capitolo 10: giardino

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

-voi lo sapevate?- chiesi ai due fratelli difronte a me, scrutandoli seria  

-che nostro padre e che tuo padre confabulavano? si- disse Tom 

-ma che tu eri presente no- continuò Mattheo, portandosi una mano alla nuca

Gli avevo portati nella biblioteca al piano di sopra dove trascorrevo la mia maggior parte del tempo. Io facevo su e giù per pensare a qualcosa e loro si scambiavano vari sguardi. Non sapevamo veramente che fare. 

-allora!- interruppi il silenzio -una cosa ne sono certa... non dovremo dirlo a nessuno. Se i nostri padri vogliono allearsi per quello che vogliono fare che lo facciano... ora il mio problema è un altro- dissi infine prima di uscire dalla porta e tornarmene al piano di sotto 

Qualunque piano voglia fare mio padre con quel mezzo bacato e pelato di Voldemort, che lo faccia, una cosa ho imparato nella vita vivendo qui: se contraddici mio padre sei morta prima di guardarlo negli occhi. 


Questa mattina mi sono svegliata leggermente agitata, infatti mi sono buttata sotto il getto dell'acqua fredda per schiarirmi le idee. Ieri sera la festa è finita verso le 2 e alcuni "ospiti" sono rimasti a dormire compresi Lord Voldemort, i suoi figli e tre mangiamorte.
Uno ho scoperto che è anche il padre di Draco... ora capisco il comportamento di merda.
Questa mattina dovremo fare colazione insieme e dopo discutere dei piani fino a pranzo. Io spero solo di tornarmene ad Hogwarts in prima possibile. 

-signorina la colazione è posta a tavola e gli ospiti sono quasi arrivati... le pregherei di scendere prima che arrivi suo padre- mi avvisò il maggiordomo da dietro la porta. 

-sisi grazie- li urlai come risposta 

finì di prepararmi e optai per qualcosa di comodo: dei jeans semplici, una maglietta fresca bianca e una giacca pesante sopra. infilo le mie scarpe e scendo 

Arrivo al piano di sotto e trovo Voldemort e i suoi figli, che parlavano in silenzio ma quando si accorgono della mia presenza Voldemort si gira e va verso il tavolo, mentre i fratelli si girano verso di me traspirando serietà

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Arrivo al piano di sotto e trovo Voldemort e i suoi figli, che parlavano in silenzio ma quando si accorgono della mia presenza Voldemort si gira e va verso il tavolo, mentre i fratelli si girano verso di me traspirando serietà. 
Li passo di lato e mi diressi al mio solito posto della tavola, come ogni routine sto in piedi e incrocio le braccia dietro le spalle aspettando mio padre. I fratelli si stanno per sedere e io sussurro "aspettate" seria e loro eseguono. 

mio padre fa la sua entrata nella sala e va verso il suo posto sedendosi. Fa cenno con la mano e finalmente ci possiamo sedere anche noi. 

-spero che abbiate dormito bene- disse mio padre mentre si posizionava un tovagliolo sulle gambe 

-certo le sue camere sono molto confortevoli perfino per i miei seguaci- rispose voldemort alzando lo sguardo difronte a loro verso i tre mangiamorte, che annuiscono silenziosi 

-per la riunione di oggi pomeriggio ci sposteremo nella sala riunioni verso la veranda- disse mio padre addentando del bacon 

-Elle cara ci sarai anche tu?- mi chiese Voldemort e alzai lo sguardo dal mio piatto incrociando gli occhi dei fratelli e poi quelli di mio padre 

-non credo che la mia opinione di pensiero sia così elevata per le vostri menti maggiori- dissi non distaccando gli occhi da mio padre, che mi teneva d'occhio 

-ma figurati cara! se me lo permetti Perez- si rivolse a mio padre -vorrei che partecipasse a una riunione... se vorreste che salisse al potere, come spero che sia, perchè non testare la sua capacità?- propose quella testa bacata di Voldemort 

-allettante- rispose mio padre sorseggiando il caffè -è così sia- disse per poi alzarsi da tavola -ora io e Voldemort discuteremo di affari verrete chiamati dopo, Elle cara se i fratelli Riddle vogliono vedere la casa falli fare un tour nella serra- disse infine allontanandosi dalla sala con Voldemort 

Tirai un sospiro di sollievo e tutta l'ansia che avevo accumulato l'aspirai fuori. Non volevo per niente portare i fratelli con me... volevo stare per i fatti miei fino a quando non mi chiamano. Decido di alzarmi e dirigermi al piano di sopra 

-Perchè ti alzi? non ha toccato cibo- disse per la prima volta Mattheo. Non ha aperto bocca da ieri sera e ora mi rivolge parola?

-mi si è chiuso lo stomaco, ora se volete scusarmi- mi girai verso di loro -vado nella mia camera- dissi seria 

-Elle- ma mi interruppe la voce di Tom -vorremo parlarti io e Mattheo- chiese e feci un cenno per continuare 

-eh va bene- sospirai -venite con me- li dissi facendo segno di seguirmi e andare verso la serra 

la serra è l'unico posto di pace che ho fin da bambina... quando volevo stare da sola andavo nella piccola casa di legno che ospitava, vicino ai rampicanti di rose rosse. E' piccolina e all'interno presenta un divanetto e un tavolino con due sedie di legno. 

-entrate- dissi aprendo la porta e facendo entrare i due -sedetevi- indicai le due sedie e poi incrociai le braccia sotto il seno per far cenno che potessero parlare 

-io e Mattheo abbiamo parlato ieri sera- iniziò a dire Tom -per un po', o almeno solo quando staremo fuori Hogwarts vorremmo deporre l'ascia di guerra. In fondo se staremo alleati per molto tempo vorremmo almeno essere alleati leali. Cioè vorremmo cercare di andare d'accordo...- 

-...non abbiamo la fortuna di avere dei padri ragionevoli, ma noi siamo i figli e di certo abbiamo mentalità più di loro, anche se un singolo errore ci porta alla tortura- interruppe infine Mattheo con gli occhi fissi sul tavolo che giocava con una rosa secca che avevo appoggiato lì l'ultima volta 

ci pensai.. infondo non avevano tutti i torti. Essere i figli delle persone più temute nel mondo della magia non è facile, ma se solo questa "alleanza" porta a essere "sani di mente" ci sto

-va bene- dissi interrompendo il brusco silenzio che si era creato -ma solo fuori Hogwart e solo per le alleanze. Non sono tipa d'amicizia o cazzate varie e..- dissi ma il bruciore della mia collana interruppe il mio ragionamento. Mi morsi linterno guancia e strinsi le mani in due pugni.

-e?- cercò di dire Tom, notando che stavo continuando la frase 

mi morsi il labbro per il leggero dolore pungente 

-e.. mio padre ci sta cercando è meglio andare- dissi e il bruciore cessò 

Sarà un alleanza che mi porterò fino alla morte, ma di certo ne uscirò viva in qualche modo...

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora