APRIL POV
Il giorno dopo non mi staccai un secondo dal telegiornale, avevo il telefono collegato continuamente e alla prima occasione accendevo il televisore. Volevo aggiornamenti su quello che accadeva a San Francisco dove i miei amici erano in pericolo. Sarei voluta tanto essere lì con loro, ad aiutarli rendendomi utile ma dubito che sarei effettivamente servita a qualcosa, non senza avere ancora delle capacità per lo meno accettabili. Avevo tanta strada da fare se volevo davvero diventare come loro ma non era detto che avessi la stoffa del supereroe, ma questo l'avrei capito soltanto allenandomi senza mollare al primo ostacolo come dopotutto intendevo fare.
Fu una giornata lunga e mi tranquillizzai soltanto quando lessi che l'artefice degli attentati a San Francisco fosse stato ufficialmente fermato e in custodia dell'FBI, ovviamente grazie all'aiuto dei "fuorilegge". Batman non era un tipo da schermi e come lui non lo erano le sue ex spalle e ormai colleghi. Quello che si prendeva i riflettori era come sempre Superman e gli altri solari e rassicuranti membri della Justice League, Batman non aveva bisogno di rassicurare a parole dopotutto lo aveva appena fatto con concretezza a fatti. Io intanto sospiravo di sollievo pensando ai miei amici sul jat pronti a tornare a casa e a rassicurarmi ancora di più fu una foto di Tim e Barbara che mi aveva mandato proprio Babs. " Sani e salvi" mi aveva scritto e sorridendo le risposi ormai serena. Poi un altro messaggio: "Jason sta tornando con noi". Restai immobile del tutto incredula nel leggere quella frase. Felice e spaventata allo stesso tempo. Jason era con loro e stava bene ma ciò significava che era giunto il momento di capire cosa fare.
JASON POV Stavo tornando a casa. Dopo il mio periodo di fuga stavo finalmente tornando a casa, non era quello che volevo ma piuttosto quello di cui avevo bisogno. Mi sarei presto ritrovato davanti ad April non del tutto consapevole di cosa avrei potuto dire. Ehi April volevo solo dirti che provo qualcosa per te, per questo sono scappato. Non potevo piombare così e poi era la ragazza di Tim, mi dovevo anche scusare con lui. Mi alzai dal jat ormai in quota e mi diressi verso Tim. Mi guardò confuso, non c'era odio nei suoi occhi, non era arrabbiato con me.
<<Tim, possiamo parlare?>> <<Certo.>>
Si alzò e mi seguì verso il mio posto del jat in modo da restare un po' più appartati. <<Non so come, ecco, come chiederti scusa. Tim mi dispiace.>> <<Lo so Jason, tranquillo. Dispiace anche a me.>> Lo guardai perplesso, perché Tim doveva scusarsi? Non aveva fatto niente al contrario di me.
<<Jason ascoltami. Te provi qualcosa per April, qualcosa di serio?>>
Mi lasciò spiazzato, non capivo perché mi facesse questa domanda. Che importava? April era lui che voleva.
<<Parlo sul serio.>>
<<Io...>>
Esitai.
<<Sì, provo qualcosa per April. Ma che importa?>>
<<Importa a me.>>
<<Non ti piace l'idea che provi qualcosa per lei?>>
<<No ma vorrei capire se c'è stato qualcosa tra di voi.>>
<<Tanto è te che vuole Tim, che ti frega. Non è stata abbastanza chiara?>>
Mi stizzì, Tim era troppo insistente, non capivo il senso di quelle domande.
<<Jason, io credevo ci fosse qualcosa tra di voi. Quando April si è fatta avanti, anche se certamente mi piaceva, per me non aveva senso. Non credevo fosse più interessata a me, pensavo fossi tu a piacerle.>>
Senza parole fissai Tim in cerca di qualcosa da dire ma mi trovai con la bocca secca. Non sapevo che rispondere.
<<Beh... diciamo che tra me e April c'era più una specie di sintonia. Non so come spiegarlo e da quel che ho capito April non la pensava allo stesso modo, però quando stavo con lei mi sentivo capito. Il modo in cui mi guardava, il modo in cui ci guardavamo, non lo so. Per me aveva qualcosa che va oltre l'amicizia, anche se non ce l'eravamo mai detto.>>
Tim restava in silenzio ad ascoltarmi, non era triste, nei suoi occhi si leggeva la comprensione di un fratello sebbene si percepiva la sua delusione.
<<Sai, io mi sono sentito un rimpiazzo o meglio una benda. Mi sentivo usato da April sebbene lei effettivamente continuasse a dire di non provare niente per te. Questa relazione, che ho effettivamente sognato a lungo, non credo che riuscirà ad andare avanti. Magari April dice anche la verità ma non riesco a fidarmi e la fretta che abbiamo messo nelle cose, non poteva andare bene. In fondo lo sapevo fin dall'inizio.>>
Ci guardammo in silenzio, poi Tim riprese a parlare.
<<Di ad April quello che provi fallo per te e per lei.>>
Mi poggio una mano sulla spalla e iniziò ad andare verso Barbara, dove era il suo posto.
<<Grazie Tim.>>
Mi sorrise e si sedette.
<<Allora vi siete parlati vedo?>>
Dick occupò il posto vicino a me, aveva l'aria di uno che doveva farmi la paternale e probabilmente sarebbe andata così.
<<Sì, abbiamo parlato.>>
<<Va tutto bene spero.>>
<<Speri bene.>>
<<Che hai intenzione di fare una volta tornati a casa?>>
<<Parlerò con April e poi non lo so.>>
<<Scapperai di nuovo?>>
<<Non prometto niente. Te invece puoi anche smettere di far finta di non volermi fare la predica.>>
<<Credo che te la farò a Gotham, sul jat non mi sembra il caso di metterci a urlare.>>
Mi posò una mano sulla spalla e mi sorrise.
<<Sono contento di riaverti qui Jay.>>
<<Anche io, più o meno.>>
Mi abbracciò ridendo.
<<Se riprovi a scappare giuro che ti ammazzo Jason.>>
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➷ᴋᴇᴇᴘ ᴛʜᴇ sᴇᴄʀᴇᴛ➷
ФанфикшнApril Jackson si è appena trasferita a Gotham dove conoscerà dei ragazzi speciali con segreti speciali. ✧iniziata il 26/08/2020✧ ✧finita 20/06/2023✧
