29 - paternity test.

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art cr: @/ みつい on twitter.

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[ SECONDA PERSONA ]

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[ SECONDA PERSONA ]

test di paternità.

un po' di anni più in avanti...

FLASHBACK.

27 giugno...

una folata di vento tirava fortemente gli alberi connessi alla terraferma, un po' di luce solare rifletteva il cielo chiaro, limpido e azzurro nella grande metropoli giapponese.
la città era molto affollata di giorno in giorno, le macchine passavano lentamente a causa del traffico che li rallentava e moltissime persone si affrettavano ad andare al lavoro iniziando la loro giornata professionale.
se solo avessi continuato a lavorare alla vecchia bottega di taglie di tua zia assieme a kaori, in questo momento non ti sarei ritrovata continuamente a letto al settimo mese di gravidanza.

continuavi a sognare la stessa cosa: vedere quel volto famigliare ti si presentò davanti ai tuoi occhi, era oscurato e chiaramente impossibile da riconoscere.
l'unica cosa che riuscivi un po' a notare erano il colore degli occhi color lavanda, sembravano fossero così rari e trasmettessero sicurezza nei tuoi confronti.

più si muovevano lentamente fino a scrutarti, più diventavano misteriosi e la persona in sé sembrava fosse famigliare.
ma quello strano sogno fu interrotto dallo squillo di un telefono da parte di inui.

egli era andato in cantina a sistemare alcune cose e aveva distrattamente lasciato il telefono sopra il comodino, non volevi intrometterti nei suoi affari privati dunque lasciasti che suonasse per fino a che codesta persona non si fosse stancata.
passati un quarto d'ora, la suoneria si fece sentire un'altra volta, questa volta era il tuo, ti allungasti un po' afferrando il telefono dal comodino di fianco con massima cautela e facendo attenzione, rispondesti al tuo interlocutore portando l'apparecchio elettronico nel tuo orecchio.

"ciao t/n, tutto bene? ti volevo chiedere se mio fratello fosse in casa dato che non risponde alle mie chiamate!" chiese preoccupata.

"tutto bene grazie, inui sta lavorando in cantina e ha lasciato il telefono in camera!" rispondesti tranquilla.

"capisco, ad ogni modo avevo bisogno di te tramite lui, non volevo sforzarti troppo a rispondere al telefono ma era l'unico modo! senti, dobbiamo svolgere alcuni esami per il bambino che hai in grembo ma per essere prudenti, aspetteremo dopo il parto e faremo tutto quanto! sei d'accordo?" domandò sentendo dei tasti digitare velocemente tra le sue mani, era probabile che stesse annotando tutto su un portatile o computer mentre stava parlando con te.

𝗠𝘆 𝗡𝗶𝗴𝗵𝘁𝗺𝗮𝗿𝗲 | 𝗥𝗶𝗻𝗱𝗼𝘂 𝗛𝗮𝗶𝘁𝗮𝗻𝗶.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora