Doveva essere il penultimo capitolo, ma è diventato il terzultimo (almeno credo). Non so nemmeno io come. 😅
Mi sto ritrovando a scrivere pagine e pagine di cose senza senso, perdonatemi!
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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«Che ci fai qua?»
Quella domanda rimbombava nelle orecchie di Manuel e il problema era che la risposta ce l'aveva ma non sapeva come spiegarla.
Che ci faceva lì?
Che ci faceva in un cimitero di Milano, vicino la lapide di quello che a tutti gli effetti era uno sconosciuto, con un peluche previdentemente nascosto dietro la schiena?
La replica al quesito postogli, in realtà era più semplice di quel che si potesse pensare, ma forse non era il momento di parlarne.
«Passavo de qua» disse vago.
«Passavi per caso in un cimitero a seicento chilometri da Roma?» chiese Simone alzando un sopracciglio in segno di disappunto.
«Si»
«Quando la smetterai di dire cazzate Manuel?»
«Nun t'ho mai detto una cazzata da quando te conosco» ribatté il romano. «Ho solo omesso un paio de cose nel tempo, che però potevi pure capì da solo, Sherlock!»
«Non ti sopporto!!»
«Seh» sospirò Manuel, domandandosi il motivo - che guarda caso si trovava proprio a pochi metri di distanza - per il quale avesse deciso di seguire senza pensarci due volte il suggerimento di Matteo. «Vabbè a sto punto me ne posso pure annà» aggiunse quindi muovendo qualche passo.«No» Simone lo bloccò subito.
«E che ce sto a fa qua io Simo'? Che ce sto a fa qua con te che continui a darmi contro, che continui a dirmi che te riempio de cazzate, che continui a non credermi?» Manuel era calmo mentre parlava, nessun accenno di rabbia.Era semplicemente sfinito da quella situazione, da Simone che sembrava compiere cinque passi avanti e dieci indietro, da sé stesso che probabilmente non era capace di combattere per ciò che voleva.
«Non... non voglio che te ne vai» disse il moro «però...che ci fai qua?» ripetè di nuovo.
Manuel parve tranquillizzarsi, a sapere che Simone lo volesse lì.
«Io te lo dico, però nun devi ride»
«Okay»
«Okay» il più grande abbassò lo sguardo. «Io... so venuto a chiede 'na mano a tu fratello»
Il milanese trattenne a stento una risata e Manuel di rimando gli lanciò un'occhiata che non aveva bisogno di spiegazioni.
«Scusa, scusa»
«Te stai a prende gioco de 'n povero disperato, sappilo»
«Mi sono scusato»
«Vabbè»Si sorrisero, di nuovo, dopo giorni che, passati da soli, parvero un'infinità.
«Quindi alla fine ti ha aiutato mio fratello?» chiese curioso Simone.
«Macchè, me sa che ce stanno problemi de linea con l'aldilà»
«In che senso?»
«Che ne so Simo', io gli avevo chiesto solo de fatte trova' 'na cosa e lui ha capito che dovevi veni' qua» disse Manuel alzando le spalle. «Non erano questi i piani...credo di stargli sulle palle, m'ha sabotato»
«Non penso, sai?»
«Cosa?»
«Che ti possa trovare antipatico.» spiegò Simone. «Non lo so, secondo me potreste andare molto d'accordo.»
«Dici?»
Simone annuì. «Quindi, quali erano i piani?»
«Eh... praticamente se semo fatti na chiacchiera e niente, me doveva aiuta' a fatte arriva' questo» tiró fuori Maura. «Insomma ce doveva mette 'na parola buona lui, ma a quanto pare devo fa' tutto da solo. Grazie tante Jacopí, sei 'n amico» disse poi rivolgendosi alla fotografia.Notó subito il cambiamento negli occhi del corvino, come se fosse stato colpito da uno schiaffo in pieno viso.
Sembrava sconvolto.«Guarda che se nun te piace, se nun lo vuoi non è importante, cioè è na cazzata solo che-»
«Tu mi hai portato un dinosauro» lo interruppe Simone, non distogliendo mai lo sguardo dall'animaletto.
«Si?!» gli uscì più come una domanda che altro.
«Un dinosauro» ribadì.
«Una dinosaura, cioè te volevo porta' 'na renna ad essere sinceri, ma poi non lo so che è successo...»
«È stato Jacopo»
Manuel lo guardò confuso. «Jacopo?»
«Sì, vieni?» Simone gli tese la mano e il romano la afferrò delicatamente, sfiorandola appena.
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We keep this love in a photograph.
Fanfiction"Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace: a questo punto l'immagine diventa una grande gioia fisica ed intellettuale."