Capitolo 4 - Due sono meglio di uno

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AVVERTENZE: PRESENZA DI LINGUAGGIO FORTE


La Gazzetta del Profeta

N° 101,824

28 Agosto 2021

Presidi di Hogwarts Pronti al Nuovo Anno

Alla luce degli eventi dello scorso anno, culminati con la misteriosa ed inspiegata morte del Preside di Hogwarts, Brutus Pouri, Il Ministero ha ritenuto opportuno assumersi la responsabilità della nomina del nuovo preside di Hogwarts. Tuttavia, hanno deciso di seguire una nuova strada, e hanno fatto una cosa mai vista prima...

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Una cosa buona dell'essere ritenuta una minaccia dal pubblico è che hai un sacco di spazio per te su un treno affollato. Non fu affatto difficile trovare uno scompartimento. Credo che l'odio combinato per Wren e me abbia aiutato. Non posso dire che mi sia piaciuto. Certo, non ero mai stata incredibilmente popolare, ma alla maggior parte delle persone stavo simpatica, o perlomeno indifferente. Non apprezzavo il modo in cui le persone tenevano le distanze con cautela, ora. Non trovavo nessun lato positivo mentre ero seduta nello scompartimento coi miei amici, a guardare le persone passare di corsa davanti alla porta oppure sbirciare con uno sguardo preoccupato in volto.

Alla fine, Albus abbassò la tendina. "Smetti di guardare male il vetro, Astra, per favore. Non aiuta."

"Forse voglio guardare male il vetro," dissi abbattuta, ma non mi ero affatto accorta di star guardando male il vetro finché Albus non aveva parlato.

"Fai pure, allora, ma non possono vederti più."

Colette sospirò. "Ha fatto questo per tutta l'estate?"

"Anche tu mi sei mancata," dissi sarcastica. Quando Colette alzò un sopracciglio, scettica, addolcii il tono. "Grazie per avermi mandato tutte quelle notizie. Senza sarei impazzita, come minimo."

"Mi sorprende che tu non sia impazzita a causa loro. Francamente, è ridicolo. Insomma, sei abitazioni di ufficiali del Ministero bruciate e dicono che è un evento isolato, terrorismo da parte dei Predatel che sicuramente non accadrà di nuovo." Colette incrociò le braccia. "Non capisco chi sia così stupido da credere ad una sola parola."

"Tutti lo sono," Wren disse a bassa voce. "Preferiscono credere di essere al sicuro."

"Più le persone ragionano così, meno al sicuro saranno," James fece notare.

"Mio padre è un'idiota," Colette disse fermamente, affondando nel sedile e girando lo sguardo verso il finestrino. "Sapete, mi ha detto che non devo parlare con nessuno di voi."

"Oh." Non avrei dovuto esserne sorpresa, ma avevo incontrato suo padre un paio di volte, e avevo sperato che Colette fosse riuscita ad elevare la sua opinione di me.

"Mi fa piacere che tu non lo ascolti," stava dicendo Albus.

"Perché dovrei? È un illuso come tutti gli altri."

"Non credo che dovremmo andare in giro a chiamare le persone 'illusi'," Wren disse, agitandosi. "Insomma, renderebbe ancora meno probabile che ci ascoltino, no?"

"Che pensino ciò che vogliono," Colette replicò fredda. "Sai quanto mi importa."

Seguì un silenzio scomodo. Ciò che Colette aveva detto colpì nel profondo una parte di me. La parte che era arrabbiata col mondo, il mondo che mi aveva messa da parte e mi aveva bollata come bugiarda e pericolosa. Se fossero stati distrutti per questo, se lo sarebbero meritato. Il resto di me era terrorizzato dalla mia stessa amarezza. Volevo che questo mondo fosse al sicuro, perché era il mio mondo, anche se non voleva avere a che fare con me. Non volevo che qualcuno si facesse male perché credeva alle bugie del Ministero. Non era colpa loro.

The Spark - Star of Gryffindor libro 5 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora