Severus si incamminò lungo il corridoio, diretto alle scale per tornare nei sotterranei, era riuscito a temporeggiare quel tanto che bastava per assicurarsi che Lily non avesse doveri improrogabili quella sera. Nonostante fosse mentalmente e fisicamente provato dalla loro discussione, un pensiero non potè non andare a Regulus, chissà se anche lui era riuscito nel suo intento, lo avrebbe scoperto di lì a poco nel dormitorio, pensò. Mentre stava per svoltare l'angolo, però, sentì due voci a lui familiari inveire l'una contro l'altra, si affacciò da dietro una colonna e vide Sirius e Regulus faccia a faccia.
"Tu la smetterai di frequentare nostra cugina, Regulus, che tu lo voglia o meno. Ti sta facendo il lavaggio del cervello, non sei più tu!" ringhiò Sirius a un palmo dal volto del fratello.
“Ah sì? E dimmi una cosa, grande uomo!” disse Regulus avvicinandosi pericolosamente a Sirius e puntandogli un dito al petto, “mi sta facendo il lavaggio del cervello o mi sta ricordando quali sono i miei doveri? I doveri verso la famiglia, i doveri verso il sangue, i doveri che tu non rispetti e non hai mai rispettato, arrivando per fino ad abbandonare la tua casa!”
“Me ne sono andato di casa perché la situazione era diventata insostenibile!” disse Sirius, quasi strappandosi i capelli, “tu non sai com’è…venire visto come quello sbagliato della famiglia, essere guardato e leggere la vergogna in faccia ai tuoi genitori, tu non lo sai!”
“E tu non sai come sia sobbarcarsi tutte le responsabilità che tu non ti sei mai voluto prendere. Anche io mi sarei voluto distaccare da quella famiglia e dal loro ʻRegulus devi fare questo, Regulus onora il sangue puroʼ, però non l’ho mai fatto perché io sono consapevole di essere un Black, sono consapevole di essere un Purosangue e sono consapevole di poter diventare migliore frequentando Bellatrix!” disse Regulus con un coraggio che non aveva mai avuto.
Sirius fece un respiro profondo:" Ma ti senti, Reg? Parli di te stesso come fossi un cavallo. Io sono un Purosangue, ho il sangue puro e bla bla bla. Il sangue puro è una stronzata che ci inculcano da bambini, lo vuoi capire o no? Ormai si possono contare sulle dita dei piedi di un troll i maghi che non abbiano almeno un antenato babbano, svegliati! È solo un'allucinazione collettiva che i maghi oscuri ci tengono a perpetrare, ma l'unica cosa che siete davvero è un branco di burattini creduloni le cui fila vengono mosse da streghe marce fino al midollo come Bellatrix."
“Sei tu che parli come se fossi un cavallo con il paraocchi, Sirius! il tuo discorso è giusto, lo riconosco, ma viviamo in un mondo crudele. Io vedo il mondo come una catena alimentare, ci sono i Purosangue e i Sanguemarcio, i buoni e i cattivi, io non considero compagni come Bellatrix essenzialmente cattivi o buoni e non considero te come essenzialmente cattivo o buono. Esiste un mondo in cui devi sopravvivere ed esiste un mondo in cui per sopravvivere saresti capace di fare tutto, anche piegarti a fare cose che non vorresti fare, come questo!” disse Regulus amareggiato, si avvicinò a Sirius, tirò su la manica e gli mostrò il Marchio Nero.
“Questo è quello che ho scelto, questa è la strada che ho scelto. Adesso, Sirius, devi decidere se sarai con me o contro di me, se sarai con me ti prometto che non ti torcerò un capello, se sarai contro di me non saremo degni di essere considerati fratelli e se mi ostacolerai farò finire la tua testa su una picca come quella degli elfi della zia Elladora.”
Sirius, dopo lo sbigottimento iniziale dovuto alla vista di quel nauseabondo marchio sul braccio di suo fratello minore, si riscosse sentendo le sue ultime parole, i suoi occhi divennero due fessure, il dito indice puntato contro il fratello: "Ecco cosa sei tu, uno zotico, un bifolco, come tutto il resto dei disadattati della nostra famiglia, Andromeda esclusa. Adesso lascia che ti dica una cosa, piccolo smidollato, se sopravvivere là fuori è diventato una guerra, è solo perché esiste gente come voi, con un unico neurone in testa che grida POTERE e FAMA, FAMA e POTERE. Siete dei poveri mentecatti tu e tutti gli altri Black e se c'è una cosa di cui vado fiero è avervi mandato a farvi fottere. Perciò, fratellino, la picca sai dove te la puoi infilare!" chiosò Sirius con un ghigno.
Regulus avvampò e si scagliò contro il fratello, prendendolo per il bavero del mantello e cercando di spingerlo contro il muro:" MALEDETTO, NON PARLARE COSÌ DELLA MIA FAMIGLIA!" e alzò un pugnò, ma d'improvviso qualcuno gli bloccò il braccio. Si voltò, si trattava di Severus.
"Ok ok, la festa è finita, amico, andiamo!” disse Severus.
“Non t’immischiare!” rispose Regulus liberando il braccio dalla presa di Severus.
“Ti ho detto di andare, non sei in condizioni di ragionare! Non ti abbiamo insegnato niente nei Mangiamorte? Controllo e consapevolezza!” ringhiò Severus, poi vedendo che non si muoveva lo prese per il bavero e gli disse a denti stretti, “ho appena parlato con Lily, non è il caso che ti ci metta anche tu, ANDIAMO, ADESSO!”Si voltarono, ma prima che potessero andarsene Sirius disse: “Bene, Piton! Ti affido mio fratello, portalo pure alla rovina, tanto solo quello sai fare, ci hai provato anche con Lily, ma OPS non ti ascolta più!”
Severus da voltato alzò la bacchetta e pensò “Levicorpus”; Sirius, senza neanche sapere come, si ritrovò a testa in giù, Severus gli andò davanti e gli diede un pugno, detto questo prese Regulus per un braccio e se ne andarono correndo.
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Lumos & Nox
FanfictionFanfiction non canonica Autori: Leonardo Goldin ed Eleonorahope93 Natale 1977, James e Sirius si preparano a festeggiare il natale a casa Potter, una visita a sorpresa renderà la serata ancora più magica. Dall'altra parte, però, Bellatrix e i suoi c...