𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒

capitolo 44: su un filo

𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

Non tutto è rosa e fiori. Tutto quella che la vita ci riserva è solo una battaglia prima delle altre, solo una bolla che ti fa credere alla felicità eterna. Se per me la felicità non c'è? Se per me esistesse solo quel dolore allucinante, che ti tappa le vie respiratorie, facendoti morire lentamente?
Così avrei detto tempo fa... prima di conoscere l'angelo innamorato del diavolo.
Non so, la mia vita è cambiato come un pancake: da un lato crudo e brutto, ma se li dai del tempo.. diventa cotto e colorito regalandoti sapore immenso. Non sto a farvi metafore sul cibo,  perchè ora quel che conta sono i minuti che passo qui... travolta nelle coperte, corpi nudi e caldi, fiato soffocante da una nottata con Mattheo. Siamo tornati da una settimana Parigina e, nemmeno il tempo di varcare la soglia, che un onda ci ha travolti. Sono corsa da mio padre facendo su e giù, e Mattheo è corso dal suo.
Percepiamo il fiato sul collo, l'esaurimento e l'ennesima crisi nervosa dietro l'angolo. Tutto ciò che ti porta a un esaurimento prima di farti morire interiormente, ma non sanno che sei già morto. Ciò non ti porta più a resuscitare. 

un mese 

Ecco quanto manca alla distruzione di quello che abbiamo più caro. L'altro ieri, la maggior parte dei serpeverde, è partito in cerca di riparo o schieramento o protezione... tutti.. eccetto io, Tom e Mattheo che siamo ancora qui ad Hogwarts, per un fottuto passaggio dall'interno. 

la parte più difficile? salutare tutti 

Ma sapete perchè la rende difficile? La speranza che orami si sgretola come vernice secca su una porta consumata dal tempo. Inutile dirvi che ho pianto intere notti, solo per aver salutato delle persone.. o meglio prima erano persone.. ora sono dei fottuti tasselli per me e per chi ci circonda sempre e inevitabilmente. Ci siamo promessi che dopo la battaglia ci rivedremo e saremo di nuovo insieme. Anche se questa battaglia incute un ombra di terrore e una malsana idea di fare cazzate.

-amore tutto ok?- mi disse roco Mattheo svegliandosi. Si gira tra le coperte verso di me, che mi coprono il mio corpo con un lenzuolo. Il sole illumina quegli occhi, di cui mi ero innamorata il primo giorno e la mia mano che tocca delicatamente quei ricci scompigliati dal cuscino -ti senti bene?- chiede subito, non vedendo risposta

-si- dico in un sussurro, per poi sorriderli e perdermi nei suoi occhi 

-hai fame? vuoi che ti porto a fare un giro?- mi chiede alzandosi e portando il mio capo sul suo petto. Sistemando il suo braccio sotto di me e avendo il mio corpo su di lui.  

La mia mano, iniziò a vagare delicatamente dalla parte del cuore, dove lo sentì battere e mi scese una lacrima. Sentì quel suono così piacevole, così calmo, così delicato... che ebbi per un momento la paura di non sentirlo più. Per sempre.  

-ehi piccola- disse dopo un po' notando che stavo piangendo -che hai?- era sull'orlo di piangere anche lui, odia vedermi così e non c'è stato giorno in cui non me l'abbia detto. Ma io lo amo e non posso farci niente. Io lo amo e so che portando alla luce tutto, non mi avrebbe guardato più in quel modo.  

-agitata- dissi asciugandomi la lacrima e fingendo un sorriso come se andasse tutto bene 

-sicura?- chiese preoccupato ed io annuì solamente -va bene amore- disse e mi posò un bacio sul capo, per poi alzarsi e andare a infilarsi dei pantaloni -oggi devo stare a casa di mio padre, per discutere prima dell'attacco... torno stasera- disse, per poi posarmi un bacio sulle labbra e uno sulla fronte. 

Uno sguardo di sfuggita dalla porta e poi la sua ombra si smaterializzò lasciandomi nuda, in quella camera diventata gelida. Mi alzai dal letto e andai a riempire la vasca. Acqua bollente e piacevole, uscì dal rubinetto. Mi spogliai lentamente e mi immersi. All'inizio bruciò e non resistetti... ma per calmarmi, è l'unico modo. Finchè non mi immersi pienamente, lasciando cadere il capo a bordo vasca, per far sì che i pensieri vagassero senza meta.