"Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace: a questo punto l'immagine diventa una grande gioia fisica ed intellettuale."
Rieccoci al consueto appuntamento con «Ma che è sta ciofeca» simuel edition 😅
A parte gli scherzi, semmai leggiate e semmai vorrete vi aspetto nei commenti. O sull'app dell'uccellino blu! Besitos 😘
----------
La sveglia suonò puntuale alle 8.00, anche se Simone aveva gli occhi aperti già da un bel po'.
Restò altri pochi minuti sotto le lenzuola e poi decise di alzarsi. Si diresse in cucina dove trovò un vassoio con la colazione già pronta ed un biglietto di Aureliano:
'Scusa Simo. Sono dovuto scappare, è successo un mezzo impiccio in agenzia. Però ti ho preparato la colazione dei campioni ;) In bocca al lupo! Fammi sapere.'
Era davvero un buon amico.
Spazzolò tutto e poi andò a prepararsi. Diede un'ultima occhiata allo specchio prima di prendere le chiavi e chiudersi la porta alle spalle.
Era nel corridoio della facoltà che aspettava il suo turno per entrare in aula, quando sentì il telefono vibrare nella tasca posteriore dei jeans.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Ripose il cellulare non appena il proprio nome venne chiamato dalla voce del professor Morelli.
Manuel era a casa, nel suo giorno libero, già stanco di poltrire.
Tornò con il pensiero alla sera precedente, a Simone.
Era davvero un tipo strano quel ragazzo, ma non in senso negativo. Strano da incuriosirti, da farti venire voglia di conoscerlo.
Da quel poco che aveva capito, Simone era brillante, affidabile, molto paziente -e questo era chiaro dal fatto che incassava quasi sempre le sue frecciatine- ma sapeva essere anche pungente, era socievole quanto bastava, appassionato, discreto.
Forse un po' troppo di poche parole. Questo aspetto lo innervosiva parecchio perché non permetteva che la sua curiosità potesse essere soddisfatta.
Ma Manuel era caparbio e non avrebbe mollato fin quando non avesse ottenuto ciò che voleva.
