Radici

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Un elfo domestico, infatti, era appostato dietro a un muretto, si trattava di Kreacher:” Guarda un po’ cosa hanno sentito le mie elfiche orecchie, quel piccolo ingrato ha finalmente fatto uscire tutto il suo odio verso l’antichissima e nobilissima casata dei Black; l’ho sempre detto che era un Mezzosangue mascherato, devo andare a fare rapporto a padrona Bellatrix. Ohhh, quanto si arrabbierà! Se la mia povera padrona sapesse quello che ha appena sentito il vecchio Kreacher! Questo piccolo, ingrato, Grifondoro non deve più essere associato alla casata dei Black, troverò il modo di farlo eliminare dall’albero genealogico, sarà mia premura!” e si smaterializzò, con un sonoro CRACK.
Kreacher si materializzò a villa Malfoy, dove Bellatrix Black si trovava in visita alla sorella Narcissa, e andò subito a fare rapporto.
“Padrona Bellatrix…”
“Sì, Kreacher?!” rispose lei digrignando i denti, per essere stata infastidita durante una visita a Malfoy Manor.
“Si dà il caso che, con questi orecchi, io abbia sentito una cosina…” sibilò Kreacher e riferì quanto aveva detto Sirius.
“Piccolo, sudicio, traditore del suo sangue…” ringhiò Bellatrix; e dopo aver parlato con la matrona Black, cancellò il suo nome dall’albero genealogico e Sirius non fu più niente per loro.

Intanto, a Londra, la neve iniziò a fioccare copiosamente. Sirius notò che Marlene stava tremando per il freddo, così si apprestò a mettere la giacca sulle sue spalle.
Mentre posava l’indumento sul corpo esile e dalla carnagione nivea della fanciulla, Marlene lo trattenne un attimo: “Sappi che quando vorrai parlare di nuovo con qualcuno io sarò qui per te, perché, anche se in modo diverso, anche io mi sono sentita spesso così smarrita, fuori posto. Sono andata via da Beauxbatons perché lì tutti si ricordavano di mia madre e non facevano altro che paragonarmi a lei, non facendomi sentire mai all’altezza. Siamo chi siamo, Sirius, e va decisamente bene così, tu vai decisamente bene così, ricordatelo!”
Sirius la capiva, la capiva fin troppo bene; sorrise amaramente e disse: “Beauxbatons non ti meritava, Marlene, davvero!” poi fece per entrare nel locale, ma lei, inaspettatamente, lo trattene di nuovo, sembrava volergli dire ancora qualcosa, invece lo baciò: era l’unica cosa che si sentiva di fare.
Dopo un secondo, un’ora, o forse parecchi giorni di sole si separarono, ma, a differenza di quello che sarebbe accaduto molti anni dopo con un’altra coppia, questa volta non ci furono fischi o gridi di esultanza, solo il silenzio. *
Quella notte, Sirius, senza saperlo, aveva perso definitivamente un posto nel cuore della sua famiglia d’origine, ma si era ritagliato un angolino in un cuore ben più puro e sentiva che ne avrebbe fatto tesoro, non solo per quel Natale, ma anche per i giorni a venire.

*Semicit. Harry Potter e il Principe Mezzosangue

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