preoccupazioni

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HOGWARTS
Sirius era in Sala Grifondoro che cercava di calmare tutti, mentre un cupo Remus Lupin, dal volto cereo, sedeva in un angolo.
“Ragazzi, ragazzi, calmatevi. L’abbiamo già affrontata, sappiamo già come deve andare, dobbiamo arrivare alla Stamberga e permettere a Remus di calmarsi, non succederà nulla. Andiamo, forza!” e si avvicinò a Lupin, “Remus, adesso andiamo in quel posto, ma tu devi stare tranquillo, hai capito? Devi stare tranquillo, non ti accadrà nulla, devi solo seguirci!”
I Malandrini si recarono nel parco e si trasformarono, dopo di che raggiunsero il Platano Picchiatore e mentre due facevano da diversivo, gli altri bloccarono l'enorme pianta, in modo da poter utilizzare il passaggio segreto per la Stamberga Strillante.
Sirius strisciò in quel buco, con diversi pensieri che gli annebbiavano la mente, il primo riguardava la visita del fratello a casa Black, stava combinando qualcosa di losco se lo sentiva. Il secondo Marlene, che non faceva altro che riempire di bugie. Quest'ultimo problema attanagliava anche James, il quale aveva da poco litigato con Lily che voleva passare quella serata con lui e che si era a dir poco stranita per le sue scuse. Ma non era il caso di portare ulteriore malumore in quella serata, se c'era una cosa di cui Remus non aveva bisogno quella sera era di loro due che gli riversavano addosso i loro problemi, così cercarono di togliersi quella roba dalla testa e di concentrarsi sulla priorità del momento: la Pozione Antilupo.
Remus la teneva al sicuro nella tasca interna del mantello e intanto strisciava lungo l'ultimo tratto del passaggio segreto e finalmente arrivarono, il caos della Stamberga Strillante si stagliava di fronte a loro.
Una volta arrivati nella stanza della Stamberga, James, Sirius e Peter si misero a cerchio intorno a Remus, l'unico che aveva ancora sembianze umane, visto che la luna non aveva ancora raggiunto l'apice della sua pienezza. Lupin estrasse la pozione Antilupo dalla tasca e la bevve tutta d'un fiato, nonostante il sapore terribile, mentre un cane, un cervo e un topo lo osservavano con attenzione. D'un tratto Remus si girò e vide il barbaglio della luna riflettersi sul vetro sbeccato di una vecchia finestra, la trasformazione stava per avere inizio.
Tutto era sfocato, lento, silenzioso; i tre animali osservavano Lupin che all’improvviso cominciò a ringhiare: i suoi occhi si adombrarono e diventarono canini, la sua pelle si riempì di pelo, iniziò ad ululare in preda ad un dolore inimmaginabile. Le mani diventarono zampe dai lunghi artigli, la pelle del dorso s’ispessì sotto al pelo irsuto e i denti divennero più evidenti; dopo un po’ la trasformazione fu completa: Lupin, il lupo mannaro, era tra loro.
Rimase per un po’ ad ululare e ringhiare, ma poi, alla vista dei suoi amici, si quietò e loro gli si accucciarono intorno per passare con lui quelle ore di buio mentale, fino alla trasformazione della mattina dopo.

HOGWARTS (IL GIORNO DOPO)
Gli uccellini non avevano ancora iniziato a cinguettare quel mattino, che Minerva McGranitt aveva già terminato la propria lezione di trasfigurazione.
Marlene e Lily uscirono dall'aula per prime, quel giorno non erano riuscite a stare attente quanto avrebbero voluto, turbate entrambe dallo stesso problema: James e Sirius non si erano presentati a lezione, così come Remus e Peter. Entrambe erano state avvertite di non preoccuparsi laddove non li avessero visti a lezione l'indomani, avevano un impegno col Quidditch.
Molto strano, pensò Lily, visto che dei quattro l'unico veramente bravo a giocare era James, così un'idea le balenò in mente. "Marlene, che ne pensi se prima di andare a lezione di pozioni passiamo dal campo di Quidditch? Così facciamo un saluto al volo ai ragazzi, tanto abbiamo una ventina di minuti liberi!"
Marlene fu d’accordo con l’idea dell’amica, si sarebbero tolte così la preoccupazione che le attanagliava, poi non aveva nessuna premura di arrivare in anticipo alla lezione di pozioni: era la materia che odiava di più in assoluto, mentre Lily era un vero asso e a lei non piaceva essere inferiore a Lily. Così si avviarono insieme verso il campo di Quidditch, convinte di trovare i loro belli lì sul campo ad allenarsi, ma anche un po’ preoccupate.
Arrivate al campo, l’amara scoperta: i ragazzi non c’erano.
“Dove pensi che siano andati?” chiese Lily.
“Non ne ho idea, non è da loro non presentarsi, dovremmo parlare con qualche insegnante?” disse la bionda.
“No, non penso sia il caso, potremmo metterli nei guai, io aspetterei qualche ora, tu che dici?!”
Marlene annuì e si avviarono verso il castello; una volta varcato il portone, però, la ragazza ebbe un'idea: "Lily, perché non passi a dare un'occhiata nella tua sala comune? Magari sono lì e non sono ancora andati ad allenarsi! " disse la ragazza sinceramente preoccupata.
Lily ci rifletté un attimo e pensò che non fosse una cattiva idea, così disse a Marlene di aspettarla giù davanti all'aula di pozioni e di inventarsi una scusa con Lumacorno nel caso avesse fatto qualche minuto di ritardo. Poi corse su per le scale che portavano alla Torre di Grifondoro.
La ragazza non si rese conto che stava quasi correndo, il pensiero di cosa potesse essere successo ai ragazzi la attanagliava, desiderava arrivare alla torre il prima possibile. Si vedeva già pararsi di fronte al ritratto della Signora Grassa, dire la parola d’ordine, attraversare il passaggio, trovare James di fronte a lei e…BOOOM, mentre era distratta da questi pensieri andò a sbattere contro un corpo: quello di Severus.
“Ahia, Lily, buongiorno anche a te!” disse il moro in tono algido, mentre si sistemava la divisa.
“Spostati, Severus, ho fretta!” rispose lei tentando di aggirarlo.
“Perché stavi correndo in quel modo verso la torre? Tra poco inizia la lezione di pozioni, hai dimenticato qualche libro?”
“Ti ho detto di spostarti che ho fretta, non sono affari tuoi quello che faccio, inoltre potrei farti la stessa domanda, che ci fai quassù, ti sei perso?!”
“Non mi parlare con questo tono. Ti ho vista correre con espressione preoccupata e ho pensato che fosse successo qualcosa, d’altronde sai che ti conosco bene e percepisco quando ti tormenta qualcosa. Ha a che fare con Potter? Ho visto che lui e i suoi amici non erano a lezione di trasfigurazione…”
“Te lo ribadisco, non sono affari tuoi. Comunque James e gli altri oggi hanno impegni con il Quidditch!”
“Ah, certo, gli allenamenti…” disse Piton in tono scettico, mentre un sorriso malevolo gli increspava la faccia.
“Perché lo dici in quel modo? Sai qualcosa che io non so?!”
“So molte cose che tu non sai, Lily. Se ti degnassi di ascoltarmi, una buona volta, forse capiresti anche tu che James non è la persona che credi!”
“Il giudizio di una persona che mi ha chiamata Sanguemarcio non ha alcun valore per me. Adesso lasciami passare o mi costringerai a lanciarti uno schiantesimo!”
“Lily, io non volevo, quel giorno quando ti ho chiamata in quel modo, ero sconvolto perché…”
“Non mi interessa!” disse la rossa, estraendo la bacchetta, “togliti di mezzo, mi hai stufata!”
“Va bene, va bene. Vai dai tuoi amichetti, basta che poi tu non venga a piangere da me, quando il tuo idillio romantico s’infrangerà di fronte ai tuoi occhi. E abbassa quella bacchetta, ti ho insegnato io a fare uno Stupeficium decente, ricordatelo, potrei batterti con le mani legate dietro la schiena!” detto questo, Severus le diede le spalle e iniziò a scendere le scale.

Lumos & NoxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora