta me stessa.» disse, alzando faticosamente la sua mano verso il mio volto, accarezzandolo leggermente, sporcando la mia guancia accidentalmente di sangue, il suo sangue.

«Anch'io, ti amo tanto Jolie. Scusa se non ho avuto il coraggio di dirtelo prima.» dissi, mentre una mia lacrima cadde per terra, mescolandosi alla pozza di sangue che man mano il tempo passasse si allargava sempre di più.

Rimanemmo per minuti interminabili a guardarci negli occhi; le mie iridi marroni si mischiarono con le sue verdi, non volendosi per nulla staccare.
Avevo paura che questo momento sarebbe stato l'ultimo in cui l'avrei vista viva, quindi cercai di godermelo al più possibile.

Dopo qualche minuto sentii il suo esile corpo spostarsi dal mio, segno che l'ambulanza fosse arrivata. Feci aderire la schiena al muro, portandomi le ginocchia al petto, posando i gomiti sopra a esso e infine portarmi la testa fra le mani.

Se lei morisse, morirei anch'io con lei.

𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 ; 𝗡𝗲𝗶𝗺𝗮 𝗘𝘇𝘇𝗮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora