dante.

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Chiedo scusa a voi, perché sono qui a tediarvi a che oggi.
Mi dispiace rubarvi del tempo, ma se per caso vorrete perdere due minuti e leggere vi aspetto per parlarne, per consigli, per critiche.

Grazie sempre a chi leggerà, ma anche a chi non leggerà -e lo scrivo come monito- perché aiuta anche questo.
Besitos 😘

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Era stata una giornata strana per Simone.

Finalmente era riuscito a togliersi il peso dell'esame, così da potersi concentrare solo sulla tesi da quel momento in avanti. Era davvero soddisfatto di sé stesso. Aveva perseverato ed era riuscito a ottenere il miglior risultato possibile.

Poi c'era stato Manuel.

Doveva ammettere che non passava tanto tempo da solo con qualcuno da molto ed era rimasto piacevolmente impressionato.

Non lo avrebbe mai ammesso, ma sotto sotto stava iniziando a piacergli quel ragazzo.
Forse non era poi tanto cazzaro come aveva creduto inizialmente.

'Basta Simone! Non cominciare a fare il sottone solo perché ha fatto una cosa carina e totalmente inaspettata per te!' si disse immediatamente dopo, cercando di minimizzare il tutto.

Arrivò a casa e notò la macchina di Aureliano parcheggiata al solito posto.

Lo vide, entrando in cucina.
«Ciao.»
Lui gli fece segno di attendere perché era impegnato in una telefonata.
«Oh Simo scusami per oggi, come è andata?» gli chiese poi, non appena ebbe riagganciato.
«Meglio del previsto!»
«Grande! Sono fiero di te!» Si congratulò Aureliano, stampando un bacio sulla guancia del coinquilino.
«Grazie» rispose Simone e poi aggiunse «Ascolta Aureliá, posso chiederti una cosa?»
«Spara!»
«Hai detto a Manuel a che ora avevo l'esame oggi?»
«Io? No. Non ho avuto neanche il tempo di respirare oggi, figurati stare al telefono. Poi Manuel, ti pare?»
«Già, scusa.»
«Che ha fatto stavolta?»
«Niente, lui... in realtà è stato davvero carino. Cioè me lo sono ritrovato fuori la facoltà, quindi è stato un po' inquietante inizialmente, ma poi mi ha portato in questo posto davvero spettacolare, sai quello spiazzo panoramico in cui si vede tutta Roma, per strappare una bottiglia di prosecco»
«Cioè, mi stai dicendo che ti ha organizzato un appuntamento?»
«Ma sei scemo?»
«Che ho detto?» Ribatté Aureliano, anche lui con una domanda. «Secondo me sareste bene assieme.» sussurrò con naturalezza.
«Solo perché è un bel ragazzo non vuol dire che devo accoppiarmi con lui. E poi a lui non piace Chicca?»
«A Chicca piace lui, ce sta tipo sotto dalla fine del liceo, Simó. In realtà hanno pure avuto na mezza cosa, ma è stata un fuoco di paglia. In realtà, mó che ce penso Manuel nun c'ha mai avuto una relazione degna de sto nome» Rispose Aureliano per poi aggiungere «Un bel ragazzo eh?» ripetendo le esatte parole dell'amico.
«Gli occhi sono fatti per guardare Aureliano.»
«Quindi te hai guardato?» domandò curioso l'amico.
«Sì»
«E che avresti visto?»
«Un rompipalle che ha come passatempo preferito quello di lanciarmi frecciatine e innervosirmi»
«Rompipalle ma bello» incalzò il PR
«È etero Aureliano, non dovrei ricordartelo io.»
«Ma te che ne sai, scusa?»
«M'è parso abbastanza chiaro, ad essere sincero.»
«T'ho detto che nun c'ha mai avuto na storia seria, nun potrebbe esse che je piacerebbe esplora’ l'anatomia umana ma nun c'ha mai avuto l'occasione?»
«Eh esplorare sto cazzo Aureliá»
«Appunto!» ribatte lui cogliendo l'assist di Simone.
«Dai Aureliá» sbuffó Simone «a parte che non dovremmo proprio parlare di queste cose»
«Vabbè oh nun te scaldá» rispose Aureliano gesticolando con le mani capendo cosa volesse intendere «dico solo che se ve trovassi a limoná ad un certo punto non mi stupirei, mica è na cosa brutta. Pensaci.» concluse il PR guardando l'altro tendersi, dopo questo scambio di battute, come se lo avesse colto con le mani nella marmellata.

We keep this love in a photograph.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora