"Gabriele, hai capito cosa ho detto? Alessandro è qui, a casa sua!" all'udire quelle parole ripetute da Lisa attraverso il telefono, Gabriele avverte l'aria fuoriuscire dai polmoni tutta insieme, sotto forma di un grido straziante, che di umano ha ben poco. La gola brucia, il cuore corre così veloce e rimbomba talmente forte che sembra dieci volte più grande, come avesse riempito tutta la cassa toracica, svuotandola di tutti gli altri organi. Le lacrime scendono copiose, inarrestabili, ma Gabriele neanche se ne accorge, almeno fino a che non bagnano la sua mano chiusa a pugno adagiata in grembo. Riesce solo a sentire la voce di Lisa, che concitata gli spiega che hanno trovato Alessandro nell'appartamento, riverso sul pavimento della sua camera, privo di sensi. Hanno dovuto stimolarlo a lungo prima che aprisse gli occhi. Però ha subito riconosciuto sia lei che Max, che lo stavano soccorrendo in attesa dell'ambulanza.
"In questo momento il medico lo sta visitando, vedrai che si rimetterà presto. Adesso però, tesoro, per favore calmati, respira." La voce di Lisa è sgomenta: "Dimmi qualcosa ti prego Gabriele..." Quando il ragazzo riconosce i singhiozzi soffocati nella voce dell'amica, si desta dal suo stato di trance.
"Ho capito Lisa, ho capito" riesce a dire fioco.
In attesa di avere notizie dal medico, i due amici mantengono attiva la chiamata, benché nessuno dica niente. Attraverso il ricevitore ascoltano l'una il respiro dell'altro ed i rumori in sottofondo dei rispettivi ambienti, come se quel semplice gesto di tenere aperta la linea fosse l'unico modo per fornire loro quel minimo di conforto di cui hanno un disperato bisogno.
Gabriele, lentamente riprende padronanza del suo corpo. Avverte il freddo trasmesso dalle piastrelle in ceramica del pavimento, così si solleva lentamente combattendo con la nausea e l'instabilità delle sue gambe. Trascina i piedi dentro casa, senza preoccuparsi di chiudere la vetrata dietro di se. Si lascia cadere sul divano, con gli occhi fissi sul soffitto. Attende in silenzio nuove notizie da Lisa: la immagina in piedi nel corridoio del reparto notte, appena fuori dalla camera patronale dove il medico sta visitando Alessandro, in presenza di Max.
Gabriele non riesce a distinguere i loro dialoghi, sono sillabe spezzate, senza senso e vorrebbe insistere affinché gli dicessero qualcosa, ma sa che in questo momento la miglior cosa è dare tempo al medico di valutare la situazione, senza mettere pressione, né creare ulteriori problemi.Ad un certo punto in quella distesa informe che è diventato il trascorrere del tempo, dai rumori percepiti dall'altro capo, Gabriele capisce che il medico se ne sta andando e sente il cuore tornare a battere più veloce.
"Gabriele, ti metto in viva voce così puoi sentire anche tu" lo avvisa Lisa.
"Ciao Gabriele, sono Max. Ti spiego cosa ha detto il medico in breve, poi ti passo Alessandro." Max mantiene per tutto il tempo un tono pacato, mentre spiega che il medico ha rilevato uno stato di salute compatibile con il racconto di Alessandro, che ha riferito di non aver dormito a lungo, se non per due o tre ore a notte da circa dieci giorni a questa parte e di aver fatto uso di farmaci stimolanti per combattere la stanchezza e mantenersi in attività. Il medico ha somministrato dei calmanti e raccomandato riposo assoluto. Infine ha prescritto delle analisi da fare quanto prima, per verificare che i farmaci assunti non abbiano avuto effetti nocivi a lungo periodo sul suo stato di salute generale.
"Gabriele, ci sei? Hai sentito? In sostanza è solo un crollo psico-fisico dopo un periodo nel quale ha chiesto decisamente troppo al suo corpo e alla sua mente. Farà degli accertamenti, ma se tutto va bene, con qualche giorno di riposo tornerà come nuovo."
Gabriele sta ascoltando l'amico in silenzio, cercando di razionalizzare quanto gli ha appena comunicato. E' spossato, si sente come un palloncino sgonfio e non sa a quali energie fare appello per reagire. Resta immobile sul divano col telefono poggiato sullo sterno ed il vivavoce attivo. Il braccio e la gamba esterni alla superficie del divano, abbandonati a peso morto, sfiorano il pavimento.
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Una vita sospesa a meta' (boyxboy)
RomanceGabriele studente universitario tanto determinato e sicuro sui suoi obiettivi, quanto spaventato e incerto quando si tratta di sentimenti. Dopo aver collezionato alcune esperienze deludenti, ha plasmato interamente la sua vita attorno allo studio e...