THE EMBRACE

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«Amore, che giorno hai detto che giochi questo weekend?» chiesi a Matteo una sera, appena uscì dal bagno dopo essere tornato dagli allenamenti.

«Sabato sera» rispose «Perché?» mi chiese poi.

«Giocate qui vero?» chiesi ancora io.

Matteo annuii.

«Io e la Cami stavamo pensando di venire a vedervi, e poi volevo sapere se hai piani per domenica» risposi io.

Matteo ci pensò un attimo.

«Non credo di avere qualcosa da fare domenica» rispose scuotendo la testa.

«Allora che ne dici se, visto che già la Ginny sta a dormire dai miei, la lasciamo lì anche tutta domenica e ci facciamo una giornatina a Milano solo io e te?» proposi, seguendo Matteo con lo sguardo mentre prendeva posto accanto a me sul divano.

Appena fu seduto mi guardò con un sorrisetto furbo, prima di puntare gli occhi sul computer di fronte a me e chiedermi cosa avessi in mente.

«Ci sarebbe una mostra sugli artisti del primo '900 che mi interessa molto» iniziai a dire allora io, mostrandogli il sito «È all'Hangar Bicocca, quindi pensavo di andare lì la mattina e poi andare in centro per passeggiare un po'» continuai «Sì, ti porto a mangiare da Miscusi» conclusi poi annuendo, anticipando la domanda che mi stava sicuramente per fare Matteo.

A quel punto il suo sorriso si allargò, diventando smagliante.

«Mi sembra perfetto!» esclamò entusiasta.

Io lo guardai divertita, poi scoppiai a ridere senza riuscire a trattenermi.

«Perché ridi?» mi chiese Matteo mettendo un finto broncio.

«Perché ti avrei potuto dire che andiamo a buttarci da un burrone, che tanto a sentire la parola "Miscusi" avresti accettato comunque» risposi io ancora divertita.

Matteo voleva fare ancora l'offeso, ma non ci riuscì, e fece una risatina, dandomi poi ragione.

«Ma quanto ti amo?» gli chiesi tra le risate, sporgendomi a baciarlo con delicatezza.

Lui sorrise sulle mie labbra, ricambiando poi il bacio.

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Con questa mia storia iniziò quella domenica dedicata solo e unicamente a me e Matteo

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Con questa mia storia iniziò quella domenica dedicata solo e unicamente a me e Matteo. 

La mostra all'Hangar Bicocca iniziava con una bellissima installazione moderna caratterizzata da quelli che sembravano lampioni, dalla cui cima uscivano batuffoli di schiuma che cadevano con leggiadria verso il suolo, facendo un effetto quasi magico. Essendo che la stanza era tutta tappezzata di specchi non avevo resistito a farci un video in quel posto così unico, che avevo immediatamente postato nelle storie instagram.

«Adesso mi chiami anche tu "Pess"?» mi chiese Matteo, guardandomi offeso «Eri l'unica che non lo faceva» aggiunse.

Io invece lo guardai con tenerezza.

I Girasoli di Van Gogh 3 //Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora