capitolo 2: pensieri

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

-ti hanno davvero assegnato una stanza singola?- chiede JJ entrando con Mattheo e Draco nella mia camera

-a quanto pare...- dico io guardandomi intorno vedendola per la prima volta 

è abbastanza spaziosa: appena entri sulla destra si presenta un letto matrimoniale con le lenzuola verdi e nere e con le tende (baldacchino), difronte una grande finestra con un piccolo salottino, sulla sinistra un armadio in legno e difronte un piccolo scaffale vuoto con sotto la scrivania. 

Sposto leggermente il divanetto e faccio mettere tutti seduti, ci butto qualche cuscino che ho trovato sul letto

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Sposto leggermente il divanetto e faccio mettere tutti seduti, ci butto qualche cuscino che ho trovato sul letto. 

-allora... chi si vuole divertire?- chiedo facendo la provocatoria 

-mh interessante vai avanti- chiese Draco

prima di sedermi vado verso la valigia e prendo delle canne che ho comprato prima di partire. prendo una bustina e la faccio vedere ai ragazzi 

-che dite?- chiedo facendo l'innocente 

su i due si forma un ghigno, mentre Mattheo alza leggermente il volto dal libro che si è portato dietro, mi guarda e fa un sorriso. 

-dai Riddle non vuoi sballarti un po'?- chiesi mentre li altri avevano la propria canna e se la rullavano tra le mani

-sei una cazzo di tentatrice- disse sarcastico chiudendo il libro 

-ehi dalla figlia del diavolo che volevi- chiesi alzando le mani come colpevolizzandomi innocentemente 

scoppiammo tutti a ridere e accendemmo le canne 

qualche tiro e già tutti i problemi erano spariti, vidi Draco e Blasie che fumavano e ridevano... non sono abituati a fumare le miei canne.... ci avevo aggiunto un pizzico di "qualcosina". guardo JJ e lui guarda me, ci basta un solo sguardo. poso la mia canna e prendo quella di quei due, la riposo nel porta cenere e prendiamo i due, portandoli nelle proprie  camere. 

questi due ci faranno sgamare se non sanno tenersi un cazzo di canna! 

li buttiamo dell'acqua addosso, una volta che sono entrati nella loro camera, tornano leggermente sobri 

-ragazzi guai a voi se dite qualcosa, JJ non posso stare nel dormitorio maschile stai tu con loro- gli chiesi e lui annuì 

ritornai in camera e solo ora mi accorsi di essermi scordata di Riddle in camera mia. 
rientro in camera e lo vedo finire la sua canna, mentre ha in mano il mio libro preferito, quello che mi regalò mia madre. li strappai il libro dalle mani e lo riposi sulla scrivania bruscamente

-leva le tue zampacce Riddle- dissi incazzata 

-tranquilla Perez- disse a tono 

-la sopporti?- dissi indicando la canna e aspirando la mia 

-certo non è la prima che mi faccio- disse serio 

mi sedetti sul mio letto e finì la mia canna per poi stendermi e osservando il "tetto" del mio letto il legno, perdendomi nel vuoto; sento la parte affianco sprofondare segno che anche Riddle si è messo di lato a me e mi segue guardando il soffitto 

-metterò delle stelle- dissi rompendo il ghiaccio 

-delle stelle? cosa ci vuoi fare?- chiese curioso 

-le appiccico lì- indicai la parte superiore a noi -e poi aggiungo delle luci nella mia stanza- dissi mettendo le mani sul mio grembo 

restammo in silenzio per vari minuti, così che mi girai e incrociai i suoi occhi scrutare il mio volto. I miei occhi verde smeraldo incrociarono i suoi marroni come il cioccolato. adoro il cioccolato come i suoi occhi. i ricci erano scompigliati sulle coperte e aveva le labbra socchiuse.. vorrei avvicinarmi.  ma che dico!? bha sarà la canna a parlare. mi alzo di scatto e mi giro verso di lui 

-Riddle devo riposare ci vediamo domani- dissi e mi alzai andando verso la porta

lui si alzò dal letto, mi guardò confuso e poi se ne andò pronunciando serio "ciao Perez" e chiudendosi la porta 

io con i ragazzi non ho mai avuto problemi, sono una di una botta e via mica di relazione serie... che schifo. 

passai il pomeriggio a disfare i bagagli e decorare la mia camera come volevo io. dopodiché mi addormentai tra quelle coperte che profumavano di menta e tabacco, trasportandomi nella morbidezza.  

MATTHEO
Sono da ore sulla torre di astronomia intento a farla uscire dalla mia testa, lei è la mia versione in femminile ed è come se si fosse incastrata nella mia testa. quando parlava di dover mettere delle stelle sul letto ho visto una piccola luce negli occhi, come se per un momento fosse tornata bambina, ma subito dopo è diventata seria. è come se  condannata a non far uscire la bambina che è in lei, come se fosse prigioniera in qualcosa. quando ho preso il suo libro, prima che arrivasse, avevo notato una foto ma me l'ha strappata prima del previsto e non ho visto niente. ma infondo a me che me frega!? può fare quel che vuole

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora