CAPITOLO 8

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Gabriele si sveglia con la suoneria del telefono che aveva impostato prima di addormentarsi per iniziare la sua ultima full immersion prima dell'esame. Apre gli occhi con fatica, la notte appena trascorsa non è stata sicuramente riposante: si è addormentato di pessimo umore e si è agitato nel sonno per tutta la notte. La notizia della partenza di Alessandro ricevuta all'improvviso solo poche ore prima, lo tormenta ancora e lo rende agitato.

"Fanculo! Ci casco sempre come un coglione!" da un pugno al materasso. Soffoca un urlo di frustrazione portando le mani sul viso. "Basta! Non devo pensarci! Ho un esame da superare! Si fotta lui, il suo lavoro e tutto il mondo di merda!"

Si costringe a scendere dal letto e con passo marziale si fionda sotto il getto gelido della doccia nel tentativo di riuscire a scacciare la stanchezza ed il malumore, se sulla prima un po' funziona sul secondo decisamente è un fallimento.

Indossa una comoda tuta grigia e si dirige in cucina per preparare del caffè forte.

Con la tazza colma, si accomoda alla scrivania e si tuffa nello studio. Assorto nei suoi testi universitari e nella miriade di appunti va avanti per ore, fino a quando il suo stomaco, ancora a digiuno dal giorno prima, non gli lancia evidenti segnali di bisogno di cibo che non può più ignorare. Alza gli occhi e guardando l'ora sul pc si rende conto che sono già le cinque del pomeriggio. Al pensiero della prova che lo attende l'indomani però non è preoccupato, perché ha finito il suo programma di ripasso e benché esausto, si sente pronto per affrontarla.

Ripone i libri e si appresta a prepararsi un panino con il sottofondo della sua playlist preferita per rilassarsi.

Apre il frigo per prendere da bere, vede una birra: "Ma si va! Così dormo meglio!"

Panino in una mano, birra nell'altra e cellulare in tasca si accomoda sul divano. Mentre mangia con la testa reclinata all'indietro sulla spalliera del divano, gli occhi semichiusi, la mente vaga e torna alla giornata precedente. Era stata perfetta. Il risveglio nel letto di Alessandro, il sesso mattutino, il giro in moto, le chiacchiere lambiti dal tepore del sole... fino a che non era stata sganciata la bomba. 

Lo stronzo ha aspettato tutto questo tempo per parlarmene. Chissà da quando lo sa?! Probabilmente lo ha sempre saputo, del resto un progetto del genere non nasce in 24 ore, ma si è guardato bene dal dirmelo! E io cretino, ho abbassato la guardia e mi sono fatto fregare! Che rabbia! Mi ero ripromesso che non mi sarebbe più successo di farmi coinvolgere da qualcuno per poi farmi mettere all'angolo ed invece ci sono ricaduto in pieno un'altra volta! Che poi cosa posso rinfacciare a Alessandro? Di non avermene parlato prima? Mica stiamo insieme, alla fine dei conti siamo usciti poche volte, non abbiamo neanche mai qualificato il nostro rapporto, forse Alessandro frequenta anche altre persone...

A quel pensiero lo stomaco di Gabriele si contorce, così decide di alzarsi, gettare gli avanzi del panino nella pattumiera e prepararsi per andare a dormire. Ha bisogno di essere assolutamente lucido per l'indomani o metterà a rischio il buon esito dell'esame e decisamente non è un'opzione. Dopo una doccia bollente, con l'intento di agevolare il riposo, Gabriele è ancora in bagno a raccogliere dal pavimento i vestiti sporchi quando sente suonare il telefono. Al primo squillo una sensazione simile al panico lo assale: e se fosse Alessandro? Che faccio, rispondo? Per dirgli cosa?

Indeciso sul da farsi, Gabriele indugia più del necessario a riordinare e lascia squillare il telefono che però non sembra proprio voler smettere ed alla fine si decide ad andare almeno a vedere chi lo sta chiamando. Quando sul display vede la foto della sua compagna di studi con la quale sosterrà l'esame, un senso di delusione lo coglie impreparato, ma si decide a rispondere.

Una vita sospesa a meta' (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora