CAPITOLO 12

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Gabriele guida per strade panoramiche che corrono lungo la costa ammirando paesaggi e sfumature di colore di rara bellezza. Luca alle sue spalle se la cava bene, asseconda il movimento della moto sulle curve, non è troppo rigido e tutto sommato gli rende facile e piacevole la guida. Ad un certo punto, attraverso l'interfono posto all'interno di entrambi i caschi, gli suggerisce di prendere una strada che si inerpica su una collina fino ad arrivare ad un punto panoramico da cui è possibile ammirare l'intera baia.

I due ragazzi smontano dalla moto e si avvicinano al parapetto per ammirare meglio quello spettacolo della natura.

"Che bello! Questo posto è magnifico!" esclama entusiasta Gabriele.

"Puoi dirlo forte! Solo che in estate qui è come essere nella piazza centrale, super affollato da coppiette, invece guarda adesso, siamo soli, siamo l'unica coppietta in questo momento" sorride Luca allusivo.

Gabriele lo guarda interrogativo: "Tu non molli mai vero?"

"No, fino a che non ho ottenuto quello che voglio"

"E cosa vorresti?"

"In questo momento, quel bacio che ci hanno negato oggi"

Gabriele è sinceramente spiazzato dai modi diretti dell'amico e non sa come replicare. Luca approfitta del suo momento di incertezza per ridurre la distanza tra loro e gli si piazza davanti, i visi vicinissimi, i nasi quasi a toccarsi, mentre scruta in profondità le iridi scure di Gabriele, che resta immobile e non sembra intenzionato a rendergli le cose facili.

"Perché fai resistenza? Non sei curioso di provare a baciarmi? Flirtare piace a entrambi lo abbiamo assodato, adesso però bisognerebbe conquistare la prossima base. Lasciami fare..."

Sulla scia di quelle parole Luca inclina leggermente il viso per raggiungere meglio le labbra di Gabriele e posarvi un casto bacio leggero che gli consente però di saggiarne la consistenza morbida e vellutata, che gli fa venire voglia di averne di più. Passa la punta della lingua dall'angolo della bocca di Gabriele fino al centro, lungo il contorno del labbro inferiore, mentre il ragazzo resta immobile con gli occhi socchiusi incapace di qualsiasi reazione. Luca, incoraggiato dal suo atteggiamento remissivo, prosegue nell'esplorazione, lambendo avanti e indietro le sue labbra con le proprie, per poi applicare una leggera pressione con la lingua e chiedere l'accesso. Gabriele schiude la bocca permettendo alle loro lingue di toccarsi per la prima volta. Luca approfondisce il bacio stuzzicando a fondo più volte la lingua di Gabriele che si lascia guidare dall'evidente desiderio dell'altro, che infatti lo afferra per i passanti dei jeans per avvicinarlo e far aderire i loro corpi. Gabriele avverte chiaramente l'eccitazione dell'amico crescere, ma lui non riesce a lasciarsi andare. Quel contatto intimo con Luca è piacevole, ma non lo rapisce completamente, non lo travolge, non gli fa provare quella voglia insostenibile di andare oltre. Non è un bacio che riesce a svuotargli la testa, a fargli accelerare i battiti all'impazzata, a estraniarlo dal mondo che lo circonda. Non è niente che sia anche solo paragonabile all'effetto che gli fanno i baci di Alessandro. Quando realizza questo pensiero, il sangue gli si gela nelle vene e con un gesto brusco si allontana da Luca.

"Scusami Luca, non posso" prorompe Gabriele prendendo la distanza dall'amico che lo guarda allibito.

"Davvero mi spiace, ma non funziona. Non sento niente, non è come dovrebbe essere, non è come vorrei che fosse. Credimi vorrei davvero riuscire a baciarti, a stare con te, a fare tutto, ma per quanto mi sforzi non ce la faccio, non riesco a lasciarmi andare."

Luca lo osserva sorpreso in silenzio, ma i suoi occhi sconsolati parlano per lui, mentre fa qualche passo indietro con le mani in tasca ed il capo chino.

"Luca veramente sono desolato, mi sento uno stronzo credimi. Sei un ragazzo molto bello, simpatico, mi lusingano le tue attenzioni, però non è quello che voglio davvero."

Una vita sospesa a meta' (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora