SALA COMUNE DI GRIFONDORO (La sera seguente)
C'era uno strano clima quel week end nella Sala Comune dei Grifondoro: un po' per la pioggia, un po' perché gli ultimi incontri dei Malandrini non erano stati così spensierati. James iniziava ad avere una brutta cera per il poco gozzovigliare, Sirius non aveva più messo la sua brillantina speciale, Remus sembrava un cucciolo di lupo smarrito e Peter si limitava a sghignazzare di cose futili.
Lily non ne poteva più di vedere i suoi compagni ridotti a quel modo: "Forza, si esce, non vi si può guardare così seri seri!" proruppe la rossa.
James alzò subito la testa con occhi luccicanti "E dove andiamo, mio amore?"
"Tre manici di scopa!" esordì lei, "questo è week end di libera uscita e noi usciremo. Sirius, vai a prendere Marlene, così andiamo tutti insieme!"
James la guardava con profondo amore, non poteva credere che avesse avuto un’idea così incredibile. Si alzarono tutti, Sirius andò da Marlene e le illustrò il piano, la bionda fu subito entusiasta, si incamminarono verso il villaggio con l’orda degli altri studenti: era il weekend a Hogsmeade, dopo tutto.
Entrarono ai Tre Manici di Scopa, l'odore di malto e zucchero impregnava l'aria, giovani maghi e streghe ridevano di gusto di fronte a qualche nuovo gioco da tavolo comprato nel pomeriggio; i maghi e le streghe di età un po’ più avanzata, invece, disquisivano sulle recenti notizie dal mondo magico e dal mondo babbano.
"Il mondo non è più quello di una volta!" si sentiva affermare di tanto in tanto. "Una volta i ragazzi non sapevano lanciare che Expelliarmus, adesso si sente di ragazzini che scagliano Senza Perdono!" rispondeva un altro.
Lily e Marlene si guardarono con una faccia preoccupata, quelle notizie iniziavano a giungere anche ad Hogwarts, ma James e Sirius si scambiarono un’occhiata complice: i ragazzi misero le mani sulle orecchie delle loro amate e Sirius esclamò: "Stasera i problemi restano fuori da quella porta, stasera vogliamo vedere solo sorrisi sui vostri incantevoli visi. Dico bene, James?!"
"Dici bene, amico!” esclamò il mago, poi si girò verso il bancone, “Rosmerta, sei Burrobirre a questo tavolo. P.S Sei sempre uno schianto!"
La donna avanzò verso il gruppo di amici, scuotendo la testa di fronte alla sfacciataggine del giovane Potter, al che lui rincarò la dose in tono adulatorio: “Rosmerta, se non fossi troppo piccolo…”
Ma non fece in tempo a finire la frase che si vede arrivare una gomitata da Lily.
“Dai, Lily, amore mio, stavo scherzando, lo sai che amo solo te!”
“Prova a fare il cascamorto un’altra volta e ti affatturo le orecchie!”
“S-ssi, sissignora!” balbettò James paonazzo, sapendo che Lily non se la cavava affatto male con le fatture.
I Malandrini, Marlene e Rosmerta scoppiarono a ridere, quest’ultima posò i boccali sul tavolo e, quando fu il turno di James, esclamò con fare scaltro: “Ben ti sta, ragazzo! Nessuno deve osare prendere in giro una strega, a maggior ragione se una fiera Grifondoro!” e fece un occhiolino a Lily che sorrise compiaciuta.
“Vedo che ti sei fatto ridicolizzare come al solito, Potter, bene, bene!” esordì una voce alle loro spalle, si voltarono e Severus e Regulus erano lì, dietro di loro.
Qualcosa in Severus era ancora più agghiacciante quella sera, il mantello nero inamidato ricadeva blando lungo le spalle ricurve, il naso aquilino digrignato in un moto d'insofferenza alla volta di Lily protetta dal braccio di James.
Sirius lanciò un'occhiataccia al fratello, non aveva ancora dimenticato lo smacco che aveva fatto a Marlene e di conseguenza a lui; e anche il minore dei Black pareva non essersene scordato, in quanto fissò gli occhi con un sorrisetto divertito verso il piccolo segno non ancora ben rimarginato sulla guancia di Marlene.
Remus e Peter sbuffarono, non c'era mai da stare un po' tranquilli. Il primo fece per alzarsi: “Ragazzi, vi conviene andarvene subito, non sono in vena di avere a che fare con bulletti come voi, avete tre minuti. Anzi, perché no, tre secondi! UNO…” Piton non si mosse, Regulus nemmeno, “DUE…” continuò Remus mentre la sua bacchetta lanciava scintille, Piton però fu più veloce e disarmò l’avversario.
“Stai davvero giocando con me, Lupin? Pensi di poter battere uno che ai suoi G.U.F.O ha preso Eccezionale in Incantesimi? Siete ridicoli, ragazzi, tutti, e soprattutto voi!” disse alzando gli occhi verso le ragazze.
Lily e Marlene lanciarono uno sguardo di sfida ai due avventori, poi la rossa prese la parola: "Mi dispiace che siate così tristi da non essere in grado di godervi e di lasciar godere agli altri una serata in compagnia, tempo fa ti avrei chiesto di sederti accanto a me, Severus, pur di non lasciarti da solo. Ma adesso che so che mi consideri solo una Sanguemarcio e che odi tutto ciò che mi gravita attorno, ti chiedo solamente di uscire dal mio raggio d'azione, non vorrei mai sporcarti con la mia mancata purezza!" e si girò dall'altra parte senza degnarlo più di uno sguardo.
Poi intervenne Marlene: "Ah, Severus, detto da un'altra Serpeverde con un Eccezionale in Incantesimi come il tuo, ti consiglio di utilizzare quei tre secondi per sparire da qui insieme al tuo amichetto, con cui ho un conto in sospeso che avrei ancora un’ impellente voglia di saldare."
I due ragazzi ammutolirono e sparirono meditando vendetta. Lily e Marlene si voltarono per baciare appassionatamente i loro rispettivi fidanzati.
STAI LEGGENDO
Lumos & Nox
FanficFanfiction non canonica Autori: Leonardo Goldin ed Eleonorahope93 Natale 1977, James e Sirius si preparano a festeggiare il natale a casa Potter, una visita a sorpresa renderà la serata ancora più magica. Dall'altra parte, però, Bellatrix e i suoi c...