Come aveva detto Filippo, quella festa non poteva finire senza una delle cose più importanti: il ballo con lui e con papà.
E infatti, poco dopo il discorso di mio fratello chiesi a Viviana di mettere "A modo tuo" nella versione di Ligabue (preferisco quella di Elisa, ma in quel momento doveva sembrare che me la cantassero mio fratello e il mio papà), e poi mi avvicinai a mio padre pronta a ballare con lui.
Che bello ondeggiare stretta tra le braccia del mio papà!
«Non perdere mai questo sorriso, bambina mia» mi sussurrò a un certo punto «Hai trovato un tesoro per marito, goditi ogni istante della tua vita con lui» aggiunse, puntando i suoi occhi nei miei.
I miei si erano riempiti di lacrime per l'ennesima volta quel giorno, mentre sorridevo al mio papà e gli promettevo con lo sguardo che avrei fatto come mi aveva detto.
Sorrise anche il mio papà, prima di posare le sue labbra sulla mia fronte con delicatezza e poi lasciarmi a ballare con Filippo.
Che belli gli occhioni verdi del mio fratellino mentre mi sorrideva con il viso pieno di luce!
Gli volevo così tanto bene!
~~~
Un bacio.
Un bacio passionale come non ne avevo mai ricevuti, mentre un paio di mani salivano lungo i miei fianchi, accarezzandomi delicatamente la pelle da sopra la stoffa dell'abito.
Sì, la serata era finita, e io e Matteo eravamo finalmente tornati nella nostra camera d'albergo, pronti a vivere quella prima notte di nozze come se fosse la nostra prima notte insieme in assoluto.
E fu proprio così che la vivemmo.
Pian piano Matteo dalle labbra scese sul collo, passando per la guancia senza smettere di baciarmi, mentre le mani raggiungevano le mia schiena e si fermavano sull'allacciatura del vestito.
Lì si bloccò però, staccandosi da me per guardarmi con gli occhi spalancati.
«Sono bottoncini quelli che sento?» mi chiese in panico.
Io annuii.
Gli occhi di Matteo si spalancarono ancora di più.
«Come faccio a slacciarli?» mi chiese.
Io feci una risatina.
«Mi piace quando sei in difficoltà nel togliermi i vestiti» ammisi divertita.
«In questo caso è proprio impossibile. Non ti toglierò mai questo abito» disse Matteo scuotendo la testa.
Io a quel punto scoppiai a ridere.
«Matteo tragico Pessina» dissi tra le risate.
Feci ridere anche lui, poi gli diedi le spalle e mi spostai i capelli sulla spalla per permettergli di slacciare i bottoncini del mio vestito.
Lo sentii in difficoltà all'inizio, ma dopo aver slacciato i primi bottoni lo sentii appoggiare le labbra sulla mia schiena e scendere man mano che slacciava i bottoni, così chiusi gli occhi per godermi al massimo quel contatto, fino a che sentii il vestito scivolarmi lungo i fianchi e cadere sul pavimento. A quel punto mi girai di nuovo verso di lui e portai le mani sulla sua camicia per slacciarla.
Nel frattempo Matteo tornò sul mio collo, prima di prendermi per i fianchi e posarmi sul letto, mettendosi poi sopra di me.
Toltagli la camicia portai le mani sull'allacciatura dei suoi pantaloni, che provvedei a togliere, mentre Matteo tornava sulle mie labbra per poi scendere sul seno.
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I Girasoli di Van Gogh 3 //Matteo Pessina
Fanfiction"Avanti e indietro. Avanti e indietro. Tutta la vita, tutti i giorni, tutte le ore. Avanti e indietro. Avanti e indietro" Esattamente così è la mia vita, così come lo è quella di tutti. Ed esattamente così è anche la mia relazione con Matteo, come l...