*Capitolo scritto dal punto di vista di Amine
Le mani mi tremavano, l'adrenalina e l'ansia era palpabile. Ero seduto al sedile di fianco al guidatore, dove c'era seduto Mattia. Dietro di noi c'erano Aziz, Anas e Valerio, in caso ci servissero dei rinforzi.
Eravamo fermi al semaforo da ormai qualche minuto, aspettando che il gruppo di Milano Ovest uscisse dal loro covo, dove fanno almeno 1 riunione a settimana.«L'obbiettivo è Andrea Arrigoni, da quello che mi hanno detto è quello che comanda.» disse Mattia, passandomi una foto. Lo guardai bene, notando un tatuaggio sulla mano, M.O. Restituì la foto a Mattia, annuendo solamente.
Guardai la pistola nera fra le mie mani, sospirando sonoramente. Deglutii e riportai il mio sguardo al di fuori del finestrino, aspettando di vedere Andrea.
«Sei troppo in agitazione, Ezza, devi rilassarti.» disse Mattia, buttando fuori il fumo dalla bocca.
«Se sei in agitazione inizi a pensare troppo e di conseguenza non riuscirai a sparare all'obiettivo.»Non stavo ascoltando Mattia, per nulla. Ero troppo ingarbugliato tra i miei pensieri, che si stavano moltiplicando ogni secondo che passasse, iniziando a farmi sudare freddo.
«O forse sarà l'amore?.» chiese, ridendo sonoramente, mentre io gli diedi un'occhiata. «Povero Amine, te l'ho sempre detto, l'amore ti fotte.»
«Hai rotto il cazzo Mattia, aspettiamo questo cazzo di Andrea in silenzio e finiamo questa cosa al più presto possibile.» sbottai, vedendo sul volto di Mattia formarsi un sorriso compiaciuto, per poi fare un altro tiro della sua canna.
Passarono altri minuti, fin quando non vidimo un gruppo di ragazzi uscire da un palazzo.
Mi scambiai un rapido sguardo con Mattia, per poi indossare il passamontagna nero.
Mattia mise in moto l'auto e partimmo a tutta velocità contro di loro, per poi fermarci esattamente dinnanzi a loro. Abbassai il finestrino dell'auto e puntai la pistola contro Andrea, portando il dito sul grilletto.
Ma con mio grande stupore, sparai un colpo, colpendolo al petto.Mattia ripartì a tutta velocità, mentre io mi tolsi il passamontagna, sentendo l'aria mancarmi.
Non ci potevo credere, Mattia mi aveva mentito spudoratamente.
Avevo sparato a un ragazzo, un ragazzo proprio come, magari finito nel giro per puro gioco e per qualche sbaglio.«Ma che cazzo ti è saltato in mente!.» urlai contro Mattia, tirandogli un pugno sul braccio, mentre lui rideva. «Mi avevi assicurato che la pistola sarebbe stata scarica, sei un cazzo di bugiardo di merda!.»
«Non avresti mai accettato se te lo avessi detto! Loro hanno sparato alla tua donna, so che morivi dalla voglia di ammazzarli tutti, non puoi negarlo, o almeno, non a me.» disse, dandomi un rapido sguardo, per poi riportare la sua attenzione sulla strada.
«No! Tu non capisci, non lo puoi capire!.» urlai, portandomi le mani sul volto, più disperato che mai.
«Se aveva anche lui una donna, o magari un figlio?!.»«Anche la tua donna poteva morire, ma non gliene è fregato un cazzo, Amine. Devi imparare che alla gente non frega un cazzo di te o di chi piangerà sulla tua tomba, se vogliono ammazzarti lo fanno e basta.» disse, fermando l'auto sotto la torre di Selinunte, simbolo ormai di San Siro. «Vai a casa da lei e non pensarci più, c'è la vedremo domani.»
Scesi dall'auto, ancora scosso. Vidi i tre ragazzi seduti ai sedili posteriori scendere, mi guardarono solamente e presero ognuno la proprio strada, un po' per paura di parlarmi in questo momento e un po' per lasciami il mio spazio.
La testa mi scoppiava e il mio cuore batteva all'impazzata. Mi guardai intorno, decidendo di camminare verso casa della mia lei.
Sono fermamente convinto che abbiamo dato inizio a una vera e propria guerra, a cui nessuno può sottrarsi. Dove moriranno persone innocenti, che non hanno a che fare nulla con la criminalità; ma alla fine, moriranno perché sono state risucchiate anche loro da essa, anche solo stando accanto a chi ci è dentro.
Ma alla fine, criminalità è proprio questo, dolore e sofferenza senza fine.
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𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 ; 𝗡𝗲𝗶𝗺𝗮 𝗘𝘇𝘇𝗮
FanfictionAmine e Marika: amici da sempre, fratelli da una vita. Ma loro vivono una "storia d'amore" seppur non stiano insieme: una storia difficile, dove entrambi sono rimasti al fianco dell'altro nei momenti momenti più bassi che alti. Questo era amore per...