moma.

1.9K 63 9
                                    

Eccoci qui.
Avevo questo storia abbozzata da anni, e allora rileggendone alcuni stralci mi son chiesta: PERCHÉ NON DARLE NUOVA VITA ATTRAVERSO SIMONE E MANUEL? E quindi si...beccateve sta AU simuel.
Fatta questa precisazione, vi lascio al primo capitolo.
Mi auguro che possa incuriosire le vostre menti e possa farvi svagare.
Spero di non aver fatto un disastro, nel pubblicarla.
Aspetto i vostri commenti, necessari ad indicarmi la retta via.
Vi ringrazio, XXX

----------

Simone è appena uscito dall'Università quando realizza che la sua libertà è lontana un solo esame da lui. Un ultimo gradino da salire e finalmente potrà chiudere per sempre uno dei capitoli più belli ma allo stesso tempo più complicati della sua vita.
Ama Roma, ormai da tre anni è la sua seconda casa.
Ama i suoi amici, i suoi coinquilini e chiunque abbia incrociato lungo le strade della città.
Ama soprattutto la magia che emana la Capitale, grazie alla quale ha capito che nella sua vita non c'è solo spazio per numeri e formule, ma anche per quello che è diventato a tutti gli effetti il suo hobby principale: la fotografia.
Per questo si è iscritto ad uno di quei corsi formativi di un anno, uno di quelli pubblicizzati nelle bacheche delle facoltà, persi tra gli annunci degli affitti e le comunicazioni del dipartimento.
Non si è mai pentito di essersi trasferito subito dopo il diploma, neanche un secondo, nonostante abbia affrontato periodi duri perché il distacco dalle radici è sempre doloroso anche quando é necessario per poter realizzare i propri sogni e ritrovare se stessi.
Ha lasciato la sua famiglia a Milano, i suoi affetti più cari.
Ci sono giorni in cui gli manca tutto come l'aria, vorrebbe fare le valige e tornare su per poter riprendere a respirare ma si è fatto forza e non ha mai ceduto.
Si è trasferito per una ragione, perché era giunto ad un punto di non ritorno, perché tutto il bello che aveva e che ha riconquistato pian piano stava svandendo, soffocato dal buio e dal dolore che ha provato troppo a lungo. Era diventato il fantasma di se stesso, un vago ricordo di ciò che Simone Balestra era sempre stato.
Roma è stato il suo nuovo inizio, la sua rinascita. Grazie a Roma sta riuscendo a vedere di nuovo il bello nelle cose. Gliene sarebbe sempre stato grato.
In pochi anni ha già avuto tante soddisfazioni, grazie ai suoi professori che hanno capito fin da subito la sua naturale propensione per la matematica e gli hanno permesso di collaborare con autorità influenti nel campo per diversi progetti, ma anche attraverso la sua passione per la forografia che di tanto in tanto pubblicizza, pubblicando alcuni dei suoi scatti su Instagram.

Manuel come sempre corre.
Tocca a lui aprire il "MoMa Cafè", questa settimana ma è in ritardo, quindi corre.
É correndo che ha passato gran parte dei suoi 22 anni.
Ama il movimento, la dinamicità, forse anche la confusione in un certo senso, per questo non riesce a stare troppo a lungo fermo su una cosa, in un luogo, con una stessa persona.
Molti a primo acchito potrebbero pensare che è uno scansafatiche perché non è stato capace di mantenersi un lavoro stabilmente, perché spesso si è trovato in brutti giri o ancora perché si crede uno spirito libero ma vive ancora con la madre. Non è niente di tutto questo, sta solo provando a capire qual'è il suo posto nel mondo e cosa fare per potersi ritenere pienamente soddisfatto della sua vita.
Se pensa che l'unica costante che lo accompagna da quando ne ha memoria, oltre alla passione per la filosofia che lo ha spinto addirittura a studiarla all'università, è la cosa che più discosta dal suo modo di essere gli viene da ridere.
Non è buffo che un ragazzo che vive di attimi in fuga ami la fotografia, che invece gli attimi li ferma?
La trova oltremodo affascinante, nonostante la sua pressoché nulla capacità di tenere in mano una macchinetta.

Ormai è pomeriggio inoltrato e il suo turno al locale è quasi finito quando Chicca lo chiama.
- Manu
- Ao Chicchè
- Nun me chiamá così, sai che lo odio
- Sai che a me piace
- Sei al Moma?
- Si, ma tra trenta minuti stacco. I trenta minuti più lunghi e noiosi della vita mia.
Sente Chicca ridere dall'altro capo del telefono
- Me stai a pijá pe' culo Chí?!
- Scusami, ma lo sai che ormai questo è un copione che va avanti da mesi
- Non è colpa mia se il mio capo è 'n coglione non capisce che nei turni di giorno mi annoio la maggior parte del tempo e che inoltre c'avrei da studiá
- Ammazza quanto sei diventato secchione Manuel. Preferire studiare quei mattoni di filosofia piuttosto che far niente. Nun te riconosco più...
- Quanto sei scema
- Ci vediamo alla serata di venerdi?
- Ovvio
- Così me piaci

Ed era vero, così le piaceva.
Chicca e Manuel erano amici da così tanto che neanche ricordavano quando si fossero conosciuti e lei aveva sempre avuto un debole per lui.
Hanno anche provato ad instaurare qualcosa che andasse oltre l'amicizia ma non è stato niente più che una tresca che è stata lasciata scemare da sola.
Nessuno ha mai capito perché è finita o perché non ci abbiamo riprovato seriamente. Probabilmente è per questo che a Chicca non è passata e nutre tutt'oggi una speranza per la loro storia che invece per Manuel è già finita nel dimenticatoio.
Vuole un gran bene a quella ragazza, ma non potrà mai essere nulla di più che un'amica.
Cerca altro. Non sa ancora bene cosa ma nel momento in cui arriverà quella giusta lo capirà, ne è sicuro.
Mancano dieci minuti all'uscita e davvero non sa più cosa fare per non essere schiacciato dalla noia.
Quel lavoro gli serve per riuscire a guadagnare qualcosa in più per andare a vivere da solo, e mollare finalmente Anita e il suo fare da mamma chioccia, per questo se lo tiene stretto ma se potesse farebbe solo turni di notte quando quel posto si popola di vita, di suoni, di calore e di colore.
Prende il cellulare e comincia a spulciare in giro, finché la sua attenzione non viene catturata da un post capitato per caso sulla sua home di Instagram, pubblicato da una persona che non conosce ma che evidentemente condivide il suo stesso amore per la fotografia: simoinpills

We keep this love in a photograph.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora