allora chi è Jacopo?

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Ho provato ad addentrarmi un po' più nel profondo.
Non non so se ci sono riuscita. Probabilmente no.
Ma fatemelo sapere voi nei commenti. Siete sempre la mia guida. ❤️

Besitos 😘

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Matteo e Chicca erano appena arrivati a casa del ragazzo dopo aver terminato una cena fuori, l'ennesima - con estrema sopresa di Chicca - e avevano tutta l'idea di far continuare la serata e la notte che ne sarebbe seguita nel migliore dei modi se solo non fossero stati disturbati dallo squillare insistente del telefono di lui.

«Merda!» imprecò Matteo esasperato per essere stato interrotto.
«Ma chi è che te chiama a quest'ora?!»
«È Manuel»
«Manuel?!»
«Mh»
«Vabbé Mattè rispondi che 'sto pazzo sennò ce se presenta sotto casa»

La naturalezza di Chicca nell'utilizzare il plurale per indicare l'appartamento in cui si trovavano, considerandolo quindi un posto loro, fece scaldare il cuore di Matteo che la baciò a fior di labbra prima di recuperare il telefono.

- Pronto?!
- Mattè
- Manuel te giuro che se m'hai rovinato 'na scopata perchè t'hanno menato o stai marcio d'alcol te vengo a dà pure il resto e nun sto a scherzà.
Gli disse a denti stretti Matteo
- Che stai con Chicca?!
- No co' tu madre! Ma che stai fori sul serio?
- Nun mette 'n mezzo mi madre che te meno. E comunque sto a casa e sono sobrio, sta tranquillo.
- Si può sapere che cazzo vuoi a quest'ora allora?
- È per Simone. Nun puoi capí che ho scoperto Mattè.
- Eh c'hai scoperto?!
- Non c'ha un altro come pensavo.
- Oh bene tanti auguri e figli maschi! Mistero risolto cia...
- C'ha un figlio!
- Che cazzo stai a dì? Come un figlio?
- Jacopo. È un bambino. Ho trovato la sua foto mentre sistemavo al bar.
- E che ne sai che Simone è il padre scusa?
- Glielo ho chiesto.
- Embé?
- Ha detto che mi spiega a voce, che per telefono non era il caso.
- Ah, ma vabbè che vuol dire...
- Só spiccicati Matté. Pare Simone tascabile... è bellissimo.
- Dio mio, ma quando sei diventato così?
- Così come?!
- Lascia perde...
A Matteo non sembrò il caso di intavolare un discorso sulla sottoneria di Manuel, per questo sorvolò.
- Quindi mo' che fai? T'accolli pure il nanerottolo?!
- È un bambino mica un mostro!
- C'hai 24 anni fratè!
- E allora? Non è che me lo devo porta’ a casa eh. Me faccio racconta’ la storia, magari lo incontrerò qualche volta e fine.
- Seh vabbè fine. Vedi prima de falla comincia’ sta cosa, che dici?
- Te pare facile?!
- No, ma manco difficile. Mo’ famme anna’ sennò Chicca me lo taglia.
Sentì Manuel ridere dall'altro capo del telefono.
- Matté?!
- Eh
- Mi dispiace d'avette fatto salta’ la tua notte d'amore
- Tu parla con Chicca che così capisce, me perdona e la recupero st'annata in bianco. Me lo devi!
- Nun te devo proprio niente io!
- Vattene va.
- Grazie.
- Ar cazzo!
- Fai il bravo con Chicca.
- Io faccio er bravo, tu però poi me racconti che te dice Simone tuo. Ormai me so' appassionato a sta fiction
- Ma vaffanculo
Matteo schioccò le labbra in un bacio prima di chiudere definitivamente la chiamata con l'amico e ritornare da Chicca.

«Che è successo?» domandò la ragazza.
«Problemi di cuore» sospirò Matteo.
«Ma chi Manuel?»
«Si, Manuel»
«Nun ce credo»
«Credice tesoro mio» le disse lui «questo l'avemo perso totale»
«No vabbè» ormai la curiosità stava impossessandosi di Chicca «Che la conosco a questa?»
«È una...» Matteo non sapeva come uscirne senza fare outing a Manuel o senza avvalorare l'ipotesi sbagliata che fosse una donna «...è una persona che conosci, sì» rimase vago.
Chicca ci pensò qualche secondo passando mentalmente in rassegna le conoscenze di Manuel.
«Ma che so' io?!» chiese all'improvviso.
«Ma che sei scema?»
«Oh te l’ho raccontato che noi siamo stati insieme che a me nun mai è passata del tutto... magari che ne so...»
«E vedi de fartela passá che mo' ce sto io»
«Sei geloso dell'amico tuo?»
«No, so geloso de te. E comunque non sei tu.»
«Sicuro o lo dici solo pe' difende er territorio?»
«Sicuro. Io non devo difendere niente, mica so 'n cane?!» domandò retorico Matteo «E mo' viè qua, che voglio dormì abbracciato a te» disse tirandola un po' più a sé nel letto «E me vojo svegliá pure abbracciato a te» concluse avvolgendole un braccio attorno ai fianchi stretti e baciandole la testa affettuosamente.

We keep this love in a photograph.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora