➷ᴋᴇᴇᴘ ᴛʜᴇ sᴇᴄʀᴇᴛ➷

➷ 𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 20 ➷

 JASON POV

Tornammo in hotel arrivando alla reception.

<<Signore si sente bene?!>>

<<Una favola.>>

Ero ancora sporco di sangue, piccolo fattore a cui né io né Roy avevamo pensato.

<<Dovreste andare in infermeria.>>

<<Non si preoccupi sta bene, ha il cranio più duro di quel che sembra, semplice rissa da bar, gli medicherò personalmente le ferite una volta in camera.>>

<<Esatto, sto alla grande non si preoccupi signorina.>>

Roy mi diede un colpo sulla schiena facendomi lamentare.

<<Comunque cosa le serve signore?>>

Roy: prendo una camera vicino a quella del signor Todd, tutto sul conto di Oliver Queen. Sono con lui, soggiorna nella suite se non sbaglio, vi aveva detto del mio arrivo sennò sarò costretto a lamentarmi.>>

<<Come se non lo facessi già gratuitamente.>>

<<Ho i miei motivi amico mio.>>

<<Immagino quali nobili pensieri.>>

<<Sta' zitto Jason.>>

<<Comunque sì, aveva detto che sarebbe arrivato un altro ragazzo oltre alla signorina di prima. Prego avete la camera 507, ecco a voi la tessera.>>

<<Grazie, mille.>>

<<Io invece dovrei ritirare la tessera della camera 508.>>

<<Ecco a lei. Buona permanenza signori.>>

Prese la tessera e entrammo in ascensore.

<<Allora chi è la signorina di cui parlava?>>

<<Sul serio?>>

<<Oh giusto, Artemis.>>

<<Mi spiace deluderti Jason.>>

<<Non sarà ora di trovarti una ragazza Roy?>>

<<Lo dici tu a me? Già, Grayson ha accennato anche alla faccenda della ragazza nuova, April giusto? Si dalla tua faccia direi che è giusto. Oh è arrivato l'ascensore, ora io e te parliamo come si deve amico.>>

Alzando gli occhi al cielo uscii dall'ascensore, anche Roy aveva perso la sua simpatia? Sicuramente da lui non mi sarei mai aspettato la ramanzina anzi speravo di avere almeno qualcuno dalla mia parte specialmente il mio migliore amico. Entrati in camera sua mi sdraiai sul letto, ero comunque piuttosto stanco.

<<Alzati o sporcherai le lenzuola.>>

<<Andiamo amico ma fai sul serio?>>

<<Sì faccio sul serio e sai perché? Perché quello è il mio letto Jason, non ci voglio il tuo sangue, prima fatti pulire.>>

<<Certo mamma.>>

<<Sai una cosa Jason, lasciarti in quel vicolo sudicio non era male come idea.>>

<<Non ti sarai rammollito in questo tempo in cui sei stato fuori?>>

<<Tutt'altro ho vissuto cose che mi hanno fatto maturare, ma resto sempre Roy.>>

<<Tutti con questa cosa del maturare.>>

<<Sai Jason, maturare non significa diventare come Grayson. Significa anche essere più diligenti ed efficaci, capendo le cose più importanti lavori meglio e più in fretta così puoi usare il tuo tempo in molti più modi. Fidati di me Jason.>>

<<Ecco anche Roy Harper è diventato maturo, possibile che resto sempre io il ragazzino? Anche tu sul serio.>>

<<Non sei un ragazzino Jason, l'infanzia non ce l'hai nemmeno avuta credo che crescendo da solo non hai vissuto al meglio e non è colpa tua. Non dovresti essere colpevolizzato.>>

<<Sei diventato anche saggio?>>

<<Oh sì, ma la saggezza attira anche tante belle ragazze amico.>>

<<Allora hai trovato una ragazza?>>

<<Ho detto che le attira non che ti ci impegna. Te invece dovresti dirmi di April, anzi prima vado a prendere una bottiglia così "disinfettiamo le ferite".>>

Aveva fatto le virgolette con le dita e un occhiolino, aveva ragione diventare più maturo non significava cambiare sé stessi. Era quello che dovevo fare anche io.

<<Hanno bussato.>>

<<Apri, no?>>

<<Aspetta Jay, ma se ci avessero seguito?>>

<<Ma se li hai legati.>>

<<Ho anche mandato la polizia ma comunque non abbiamo certezza. Allora adesso vado ad aprire ma stai pronto, stanno insistendo a bussare.>>

Si avvicinò alla porta tenendo la maniglia, io mi ero spostato dall'altro lato in modo che una volta aperta non ci avessero visto, nel caso in cui ci fosse stato qualcuno di pericoloso.

<<Apro al 3...2...1... ora!

Aveva appena aperto la porta e con suo grande stupore aveva bloccato Artemis che si era liberata immediatamente mandandolo a terra.

<<Ma che diavolo fai Roy?>>

<<Si può sapere che vieni a fare in camera mia?>>