CAPITOLO 13

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Dopo la pausa trascorsa nella casa al mare di Luca, Gabriele torna in città e riprende le sue abitudini quotidiane: lezioni in facoltà, biblioteca, allenamento a casa. Le uniche distrazioni che si concede sono qualche serata casalinga in compagnia di Lisa e qualche uscita in solitaria con la moto nei weekend assolati.

"Lisa, non insistere, te l'ho già detto sono stanco, non ho voglia di venire a ballare stasera. Domani voglio studiare, se stasera vengo con voi domani non sarò in grado di farlo."

"Ma che palle che sei! E' una vita che non esci con noi, che ti costa? Il prossimo esame non sarà prima di un mese, non è necessario che studi anche nel weekend! Dai pigrone vieni, non ho voglia di andarci da sola con gli altri, voglio te!"

"Grrr.... Lisa sei la mia disperazione! Come devo fare con te?! Ok ci sarò, ma te lo dico già, massimo alle tre io vengo via, se tu vuoi restare ti fai accompagnare dagli altri a casa, chiaro?"

"Perfetto Cenerentola! Faremo come dici tu!"

Dopo tanti rifiuti assestati nelle ultime settimane, Gabriele cede all'insistenza dell'amica. La prospettiva di passare la serata in discoteca con Lisa e gli altri, non lo rende propriamente euforico come dovrebbe visto che sono mesi che non fa un'uscita con tutto il gruppo, ma negli ultimi tempi ha perso interesse per quel genere di passatempo. Apprezza di più una serata tranquilla, in compagnia di pochi amici intimi a guardare serie tv e chiacchierare del più e del meno, senza dover immergersi in orde di gente sudata e scatenata a ritmi forsennati di musica sparata a volume altissimo, che lo lasciano sempre un po' stordito per tutto il giorno successivo, complice l'alcool al quale non sa dire di no.

Mi sono fatto incastrare! Non avrei nessuna voglia di andare in quel locale, è anche l'inaugurazione sai che bordello di gente ci sarà?! Ma come faccio a dirle sempre di no? Da quando Alessandro è partito non sono più uscito con tutto il gruppo. Fatta eccezione per un paio di serate tranquille qui a casa mia con i soliti compagni di corso, non ho più frequentato nessuno. Ok dai stasera andrò, certo che se ci fosse Alessandro sarebbe diverso... Come sarebbe bello andare a ballare con lui, stare insieme sulla pista avvinghiati, muovendoci lentamente occhi negli occhi,... come facemmo al compleanno di Max. Wow! Mi viene duro solo al ricordo! Cazzo ho proprio bisogno di scopare! No, a dire il vero, ho assolutamente bisogno di farmi scopare da lui, intenso e profondo come solo lui sa fare! Merda sono fottuto! Irrecuperabile!

Con un verso di frustrazione Gabriele si porta entrambe le mani sul cavallo dei pantaloni, dove il profilo del suo uccello lievemente teso è già visibile attraverso il sottile tessuto in cotone. Guarda l'orologio e vede che sono quasi le cinque e con un rapido calcolo capisce che potrebbe essere un buon momento per chiamare Alessandro.

Nelle ultime settimane si sono sentiti spesso, ma senza alcuna regolarità prestabilita. Quando uno dei due ha bisogno di sentire l'altro semplicemente lo chiama e ogni tanto si scambiano qualche messaggio corredato di foto. Parlano di tutto durante quelle conversazioni, si confrontano e confortano a vicenda in un rapporto assolutamente paritario. E anche questa volta dopo pochi squilli Alessandro risponde alla chiamata.

"Ciao Gabriele, come stai?"

"Bene, tu? Sei solo o disturbo?" chiede Gabriele comodamente sdraiato sul suo divano.

"No sono in camera, ho appena fatto la doccia, mi devo vedere tra un po' con gli altri per la cena, ma ho tempo."

"Bene, avevo voglia di sentirti" ammette Gabriele con voce profonda.

"Mi fa sempre piacere sentirtelo dire, accade troppo raramente." Afferma Alessandro con il sorriso. "E che cosa è successo che ti ha fatto pensare a me fino al punto di aver bisogno di sentire la mia voce?"

Una vita sospesa a meta' (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora