Capitolo 26 - Un Segno dei Tempi

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ATTENZIONE: PRESENZA DI LINGUAGGIO FORTE



La Gazzetta del Profeta

N° 102.120

9 Marzo 2022

RECENTI SONDAGGI RIVELANO CALI DI FIDUCIA DAL POPOLO

Un recente sondaggio tenuto dal nuovo Ufficio per il Benessere e il Supporto Sociale dimostra che un numero sconcertante di persone sta perdendo fiducia nel Ministero della Magia. Quando sono state chieste le ragioni, molti hanno dichiarato di temere che la corruzione e lo squilibrio di potere faranno crollare il governo dall'interno...

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"Con te sta funzionando?"

Albus pareva così ansioso che capii immediatamente di cosa stava. Era da più o meno una settimana che avevamo convinto tutti a cercare una spia. La vocina nella mia testa era morta? Avevo stabilito che non poteva essere lei?

Scossi lentamente la testa. "La tengo d'occhio come faccio con chiunque altro. Non riesco a non farlo."

Albus sospirò. "Anche io. Non lo sopporto."

"Tu non hai notato niente, vero?" Chiesi.

Albus fece spallucce. "Non penso passi molto tempo da sola. Sta sempre con me e te. O James. O Colette."

"Esatto. Questo significa, in pratica, che non può essere stata lei, giusto?"

"Sì, suppongo di sì." Sfortunatamente, Albus non sembrava molto sollevato. E nemmeno io lo ero.

"Non possiamo farci nulla," dissi alla fine. "È come ha detto James. Non possiamo preoccuparci di cose che non possiamo controllare."

"Io mi preoccupo comunque."

"Beh... Prova a non farlo."

"Non è così semplice," Albus disse, accigliandosi. "Non sei una persona ansiosa, Astra. Non fa parte della tua personalità. Non capiresti."

Non aveva torto. "Okay, beh, ti darò una mano. Appena ti viene l'ansia, guardami, e io ti farò distrarre, così mi distraggo pure io, e nessuno dei due si preoccuperà."

Albus aveva l'espressione di chi non pensava avrebbe funzionato. Nemmeno io ci credevo, ma non avevo intenzione di ammetterlo.

Tutto sommato, la vita procedeva bene. Eravamo tutti di nuovo sulla stessa barca, alla ricerca di una spia. Avevamo deciso di non parlare dei nostri sospetti al signor Potter, perché aveva già tanti pensieri, e non avevamo nulla di concreto da dirgli. Albus ed io appoggiamo quell'idea perché sapevamo che avrebbe indagato sul perché non avevamo detto nulla per tre settimane.

Io stavo riuscendo a rimanere a galla in tutte le mie materie. In Incantesimi, ero rimasta indecisa tra il metterci tutta me stessa in ogni tema e in ogni verifica per infastidire Haverna con i miei buoni voti, oppure prendere tutte insufficienze per dimostrarle che non poteva costringermi a fare nulla. Alla fine decisi di infastidirla (perché, da un certo punto di vista, con la seconda opzione sarei solo diventata ciò che lei mi aveva sempre rinfacciato di essere, un'idea che detestavo completamente), e scoprii che i temi di Incantesimi non erano poi così difficili quando mi ci impegnavo davvero. Per sfizio, trasportai quella mentalità sulle altre materie, e anche se non erano altrettanto facili, aiutò parecchio.

Marcus ci stava provando con parecchie ragazze nel suo anno e nel mio da un po' ormai, ed era stato aspramente rifiutato da tutte loro (opera di Lacy, sospettai). James mi avvisò che forse prima o poi sarebbe tornato strisciando da me, se avesse continuato così. Temevo quel giorno, ma sia James che Albus si offrirono di maledirlo per me. Rifiutai entrambe le proposte. Preferivo di gran lunga maledirlo di persona.

The Spark - Star of Gryffindor libro 5 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora