"Alexia giusto? Aspetta che esco dalla scuola di ballo e ti chiamo subito."
Questa era stata la risposta del ballerino che sotto richiesta del vispo quindicenne Zenzola, era stato contattato da una Alexia estremamente imbarazzata di uscirsene così con uno sconosciuto con la richiesta di parlare di suo fratello.
Ma l'imbarazzo che aleggiava a Bergamo da parte della riccia non era niente in confronto a quello che stava gravando su Roma.
Mirko non sapeva cosa fare ne tantomeno cosa avrebbe potuto dire senza creare eventuali disagi ai suoi ex compagni di stanza. Per un secondo gli venne la malsana idea di chiamare Christian e spiattellare la chiamata della sorella ma poi si disse che alla fine era per aiutare lui che aveva accettato e tanto valeva capire che stesse succedendo.
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"No è impossibile Mattia e Christian non litigano"
"Ma che significa che non litigano sono persone anche loro!"
"No fidati non è possibile"
La ragazza non comprendeva l'ostinazione di questo tizio nel continuare a ripetere che se Christian stava male non era possibile fosse per un litigio con Mattia. L'unica cosa che le venne in mente quindi fu di chiedere al ragazzo il perchè di questa convinzione.
"Se vuoi ti racconto le dinamiche delle loro "litigate", poi fai tu".
E così cominciò la storia...
Erano 2 giorni che erano in casetta e Mattia aveva crolli emotivi su crolli emotivi, la paura di non entrare al posto di Nunzio lo distruggeva e di certo la presenza di Mirko che vacillava quanto lui sulla permanenza in casetta, non aiutava l'atmosfera della stanza verde.
Mattia era a dir poco nervoso e aveva i nervi a fior di pelle. Stanco e privo di forze mollò il borsone, le scarpe e tutto ciò che aveva addosso nel primo posto disponibile e andò a farsi la doccia. Uscito un po più rilassato non vedeva l'ora di farsi un bel riposino ma a quanto pare il destino aveva altri piani.
"Fra sei una testa di cazzo"
Eh!? Il morettino suo attuale compagno di stanza tutto "we bro" e "bella fra" gli aveva appena dato della testa di cazzo così senza contesto.
"Ma testa di cazzo a chi?"
"A te bro ma ti sembra il modo?"
"Fratè ma di fare che?"
"Fra porcoddue il borsone impalato nel centro della stanza"
"Eh vabbe spostalo"
"Ma perché non lo sposti tu"
"Ma sei tu che ti stai lamentando"
"Meglio che mi lamento io della produzione. Sembra che viviamo in un porcile fra!"
"Ma mi stai dando del porco!?"
E la conversazione andò avanti animatamente per altri 5 minuti dove Mattia spiegava nei minimi dettagli perché l'appellativo "porco" non facesse piacere a nessuno e Christian ripeteva che lui del porco proprio non glielo aveva dato. In tutto ciò Mirko, allibito dall'intera faccenda era sul suo letto, passato inosservato agli altri due, mentre battibeccavano come due zitelle. A una certa si chiese se effettivamente stessero facendo apposta a continuare quel botta e risposta senza senso vedendo che entrambi erano li a urlarsi contro con un sorriso quasi divertito stampato in faccia, per la piega che aveva preso la conversazione, e ad ogni frase conseguiva un gesto di avvicinamento tra i due, che si ritrovarono così a una distanza imbarazzantemente minima. Il bello è che Christian, prima che Mattia uscisse dal bagno, gli aveva detto:
"Fra ti giuro questo qua se non sta nel suo e non mette apposto lo smonto"
E sarebbe da ipocriti per Mirko non ammettere che il termine "smonto" inteso da lui come "faccio fuori" fosse ora da lui messo in dubbio in una ben altra connotazione visto la palpabile chimica fra i due che ancora si urlavano frasi velenose mentre si guardavano con un'intensità che di velenoso non aveva proprio niente. La vicenda si concluse con un Christian shokkato dal suo stesso comportamento che metteva apposto le cose dell'altro, mentre quel malefico biondino lo guardava seduto sul suo letto con un sorrisone dolce stampato sulla faccia.
Quella fu la prima e ultima "mancata litigata" dei due ragazzi, riferì Mirko facendo riferimento ovviamente solo al breve tempo che aveva soggiornato lui in cassetta. C'era comunque da dire che quel breve tempo era bastato per capire che Christian avesse un palese debole per quel ragazzo tutto occhioni dolci e sorrisi gentili e Mattia, seppur ben conscio di questo, non se ne approfittava, anzi riteneva il bel ragazzo appena conosciuto estremamente divertente e interessante e aveva l'obbiettivo di conoscerlo a fondo.
I ragazzi avevano una sintonia invidiabile e Mirko spesso si sentiva il terzo incomodo, quasi come se la sua stessa presenza in camera fosse di troppo per i due ragazzi che con gli occhi luccicanti, verde nel blu, parlavano e si facevano scherzi tra loro.
C: "Bastardo sgancia l'mp3"
M: "E tu dimmi dov'è la mia crema!"
C: "Fraaaa cosa me ne faccio di quello schifo di roba fai il serio l'mp3!"
M: "Non so proprio dove sia..." Occhioni innocenti seguirono quella frase per continuare
M: "E quello schifo di roba ti ricordo che te la sei messa ieri sera in faccia!"
C: "ERA UNA PROVA"
M: "Sei un falso fratè, ti volevi esfoliare la pelle"
C: "Ma che cazzo vuol dire!? Ma esfoliare a chi!? Dammi l'mp3!"
M: "Io non ce l'hoooooo"
E Mirko se la rideva mentre vedeva quei due cretini guardarsi con fare indagatorio e pensare di trovare la crema esfoliante o l'mp3 nei posti più improponibili. Persino Luca non si sarebbe mai sognato di cercarli nelle scarpe abbandonate nel angolo.
Mirko, nel solo e unico mese dove aveva vissuto con loro, in verità, ne aveva notati eccome di comportamenti ambigui, il primo, almeno per la sua visione delle cose, era l'unico stato imbarazzante, poi liquidato come effettivamente quello che era, nulla, o quasi.
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Per sentito dire
Teen FictionChe diamine succede Daniele? Dall'altro capo del telefono silenzio. Tanto che Alexia si chiese se fosse tutto uno scherzo organizzato dalla famiglia Zenzola, quando finalmente Daniele rispose. C'è qualcosa che non mi quadra Alexia E, nonostante fos...