capitolo 38: come in una favola...

3.6K 81 7
                                    

𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

Eccoci qui. E' passato uno o due mesi da quando mi hanno dimesso dall'ospedale e, insieme ai miei amici, ho imparato a controllare i miei poteri. Alcuni fine settimana mancavo perché dovevo far a vedere a mio padre e Voldemort quello che ero capace di fare.
Questa sera ti terrà un ballo di natale, simile a quello del ceppo dell'anno scorso... ma essendo in "pre-guerra" hanno deciso di fare una cosa classica. Voldemort ha iniziato a dare segnali "riconoscibili" che lui e pieno di forze e di stare in allerta. Purtroppo non sanno che facciamo parte di questo casino. 

-ancora impegnata a leggere amore?- disse Mattheo, venendo dietro di me mentre ero sulla poltrona della sala comune a leggere 

-si sto finendo il capitolo- dissi tenendo gli occhi saldi sul libro 

-mhm- disse prima di posare baci delicati sul collo, abbassando leggermente la felpa -e vuoi continuare a leggerlo?- disse provocandomi, con voce roca, mettendo una mano da sotto la felpa che iniziò ad entrare dentro -o vuoi passare del tempo con me?- continuò con i baci sul collo e la mano, che ormai era andata anche sopra, accarezzava il mio reggiseno di pizzo

inutile dirvi che la mia figa è andata  puttane come il cervello 

-Mattheo- cercai di dire, ma quello che uscì dalle mie labbra fu una parola soffocata dal mio fiato pesante e seducente, ma lui continuò -Theo...- ansimavo, sentendo che stringeva il mio seno con la sua mano, mentre io stringevo quel libro della sala ormai mezza vuota 

-piccola se fai così non mi trattengo lo sai- sussurrò al mio lobo, mordendolo 

-fottiti- dissi, prima di lanciare il libro a terra e spingerlo con me sul divano 

Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai a baciarlo con foga, mentre le sue mani entravano percorrendo la mia schiena. Iniziò a lasciare baci, che vacillavano dal lobo al mio collo. 

-piccola non credo ti vorrai far sentire da tutta la sala- disse in preda all'eccitazione 

Sorrisi e ritornai a baciarlo. Ma quel momento doveva essere interrotto, per la mia sfiga di merda.

-ragazzi ci dobbiamo prepar- disse Pansy entrando nella sala con i ragazzi -ho interrotto qualcosa?- chiese poi vedendoci piuttosto "eccitati" 

-no figurati Pansy... solo un meraviglioso momento- disse Mattheo sarcastico, sottolineando le ultime tre parole 

-va bene, comunque mio caro Mattheo- disse venendo vicino a me e prendendomi per il polso -noi belle ragazze ci dobbiamo preparare per la festa... quindi te la ruberò un paio d'ore- aggiunse e mi trascinò via 

-me la paghi!- urlò Mattheo dal piano di sotto, mentre gli altri sghignazzavano 

2 ore dopo.. 

-Pansy hai finito!? non voglio sembrare un clown!- dissi lamentandomi con Pansy ,che mi metteva l'ennesimo ombretto 

-e stai ferma! mi hai bloccato già mille volte... lasciami fare!- mi rimproverò ancora, togliendo le mani dal viso 

-dai ho finito, devi solo scioglierti un po' i capelli e andarti a mettere il vestito- disse finendomi i capelli, dall'acconciatura 

-quale?- chiesi non capendo che vestito intendesse, essendo che ho solo tubini

-e una sorpresa susu- disse cacciandomi in bagno 

Non capì fino a quado non lo vidi. Era bellissimo. Mi avvicinai d esseo ed accarezzai quella stoffa delicata e morbida. Ero indecisa se rovinarla con il mio corpo.
Lo indossai e calzava come un guanto: vestito rigorosamente nero, una scollatura notevole triangolare, spacco laterale e scollatura profonda da dietro la schiena 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora