Regulus era seduto in sala comune che tentava di finire un noiosissimo compito di trasfigurazione, assegnato in fretta e furia, quando sentì battere sulla finestra: il suo gufo, Ozymandias, lo stava aspettando con una lettera.
La lettera era di sua cugina Bellatrix, Regulus l’aprì curioso, non sapendo minimamente che cosa aspettarsi, e lesse: “Regulus, adorato cugino mio, ormai hai sedici anni, è giunto il momento che diventi uomo. So che in camera tua tieni delle riviste su Voldemort, ma non serve a niente il fanatismo fine a se stesso, l’amore per una causa richiede azione per essa, raggiungici con la Metropolvere entro la mezzanotte di dopodomani, fatti scrivere un permesso da Silente, ti spiegheremo tutto poi. Con affetto, tua cugina Bellatrix.”
Regulus chiuse la lettera e rimase seduto a riflettere, non sapeva nemmeno se Silente gli avrebbe dato il permesso oppure no, decise che ci avrebbe pensato più tardi e andò a letto, ma non riuscì a dormire.-DIMORA LESTRANGE (DUE GIORNI DOPO)
Bellatrix se ne stava seduta su una poltrona di seta nera, completamente assorta nella lettura di una rivista. Rodolphus sapeva bene che cosa stesse leggendo, erano anni ormai che in quella casa non si sentiva parlare altro che di Tom Riddle, in arte Lord Voldemort, anche lui ne era un seguace, ma sua moglie sembrava totalmente ossessionata.
"Bella, perché non andiamo a Notturn Alley a bere qualcosa?!"
"Non adesso, Rodolphus, sto aspettando un messaggio da parte sua, manderà un gufo per avvertirci del luogo dove si terrà la riunione di stasera!"
"Per avvertirTI" precisò lui, con un malcelato risentimento.
"Non fare lo stupido, lo sai che sei invitato anche tu, non può di certo inviare gufi a destra e a manca, iniziamo ad essere in parecchi..." disse lei, sfregando le mani e leccandosi il labbro superiore con aria soddisfatta.
Ad un tratto sentirono bussare alla porta e un elfo domestico fece accomodare l’ospite in casa.
“Bellatrix, i miei ossequi!” esclamò un uomo elegante e impettito nel suo completo color antracite, “è sempre un piacere vederti Rodolphus!” continuò, voltandosi con aria distratta verso il padrone di casa; poi continuò a rivolgersi alla strega “Narcissa sta arrivando. Pronti per quello che lui ci dirà questa sera? A quanto pare gli omicidi di babbani nell’ultima settimana sono un po’ calati e vorrà assicurarsi…” e si avvicinò minacciosamente a Bellatrix, fino a parlarle all’orecchio, “che noi non perdiamo il tocco magico!”
Rodolphus digrignò i denti, quel Lucius non gli era mai andato a genio: lo trattava come spazzatura, nonostante fossero entrambi purosangue di nobili origini. Inutile prendersi in giro, tutti pensavano che fosse Bellatrix a detenere il potere in casa loro, come strega era decisamente più forte di lui e se avesse voluto avrebbe potuto piegarlo come un ramoscello, ma lei non si era mai mostrata altezzosa con lui, anzi in un certo modo sembrava essergli affezionata, peccato che spesso il discrimine tra l'affetto che provava per lui e quello per il suo Kneazle non fosse così evidente.Lucius non degnò Rodolphus di uno sguardo, vedendolo agitarsi, e continuò a fissare Bellatrix negli occhi, assicurandosi che avesse capito.
La strega rispose con uno sguardo d'intesa e un sorriso malvagio che non aveva bisogno di spiegazioni.
In quel momento fece il proprio ingresso Narcissa, splendida come sempre, nel suo cappotto verde scuro: “Rodolphus, che piacere vederti! Mi sembri un po' teso, non sarà mica quella strega di mia sorella a farti penare così!"
Bellatrix si voltò verso Narcissa con occhi pieni d'ammirazione: lei era la sorella che aveva sempre voluto, la sorella che meritava, non come quella piccola ipocrita di Andromeda.
"Cissy...sei un incanto!"
La bionda estrasse la bacchetta e le andò in contro sorridendo, poi le si avvicinò ad un orecchio, lo stesso dove poco prima le aveva sussurrato Lucius e dove adesso la moglie faceva altrettanto, e con la bacchetta puntata sul fianco della mora le sussurrò: “Non fare la ruffiana, e smettila di civettare con Lucius se non vuoi che ti faccia io un bell'incanto in questo momento."
Bellatrix assunse un'espressione impietrita, come quella degli uomini presenti, ma immediatamente le sorelle si fissarono e scoppiarono a ridere insieme, abbracciandosi.
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Lumos & Nox
FanfictionFanfiction non canonica Autori: Leonardo Goldin ed Eleonorahope93 Natale 1977, James e Sirius si preparano a festeggiare il natale a casa Potter, una visita a sorpresa renderà la serata ancora più magica. Dall'altra parte, però, Bellatrix e i suoi c...