28. Meanwhile in Wakanda

58 4 2
                                    

Bucky's Pov

Appena arrivati gli agenti dello S.H.I.E.L.D., seguendo la dritta datami da T'Challa, andai nella mia vecchia baracca. Steve non doveva sapere che ero rimasto in Wakanda, doveva riflettere su tutto, doveva essere lasciato solo, ma sarei sempre stato pronto a intervenire se qualcosa succedeva. 
Era pur sempre il mio migliore amico.
Nel frattempo io sarei andato a controllare che la popolazione e la famiglia reale stessero bene. Mi aveva detto Shuri che da quando era arrivata, insieme alle ragazze, in Wakanda  per lasciarle spazio, la madre e i consiglieri si erano sistemati in un accampamento poco lontano dal palazzo.
Dovevo andare a controllare che stessero bene. Dopo l'attacco, Shuri e T'Challa non avevano avuto la possibilità di andare a controllare che tutto fosse apposto.

Appena arrivato, bussai alla porta e uno dei consiglieri mi aprì.
"Ìkíni. Emi ni Ologun Igba otutu, Oba ti ran mi lati kilo fun yin pe ikolu ti duro. Awọn aṣoju Amẹrika n ṣagbe awọn eruku." (Salve. Sono il Soldato di inverno, il re mi ha mandato per avvisarvi che l'attacco è cessato. Gli agenti americani stanno sistemando le macerie.)
Sapevo che prima o poi mi sarebbe servito saper parlare la lingua wakandiana Yoruba. Shuri me l'aveva insegnato quando mi stava aiutando per tornare in me stesso.

"O dara, sajenti. A yoo lọ ṣayẹwo olugbe, Queen Ramonda yoo wa pẹlu rẹ." (Va bene, sergente. Noi andremo a controllare la popolazione, la regina Ramonda verrà con Lei. )

Perfetto, avrei dovuto portare la regina al palazzo, mentre c'era Steve.


Nel frattempo

Steve's Pov

Ero rimasto qui, con Fury e gli altri.
Gli agenti stavano correndo da una parte all'altra. Dovevano trasportare i corpi, prelevare campioni, togliere le macerie e rimettere apposto il più possibile.

"Capitan Rogers. Potrebbe aiutarci un attimo?" Chiede un agente, avvicinandosi.

"Non riusciamo a spostare questo masso." Continuò l'agente, avvicinandosi agli altri agenti che probabilmente stavano cercando da tempo di alzare il masso. 

"Certo." Risposi, avvicinandomi e aiutando gli agenti. Io poco tempo riuscimmo a spostare molti massi. Proprio sotto uno di quelli trovai un pezzo di quello che sembrava un braccialetto.
Che ci faceva qui.

"Ragazzi, ho trovato qualcosa. Penso che sia un pezzo di braccialetto."

"Capitano, vedo che è di nuovo in forma. Si questo pezzo va analizzato e mandato immediatamente a New York. Lei Capitano può andare. Riusciamo da soli a mettere apposto. La chiamerò io quando avremo bisogno, ok?" Disse Fury, trovandomelo davanti.

"Non ho dove andare, gli altri se ne sono andati." Gli dissi a bassa voce, per non farmi sentire dagli altri.

"Lo so, Rogers. Ma qui non puoi restare." Mi rispose nuovamente Fury.

Così uscì dalla stanza e dal palazzo. Sapevo dove andare? No.
Avrei trovato un posto? Forse.

L'unica cosa di cui ero sicuro in quel momento era che nessuno voleva parlarmi o vedermi. Avevano ragione, ero stato debole. Mi ero lasciato influenzare così facilmente. Nel momento in cui vidi Peggy, mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo, era come se fossi rimasto il ragazzino di Brooklin.

Mentre riflettevo, avevo trovato un possibile accampamento temporaneo proprio vicino al fiume che attraversava il Wakanda. Dovevo riposarmi, ma sapevo già che il giorno seguente avrei dovuto chiedere alla famiglia reale il permesso di stare lì.

Era tutto così confuso nella mia testa. Avevo vuoti di memoria e tanti flashback non riuscivo a collegarli uno con l'altro. L'unica cosa a cui pensavo era Mary.

L'avevo lasciata, le avevo fatto del male partendo per la missione e più di tutto non contattandola. Chissà come stava?

Molto sicuramente la persona che Shuri stava cercando di tenermi nascosta era lei. Probabilmente era stata ferita, forse semplicemente non voleva vedermi...

Non sapevo che pensare, come comportarmi. Ero preoccupato per lei. Non volevo che stesse male per me e soprattutto speravo con tutto me stesso che niente di brutto le fosse successo. Sapevo per certo solo una cosa. Quel pezzo di braccialetto che era per terra, era di Mary. Gliel'avevo visto al polso qualche giorno prima di partire con gli altri per la missione. 


Bucky's Pov

"Madam, Ma binu fun ohun to ṣẹlẹ." (Signora, mi dispiace per quello che è successo.) dissi alla regina. Non avevo mai avuto l'occasione di stare vicino a lei e soprattutto per tutto questo tempo.

"Sergente Barnes, dispiace anche a me, ma si sistemerà tutto. E può parlare con me in inglese, so parlare la vostra lingua.

La ringrazio per quello che ha fatto, so che quello che ha passato prima di essere aiutato da mio figlio è stato molto difficile e doloroso. Shuri mi ha parlato molto di lei, dei suoi miglioramenti e dell'aiuto che le ha dato durante il suo soggiorno qui. Lo apprezzo molto." rispose.

Era la prima volta che parlavo con una reale e avevo già fatto una di merda. Perfetto. Perché ti sei messo a parlare con Lei in Yoruba? E' normale che lei sappia la mia lingua, no?

Appena pronunciò le parole Shuri mi ha parlato molto di lei mi sono perso un'attimo nei miei pensieri. Non mi aspettavo che la principessa parlasse di me con la regina. Non ha senso! T'Challa mi aveva detto più volte che non aveva mai sentito sua sorella parlare delle persone che ha salvato davanti a sua sorella, forse perché quello che faceva con il vibranio in parte era illegale. O forse perché la regina non sapeva che lei aveva salvato delle persone in quel piccolo laboratorio. Era tutto molto strano. 

"E' stato un piacere per me, Signora. Sono sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno. Da subito sono stato accettato da questo stato e mi sono subito innamorato delle persone e del luogo. Mi dispiace molto che il palazzo sia rovinato momentaneamente, ma Le prometto che tra tutti riusciremo a farlo tornare come prima. " risposi, salendo le scale che davano all'entrata dell'imponente palazzo.

"Ho notato sergente, La stupirò ma già dall'inizio avevo capito che Lei era una persona speciale. Ora se non le dispiace, entriamo dentro, così da poter sistemare al meglio. Un giorno finiremo il discorso." disse, concludendo il suo intervento con un ghigno verso di me. Che voleva dire con l'ultima frase?

"Si, certamente. Prima Lei. " dissi.

Appena entrammo nel palazzo, gli agenti dello S.H.I.E.L.D. vennero chiamati a grande voce da Fury . Si misero tutti in fila e abbassarono il capo. 

"Non dovete, tranquilli. In questo stato, già da prima della morte di mio marito, non ci inchinavamo uno alla presenza dell'altro. Non dovete neanche voi. Ora ditemi, come possiamo sistemare tutto questo." disse Ramonda.

"Certamente Signora. Abbiamo già spostato tutte le cose ingombranti. La stanza dell'esplosione purtroppo è quasi del tutto distrutta. Non abbiamo potuto fare molto per ricavare tutti gli immobili che vi erano dentro. Il laboratorio ha solo il problema dell'attrezzatura, che dovrebbe essere controllata, visto l'incidente. Questo è tutto. Per qualsiasi noi tutti saremo a vostra disposizione." spiegò Fury.

"La ringrazio signor Agente-"

"Mi chiami Fury sua maestà." intervenne lui, interrompendola.

"Perfetto, allora la ringrazio Fury per l'aiuto che avete dato. La stanza di cui state parlando non ne so nulla, quindi dovrei guardare. Per quanto riguarda invece il laboratorio di Shuri, penso che il Sergente se ne potrà occupare. Io non sono molto patica ad usare la tecnologia avanzata, come mia figlia." rispose la Regina.

"Perfetto sua maestà. La lasciamo. Noi nel frattempo portiamo tutto via." disse Fury, rivolgendosi a Ramonda e poi si voltò verso di me.

"Lei Barnes mostri per favore nel frattempo la stanza dove è avvenuta l'esplosione, visto che ha aiutato lei Shuri e Mary. Per quando riguarda il Capitano, è andato verso est. L'ho visto avvicinarsi vicino ad una sorgente d'acqua. Non so se dopo vuoi raggiungerlo, io momentaneamente ho molte cose da fare. "

[𝕊𝕥𝕖𝕧𝕖 ℝ𝕠𝕘𝕖𝕣𝕤] ❤️ 𝔽𝕒𝕟 𝕗𝕚𝕔𝕥𝕚𝕠𝕟 (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora