➷ 𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 16 ➷

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TIM POV

Era passata quasi una settimana da quando Jason se n'era andato, per l'esattezza sei giorni. Regnava il caos, ovunque: nella mia testa, nelle persone e nella stessa villa. Erano tutti agitati, come biasimarli Jason se n'era comunque andato e non era la prima volta che arrivava a fare una di queste sue scenate drammatiche, era tipico da parte sua prendere tutto e andar via Dio solo sa dove. Ma questa volta era diverso. L'atmosfera era insolita, Jason non era mai scappato per questi motivi. Bisognava trovarlo o forse no. Meritava il suo tempo e nonostante le forti intenzioni di Dick nel volerlo trovare Bruce lo fermò prima di iniziare le ricerche.

"Dagli qualche giorno per schiarirsi le idee."

Queste le sue parole che avevo inevitabilmente origliato. Dick sapeva il perché Jason si era scagliato contro di me e prontamente mi aveva escluso dai suoi piani.

Ma infondo era giusto così, non so quanto sarebbe stato felice Jason di vedermi se e quando avremmo iniziato le ricerche. Comunque al momento era l'ultimo dei miei problemi cercare Jason. April stava diventando un problema. Da quando ci siamo baciati di nuovo nello spogliatoio c'era qualcosa che non quadrava. In tutta onestà non mi aspettavo che pensasse ancora al nostro primo bacio ed ero preparato al rifiuto ma sicuramente non ero pronto ad essere accolto tanto calorosamente! Mi aveva baciato e poi dopo che Jason se n'era andato mi aveva baciato di nuovo. Allora perché Jason era così stizzito? Erano ciechi o ero io l'unico a vedere cose che non c'erano? Perché solo a me sembrava evidente ci fosse qualcosa tra loro? Ma soprattutto perché invece di farmi problemi non vivevo la il momento felice con April, aspettavo tanto quel giorno lo sognavo per quanto lo ritenevo lontano e invece era lì davanti a me! April non pensava avessi sbagliato a baciarla quel giorno nella sua camera, ed io troppo spaventato avevo preferito far finta di niente ma finalmente lei stessa mi aveva baciato di nuovo dimostrandomi che ciò che sognavo era reale. Il mio sogno era proprio davanti a me ed io lo spingevo lontano per quale motivo poi, la convinzione che lei sarebbe più felice con Jason perché sembrava veramente inverosimile dirlo ma lui provava qualcosa per lei, qualcosa che non aveva mai provato ed io lo sapevo ne ero certo. Mi sentivo usato da April probabilmente, avevo l'impressione che non era sincero quello che provava per me e che ero solo un cerotto su una ferita chiamata Jason, mi sentivo un rimpiazzo. Perché non riuscivo ad essere egoista e vivere felicemente questa cosa. Era il mio sogno. Eppure sapevo che sarebbe restato per sempre solo questo, un sogno bellissimo ed irrealizzabile. Volevo davvero potesse essere vero ma anche solo la sensazione che April non fosse veramente felice mi avrebbe ucciso quindi dovevo capire prima possibile se i miei presentimenti erano veri sebbene sentissi che la risposta non fosse necessaria. Intanto April sembrava voler far finta di niente, non parlava mai di Jason e non riuscivo a capire perché. Pensavo che si sarebbe ostinata a ritrovarlo, anche se non c'era niente tra loro erano comunque ottimi amici. Quindi perché in quei sei giorni non lo avevo mai citato? O forse con me non ne parlava? Per April eravamo fidanzati, sinceramente non ne avevamo parlato molto o meglio io non avevo detto troppo a riguardo. Il mio sogno sembrava essere diventato una costrizione, perché April ora tutto d'un tratto quando Jason se n'era andato si era fossilizzata sul voler stare con me? Ero davvero il suo cerotto? Mi stava solo usando e probabilmente non ne era nemmeno cosciente sperava di fare del bene ad entrambi ma purtroppo sbagliava nel credere una cosa simile. Mentre pensavo stavamo mangiando insieme in una delle sale di villa Wayne, lei mi guardava sorridente mentre parlava come faceva sempre. Perché dovrei sottrarmi a un sogno tanto bello? Continuavo a pensarlo ma in realtà sapevo che non era più un sogno.

<<Sai Tim, sei strano ultimamente da quando...>>

<<Sì da quando Jason se n'è andato.>>

<<Già...>>

<<Non ne abbiamo mai parlato.>>

La vidi esitante quasi intimorita come se non volesse parlarne.

<<Lo so.>>

Anche io tentennai nel rispondere, dovevo pesare bene le mie parole perché alla minima inflessione negativa avrei potuto ferirla ed era l'ultima cosa che volevo.

<<Non... non vuoi parlarne?>>

<<No, o meglio non lo so perché è difficile. Nel senso, sono ancora in subbuglio dopo tutto quello che è successo a Jason, lui era mio amico... ed è scappato...>>

Non aveva minimamente accennato alla rissa o al litigio con Dick. Non aveva neanche minimamente accennato al fatto che comunque fosse mio fratello. Perché cercando di essere generosa e buona con gli altri diventava solo più egoista? Le risposi amaro, quasi secco.

<<Non so se ricordi ma lui è sempre mio fratello, cosa strana perché mi stava picchiando. Ora se n'è anche andato, di nuovo. Sai fa sempre così, scappa. Ma spero che torni come fa sempre, anche prima di te faceva così purtroppo non gli importa quanto una persona tenga a lui. Quindi non potevi impedirglielo April, tieni a mente che non l'ha fermato dallo scappare la sua famiglia come pensavi di poterlo fermare tu? Non lo conosci come lo conosciamo noi.>>

Lei non mi rispose, restò immobile guardando in basso. Le avevo scheggiato il sorriso in qualcosa di addolorato. Avevo esagerato. 

➷ᴋᴇᴇᴘ ᴛʜᴇ sᴇᴄʀᴇᴛ➷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora