APRIL POV
Passarono alcune settimane e continuai ad interrogarmi senza sosta su dove scappassero ogni notte sgattaiolando furtivamente chissà dove. Volevo scoprirlo ma non esagerai nel fare la domanda secca che in ogni caso non sembrava ottenere risposte, cercai di indagare in maniera vaga e un giorno sarei riuscita a seguirli e avrai scoperto dove andassero nel bel mezzo della notte.
Con il passare del tempo divenni ipercritica ed iniziai a notare ogni comportamento insolito da parte loro. Ad esempio è capitato più di una volta che Tim andasse in bagno per ore ed ore a lezione e quando tornava come se niente fosse diceva di essersi sentito male. La cosa peggiore era che fino a quando non mi accorsi delle loro fughe notturne non mi feci mai la domanda "perché sono così strani?". Ma non solo Tim, anche Barbara tendeva a darmi buca senza un motivo definito, certo non accadevano di continuo queste cose ma per essere eventi rari o per meglio dire assurdi avvenivano troppo spesso e a distanze troppo vicine. Era incredibilmente sospetto il modo in cui si giustificavano quando chiedevo loro spiegazioni e ancora più sospetto era stata la loro risposta quando chiesi dove fossero andati "Che stai dicendo April? Stavamo dormendo come ogni notte... ti senti bene?" come tecnica di depistaggio inizialmente non era stata male, chiedere come stai ad una persona che ti ha fatto una domanda abbastanza paradossale sicuramente la metterà in difficoltà e la convincerà di essersi sbagliata e aveva funzionato anche con me, per molto tempo mi ero convinta di avere io qualcosa che non va o di aver perso la ragione eppure mettendo insieme i pezzi non ero io quella strana.
Ma purtroppo o per fortuna un giorno ascoltai una loro conversazione mentre ero a Villa Wayne e quello stesso giorno avevamo programmato di restare a dormire lì.
<<Non vi rendete conto della gravità della cosa>> era Dick a parlare <<April sa qualcosa o se non sa ancora nulla scoprirà presto qualcosa.>>
<<Non è possibile Dick falla finita, non può sapere niente.>>
<<Abbassa la voce Damian non sappiamo se sia effettivamente andata al bagno.>>
<<Dick ma fai sul serio? April è nostra amica e non sospetta niente, è solo confusa ma è finita quella storia.>>
<<Mi fa piacere che tu la pensi così Babs, ma per me non è così. Ha capito qualcosa, è troppo insospettita.>>
<<Quindi cosa vorresti fare?>>
<<Capire chi le ha detto cosa.>>
<<Pensi sul serio che uno di noi abbia parlato?>>
<<Si Tim e pensa che quel qualcuno potresti essere facilmente tu.>>
<<Andiamo ma fate sul serio? Io me ne vado.>>
<<Jason!>>
Ero proprio affianco al muro della porta in piedi ad origliare e Jason stava per varcare la soglia, situazione svantaggiosa per una persona che sperava di mantenere un profilo basso senza farsi cogliere alla sprovvista, specialmente in quel momento. In fretta e furia corsi via per poi tornare dal bagno in maniera disinvolta e fortunatamente il mio piano funzionò anche se c'era mancato veramente poco.
Poco dopo andammo a dormire, ma quella notte non mi sarei lasciata prendere dal sonno. In base a ciò che avevo sentito ero ancora più ferma sulle mie convinzioni: nascondevano qualcosa e io avrei scoperto che. Appena avrebbero tentato di varcare la soglia li avrei seguiti o li avrei aspettati sveglia. Sicuramente non gliel'avrei fatta passare liscia.
Dopo più o meno quaranta minuti di pensieri e dubbi stavo quasi per addormentarmi quando aprì gli occhi e vidi Barbara alzarsi dal letto in silenzio. Avevo ragione: uscivano nel bel mezzo della notte. Era il momento di seguirli e scoprire dove andassero. Aspettai che i passi si allontanarono e mi infilai in fretta i calzini, le scarpe e misi una felpa mettendo in tasca il telefono. Li seguì da lontano vedendoli immobili davanti ad una vecchia libreria. Tirarono tre libri diversi e si spostò dando spazio ad un ascensore moderno e molto tecnologico. Aspettai che vi entrassero e subito dopo si richiuse la libreria. Decisi di provare anche io ma senza risultati. Vidi una luce accendersi da una grande finestra e mi misi a vedere fuori dal vetro: diverse moto e una grande automobile uscirono da una parte di terreno alzata. Cosa poteva essere? Non sapendo cosa fare corsi fuori in giardino e appena uscita vidi una cosa incredibile: davanti a me c'era la Batmobile e una serie di moto con sopra Nightwing, Red Hood, Red Robin e Batgirl. Non riuscì a stare in silenzio e fin troppo sorpresa da cosa stavo vedendo non mi trattenni ed esclamai in preda al panico <<Che Diavolo!?>> mi coprì la bocca e caddi all'indietro ma era troppo tardi. Nightwing mi aveva vista e stava correndo verso di me seguito da Red Hood e gli altri. Cercai di rialzarmi e scappare dentro ma Alfred mi prese e mi trattenne.
<<Mi dispiace signorina, nulla di personale.>>
Sbigottita diedi un morso al braccio che mi tratteneva in modo che il maggiordomo mi lasciò andare. Ripresi a correre ma non solo Alfred mi stava inseguendo a quanto pare i miei amici supereroi mi stavano dando la caccia all'unisono. Avevo guadagnato più terreno di quanto pensassi così corsi a nascondermi e per non so quale motivo mi ritrovai in piscina. Per un po' nessuno sembrava avermi trovato finché non sentì delle voci. Mi nascosi dietro ad una sedia a sdraio ma il mio telefono squillò tradendomi.
<<Veniva dalla piscina!>>
Buttai il telefono in piscina ed in fretta feci lo stesso cercando di restare sul fondo il più possibile. Dentro l'acqua non si capiva bene cosa stessero dicendo, ma qualcuno era arrivato. Iniziava a mancarmi il fiato e lentamente sentivo solo il bisogno di chiudere gli occhi, provai a tornare in superficie sperando che non ci fosse nessuno ma per qualche motivo mi mancava la forza. Chiusi gli occhi e cercai di nuotare ma l'agitazione mi impediva di muovermi e l'ossigeno stava finendo. Avevo quasi perso conoscenza perché da quel momento ricordo solo una sensazione di vuoto e poi improvvisamente una mano mi afferrò il polso prendendomi e riportandomi il respiro. Iniziai a tossire una volta tornata con i piedi per terra. Era Jason ad avermi tirata fuori ed era lui in quel momento a tenermi la mano mentre ero sdraiata a fianco della piscina. Vicino a lui riconobbi Dick che mi posò una mano sulla spalla.
<<Buon nascondiglio, peccato che per poco non moriva annegata.>>
La voce di Dick in quel momento appariva ovattata, sentivo l'acqua ancora nelle orecchie e un fischio stridulo faceva da sottofondo.
<<Dovevi proprio fare la detective?>>
<<Adesso che facciamo?>>
<<Non lo so ma Bruce si arrabbierà sicuramente.>>
<<Ragazzi! L'avete trovata?>>
Percepì Tim entrare nella stanza ma non avevo la forza di rispondere.
<<April?! Cosa è successo?! Stai bene?!>>
<<Si era nascosta in piscina ma diciamo che stava annegando. Però Jason l'ha salvata e ora sta meglio. Vero April? April? April? >>
<<April?! Ci senti?>>
<<April!>>
L'ultima voce che sentì fu quella di Jason che mi strinse più forte la mano poi vidi solo nero.
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➷ᴋᴇᴇᴘ ᴛʜᴇ sᴇᴄʀᴇᴛ➷
FanfictionApril Jackson si è appena trasferita a Gotham dove conoscerà dei ragazzi speciali con segreti speciali. ✧iniziata il 26/08/2020✧ ✧finita 20/06/2023✧
