CAPITOLO 17

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Nei giorni successivi a quelle  chiacchierate con Lisa e Max, Gabriele si trova spesso a ripensare ai suggerimenti degli amici ed è costretto suo malgrado a gestire una tempesta di emozioni contrastanti.

Avverte forte il bisogno di mollare gli ormeggi e tornare a riporre fiducia negli uomini, ma soprattutto in se stesso, nella sua capacità di gestire anche le situazioni emotivamente più complicate. In un certo senso vorrebbe un po' mettersi alla prova, testare se davvero in questi anni è cambiato o se è sempre il solito ragazzo debole, incapace di valutare correttamente la portata delle sue scelte sentimentali. Inoltre ha la sensazione che se si concedesse il beneficio del dubbio facendo un tentativo con Alessandro, probabilmente il rischio sarebbe misurato: certo si sente un po' in colpa a pensare ad Alessandro come ad una sorta di banco di prova, ma da quello che ha capito di lui non è uno stronzo e se uno dei due o entrambi si rendessero conto che per qualsiasi ragione le cose tra loro non funzionassero, probabilmente sarebbero in grado di uscirne senza troppi drammi, certamente non sarebbe piacevole, ma riesce ad immaginare un epilogo senza grossi spargimenti di sangue!

Così quando Alessandro una sera lo chiama per comunicargli che da lì a dieci giorni sarebbe rientrato stabilmente in Italia, decide di darsi una possibilità.

"Sono felice di sentirtelo dire. Vuoi che ti venga a prendere in aeroporto?"

"Dici davvero?! Wow già immagino la scena del bacio agli Arrivi! Come nei film!"

"Sei il solito cretino, non mi prendi mai sul serio."

"Ci sei già tu a prenderti troppo seriamente, basti per tutti e due! Comunque come credi di venire, in moto? Ho due valigie enormi, ho accumulato un bel po' di roba in questi due mesi, metti anche qualche acquisto fatto qua,... decisamente impossibile trasportare tutto sulle tue due ruote."

"No figurati, mi faccio prestare la macchina da Andrea."

"In questo caso, ti aspetto con ansia. Ti mando i dati del mio volo."

Nei giorni che lo separano dall'arrivo di Alessandro, Gabriele nonostante abbia la mente confusa ed avverta uno strisciante senso di agitazione, riesce a proseguire con buoni risultati nel suo programma di studi secondo le scadenze che si era prefissato, cosa che gli consente di rilassarsi un po'.

Quando finalmente arriva il giorno fatidico, la mattina si sveglia con un misto di eccitazione ed ansia, al punto tale da avere la sensazione che gli manchi l'aria. Cerca di ritrovare la calma mettendo un po' di musica in sottofondo, mentre sistema l'appartamento, ma visto che sembra non funzionare decide di provare con la corsa. Indossa la maglia termica, i pantaloncini e le scarpe da jogging, afferra le cuffiette, il telefono ed esce diretto ai giardini del vicino parco di Coverciano, seguendo il percorso che è solito fare quando ha bisogno di un po' di attività aerobica.

Con la musica dei The Calling sparata a tutto volume nelle orecchie, inizia ad imprimere un buon ritmo ed ogni volta che il piede tocca terra, la vibrazione scuote i suoi pensieri attivando una dinamica che come per magia riporta tutto in ordine. Quaranta minuti più tardi fa rientro a casa con il fiato corto, il corpo lucido di sudore, ma la testa decisamente più sgombra.

Dopo una rapida doccia, si prepara ad uscire. L'aereo di Alessandro atterrerà entro un'ora, raggiungere l'aeroporto richiede circa mezz'ora, ma non vuole sottovalutare l'incognita traffico e rischiare di arrivare in ritardo.

Salito a bordo dell'auto di Andrea, si mette alla guida e l'ansia torna a fare capolino.

Cazzo sembro una ragazzina al primo appuntamento! Ma che mi prende? Quest'uomo mi ucciderà!

Parcheggiata l'auto nel posto visitatori, si dirige verso la zona degli arrivi. Il pannello informa che il volo di Alessandro atterrerà nel giro di pochi minuti e l'agitazione prende il sopravvento.

Una vita sospesa a meta' (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora