JASON POV
Dopo la doccia andai ad allenarmi un po', era un'attività che mi liberava delle preoccupazione mi rendeva felice, sentire l'adrenalina e le endorfine, amavo quelle sensazioni. Dick si unì a me dopo un po', avevo fatto riscaldamento e mi ero messo al sacco.
<<Combattiamo?>>
<<Non aspettavo mi chiedessi altro Dick.>>
Ci siamo divertiti un po' finché non abbiamo visto April che ci guardava in silenzio, non l'avevamo notata all'inizio.
<<April.>>
Dick si tolse immediatamente e andò verso di lei che lo abbracciò. Quando si staccarono mio fratello le posò una mano sulla spalla.
<<Vi lascio soli.>>
<<Grazie.>>
Gli sorrise e venne verso di me mentre Dick lasciò la palestra.
<<Jason.>>
Cercò un abbraccio ma restai rigido.
<<Sono felice che tu sia tornato.>>
<<Anche io.>>
Abbassai lo sguardo, non volevo guardarla negli occhi. Non volevo vedere la sua reazione quando le avrei detto quello che provavo.
<< Jason io voglio risposte, perché...>>
<<Perché?>>
Le misi gli occhi puntati addosso e la vidi abbassare i suoi.
<<Guardami, perché?>>
<<Perché...>>
Alzò di nuovo lo sguardo verso di me mordendosi il labbro.
<<Jason noi siamo amici?>>
<<Noi siamo amici... è questo quello che siamo?>>
<<Io credevo di sì... ma...>>
<<Ma?>>
<<Ma tu cioè, per te... cosa sono per te?>>
Restai in silenzio mi avvicinai lentamente mantenendo il contatto visivo.
<<Cosa sei per me?>>
<<Sì voglio saperlo Jason.>>
Eravamo molto vicini, April era accigliata e spaventata allo stesso tempo. Non mi venivano le parole. La baciai.
Mi sentii spingere via da April che mi guardava sconcertata.
<<Per me sei questo.>>
Feci per andarmene ma April mi prese il polso.
<<Jason fermati! Non andare.>>
Mi girai e la baciai di nuovo, sta volta non mi spinse via. Era rigida ma lentamente mano a mano che il bacio andasse avanti diventava più rilassata. Azzardai e prenderla per i fianchi e avvicinarla ancora di più a me. Lei non si staccava. Iniziai a prenderci la mano, continuammo a baciarci a lungo senza parlare, non sapevo come considerare tutto questo, poco prima mi aveva chiesto se eravamo amici. Forse sì ma io volevo di più, lei non sapevo cosa volesse non riuscivo proprio a capirlo. Mi fermai quando sentì l'impulso di andare oltre quel bacio, quei baci, sempre più avidi. Mi staccai.
<<Tu cosa vuoi, April?>>
Avevo il cuore a mille, lei mi guardava accaldata.
<<Io, io non lo so.>>
<<Ci siamo baciati April per te siamo amici?>>
<<Non capisco noi...>>
<<È il caso che tu metta a posto le idee perché hai appena tradito Tim.>>
La vidi realizzare lentamente ciò che era appena successo mentre io provavo un assurdo senso di colpa.
<<Jason tutto questo, noi, non so se è possibile. Noi due io non lo so Jason. Tu sei così... così... mi fai andare letteralmente fuori non capisco niente quando ci sei te. Però...>>
<<Però te sei comunque innamorata di Tim, quello che hai appena tradito con il tuo "amico".>>
Enfatizzai la parola amico facendo le virgolette con le mani. April guardò in basso.
<<Senti April sai una cosa, sei solo una maledetta egoista. Tutti dicono a me quanto sia egoista e immaturo ma qui sei te il mostro. Sei te l' egoista. Sei tu la maledetta immatura. Prendi una decisione anzi non prenderla perché non mi troverai come seconda opzione e non troverai nemmeno Tim dopo tutto questo. Sono stato un idiota, pensare che ti amavo. Felice vita April anzi fattela una vita.>>
Aveva le lacrime agli occhi e i pugni stretti. Lasciò scendere le lacrime, senza rispondermi inizialmente, poi parlò.
<<Sei tu il mostro Jason non io.>>
<<E dimmi perché sarei il mostro April? Perché ti ho fatta piangere? Dai di che è la colpa? La colpa di tutto questo? Bene ti svelo un segreto April la colpa è tua e di nessun altro. Io sono stato uno stupido perché pensavo anzi speravo che ciò che vedevo io con te, ciò che c'era tra noi, fosse reale ma non lo era. Io non ti biasimo per non amarmi ma qui l'unico mostro sei te. Hai tradito Tim, April, e non dare la colpa a me.>>
<<Io ti avevo respinto! Ma poi...>>
<<Ma poi cosa April?! Ma poi cosa? Hai pensato di illudermi meglio? Poco fa non pensavi fossimo solo amici?>>
<<Tu sei scappato e tu hai creato i problemi tanto quanto me! Io avrò anche sbagliato ma tu affondi con me! Perché tu sei scappato! Tu hai lasciato la tua famiglia! Tu mi hai incasinato tutti i pensieri... Jason io non so cosa voglio e quello che ho fatto adesso è orribile. Ma non scaricare tutta la colpa su di me!>>
Mi puntava il dito addosso mentre piangeva, sentii gli occhi lucido.
<<Vattene.>>
<<Io non voglio andarmene non mi importa se mi tratti così perché infondo me lo merito lo so ma per favore Jason non dare la colpa a Tim per tutto questo.>>
<<La colpa a Tim? Pensi davvero che darei la colpa a Tim? Come ho già detto la colpa è tua e ora vattene April.>>
<<Jason...>>
<<Ho detto vattene April, va a dire a Tim cosa hai fatto.>>
<<Cosa abbiamo fatto Jason, ci sei dentro quanto lo sono io e tu, tu hai iniziato quel bacio.>>
<<Io ho iniziato quel bacio? E chi l'ha continuato ansimando April?>>
<<Jason smettila! Sei uno stronzo... quando sei andato via... lascia perdere.>>
Andò verso la porta ma la fermai per un polso.
<<April aspetta...>>
<<No Jason, hai ragione devo andarmene.>>
<<April...>>
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➷ᴋᴇᴇᴘ ᴛʜᴇ sᴇᴄʀᴇᴛ➷
FanfictionApril Jackson si è appena trasferita a Gotham dove conoscerà dei ragazzi speciali con segreti speciali. ✧iniziata il 26/08/2020✧ ✧finita 20/06/2023✧