capitolo 33: poteri

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

odio queste cene di merda. 

Sono a cena con mio padre, Voldemort e i fratelli Riddle. Nessuno ha aperto bocca, o per la paura di dire qualcosa o aspettano il momento giusto. Qualsiasi sia la causa, meglio buttarsi dalla torre di astronomia. 

-bene- disse Voldemort, rompendo il silenzio agghiacciante -io e il signor Perez abbiamo un piano per voi ragazzi- aggiunse rivolgendosi a noi, lo stesso fece mio padre alzando lo sguardo.  

Posai le posate sul piatto e lo stesso fecero i due. Per poi rivolgere i nostri occhi verso Voldemort. 

-vi abbiamo fatto chiamare, perchè resterete qui tutto il fine settimana. Siamo già a fine settembre e fra 8 mesi, circa, ci sarà la battaglia di Hogwarts.
Ci stiamo allenando tutti da mesi ormai, e tu Elle devi migliorare molte cose- disse, per poi rivolgersi verso di me.

 Il problema che nessuno sa dei miei poteri... solo mio padre e Voldemort. I fratelli mi guardarono, non capendo cosa volesse intendere il padre. Credo ci sarà da divertirsi. 

-mi scusi padre che intende con "...devi migliorare molte cose?"- chiese Tom, sottolineando le parole del padre dette in precedenza 

Fantastico. Tom sei un bastardo, mi stavi più simpatico quando non stavi parlando. Se i ragazzi  sapranno i miei poteri, o che li riesco a controllare, non mi parleranno veramente più. Quella piccola percentuale che le cose si potessero aggiustare, credo che stia per svanire.  

-ah, ancora non ne siete a conoscenza?- disse Voldemort sorpreso, facendo volare lo sguardo tra me e i suoi figli.  

Ma certo vecchia ciabatta. Perchè devono essere gli adulti a prendere decisioni e mai i ragazzi? 

-sapere cosa?- chiese questa volta Mattheo, che fece scivolare l'occhiata da Voldemort a me

Finalmente! Da tutta la serata che aspettavo un suo sguardo o un cenno. Ci sono volute le parole del padre per parlarmi?  

-be' cara- disse rivolgendo il pieno sguardo su di me -a parole non siamo molto bravi, che ne dici di mostrarlo?- mi propose

-mio signore è sicuro?- li chiesi -vi ricordo che sono stanc-

-bugie! Prova i poteri forza!- disse alzando, questa volta, il tono della voce 

Perfetto direi, la serata non poteva andare meglio di così. Mi alzai da tavola e sentì gli altri alzarsi di conseguenza e ci dirigemmo verso l'entrata. Era molto ampia per una dimostrazione.  Presi un respiro e inizia con il primo potere: quello collegato alla bacchetta di sambuco.
Presi un gesso e tracciai la mia stelle per declamare delle rune antiche e tre cerchi all'interno (indicavano: passato, presente e futuro)
Mi misi al centro e declamai "Lectio vitae"
Iniziai a declamarla più e più volte, finché nei cerchi spuntarono i rispettivi segni. 

-nel primo cerchio c'è "Sconfitta", nel secondo "preparazione" e nel terzo "battaglia infernale"- dissi leggendo le rune nella loro lingua, col tempo ho imparato a tradurre -ho letto le sue rune mio signore- dissi guardandolo 

-bene Perez molto bene- mi elogiò, mentre aveva lo sguardo fisso su di me.  

-il primo potere si basa solo su leggere le rune?- chiese Tom stupito, intendo a guardare ancora le rune sul pavimento. 

-non solo.. ne contiene solo un altro, che ho imparato col tempo- dissi leggermente affaticata... purtroppo stanca molto il potere -posso esercitare anche due poteri il "Incìpio" che corrisponde una reazione scaturita dal Caos  attraverso getti d'acqua, fiammate, luce, oscurità   e "Exsèquor" agisce come un Alohomora- dissi spiegandoli passo passo 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora