CAPITOLO 18

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"Siamo pronti? Si parte?" chiede Alessandro con un gran sorriso rivolto a Gabriele che è già sul sedile del passeggero con la cintura allacciata.

"Si parte!" replica Gabriele entusiasta.

Sono in auto, direzione mare per passare il weekend di Pasqua con i compagni di Università di Gabriele.

"Dimmi un po', chi ci sarà lì?"

"Il solito gruppo che hai già conosciuto: Max, Lisa, Andrea con la fidanzata Alice ed ovviamente Luca che non so se sarà in compagnia del fidanzato o meno."

"Quel Luca?" chiede Alessandro affilando lo sguardo.

"Sì, a proposito ricordati di ringraziarlo quando lo vedi, perché è stato grazie al suo bacio che ho capito che avevo fatto una sciocchezza a dirti di smettere di sentirci, però abbi l'accortezza di non farlo davanti al suo fidanzato, perché potrebbe essere un po' imbarazzante ecco..."

"Ah pure?!"

"Già!" Gabriele afferra il telefono e propone: "Facciamo una videochiamata per avvisarli che stiamo arrivando? Tu pensa a guidare."

Gabriele fa partire la chiamata al numero di Luca con la telecamera attiva.

"Buongiorno sogno proibito! Come stai?" risponde allegro l'amico.

Alessandro emette un ringhio all'istante, mentre Gabriele trattiene a stento una risata e si affretta ad aggiornare l'amico ampliando l'inquadratura: "Buongiorno a te Luca, sono in auto con Alessandro. Vi volevamo dire che siamo appena partiti e tra un paio d'ore circa saremo lì."

Luca visibilmente imbarazzato, dopo un attimo di silenzio cerca di recuperare: "Alessandro buongiorno anche a te ovviamente... vi aspettiamo per il pranzo, qui a casa mia allora. A dopo, fate buon viaggio!"

Chiusa la telefonata, Gabriele ancora col sorriso sulle labbra si scambia uno sguardo con Alessandro che invece ha un'espressione piuttosto accigliata.

"Non te la sarai mica presa? E' il suo modo di scherzare!"

"Tu dici? Non sono convinto, con quel precedente poi... è quanto meno sospetto."

"Alessandro, non sarai mica geloso?"

Alessandro non risponde si limita a fissare la strada e a guidare in silenzio con le mani serrate sul volante, ma ha la mandibola contratta come se si stesse sforzando di trattenere un fiume di parole che preme per uscire.

Gabriele si sporge verso il lato guida, accosta le labbra al suo orecchio e sussurra: "Non l'hai ancora capito che io voglio te? Perché nessuno mi fa provare le sensazioni che mi regali tu." Gli deposita un bacio leggero all'angolo esterno della bocca e si allontana di nuovo, senza però smettere di osservarne il profilo.

Dopo alcuni istanti, Alessandro getta una rapida occhiata verso Gabriele e sembra rilassarsi, stacca una mano dal volante e la posa a metà altezza sulla coscia del ragazzo strizzando energicamente il muscolo. Gabriele chiude le gambe intrappolando la mano per trattenere ancora la sensazione scaturita da quel contatto.

Il resto del viaggio trascorre piacevolmente, con in sottofondo la playlist preferita di Gabriele, parlano di tutto: musica, libri, viaggi. Gabriele ancora una volta è piacevolmente colpito dalla sintonia che c'è tra loro, che sembra non essere stata scalfita neanche dai mesi di lontananza.

Giunti in prossimità della meta suggerisce: "Andiamo prima a prendere le chiavi dell'appartamento, scarichiamo le borse e poi andiamo da Luca, sei d'accordo?"

Alessandro tergiversa: "Dici? Ma no dai... a quest'ora rischiamo che l'appartamento non sia ancora disponibile e poi è quasi ora di pranzo, non facciamo aspettare i tuoi amici. Possiamo lasciare le borse in auto e poi andiamo stasera a vedere l'appartamento, tanto sono d'accordo con l'agenzia che ci lasci le chiavi in un apposito box all'esterno."

Una vita sospesa a meta' (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora