Capitolo 18

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"Siamo in ospedale"

"COME SCUSA!?"

"Mattia ieri è svenuto, non mangia come si deve da settimane"

"Non mi dire che..."

"Potrebbe essere un disturbo alimentare Ale"

Non riesco a trattenere l'angoscia nella mia voce. Mio fratello non si è mai davvero voluto bene. Ha sempre avuto forti problemi di autostima e non si sa come ma non si è mai piaciuto. Ma quel mondo li, noto a tanti ballerini, mi spaventa da morire.

"Non sarà quello Dani"

"I dottori non lo escludono però, ha perso tanto peso nel ultimo periodo"

"Potrebbe anche solo essere un periodo in cui è talmente giù da non avere fame"

"Uff lo spero che poi... Ma che è sto casino?"

"Christian sta sboccando in bagno."

"Perchè?"

"Avrà ancora bevuto troppo"

"Ma sono le 11..."

"Già"

Sento la tristezza e delusione nella voce della mia amica ma non posso farci niente. Ho già i miei problemi da affrontare. L'unica cosa che posso fare è evitare di appesantirla con i miei. La saluto e mi dirigo verso l'auto che mi aspetta fuori dal ospedale.

Mia madre, con gli occhi lucidi, mi porta a casa.

Dopo appena qualche ora però

"Chi è?" Rispondo al citofono.

"Sono Iris. Ho saputo. Vuoi compagnia?"

"Ma da chi hai saputo scusa?"

"Da Alexia. Mi vuoi aprire o no!?"

Ma quelle due ora sono amiche?

Iris sale e resta con me tutto il giorno e lo vedo lo sforzo che fa per distrarmi dalla mia preoccupazione. È davvero una ragazza fantastica ma non riesco a prestarle tanta attenzione

"Posso dormire qua?" Mi chiede.

La guardo e sento qualcosa nello stomaco.

"Non devi farlo per pena"

"Sei l'unica persona di genere maschile che mi piace Daniele Zenzola, nessuna pena solo volontà."

Gli sorrido grato e mettiamo un film. Per quanto io voglia stare solo Iris non è una presenza ingombrante. È in grado di starmi accanto senza mai essere invadente o indiscreta.

A mezzanotte i miei, compresa mia madre che si è rifiutata di rimanere a casa ed è tornata da lui, tornano a casa dicendomi che Mattia resterà la notte in ospedale. Hanno trovato delle carenze incredibili negli esami del sangue e vogliono assicurarsi che stia bene. Io non sono sicuro che mia madre non c'entri con questo ricovero forzato. Quella donna è capace di tutto. Ma non mi pongo domande.

Non lo nego. Mi stavo addormentando verso la fine del film. Mi ero appoggiato su Iris e mi stavo appisolando con la bocca aperta. Proprio per questo feci un salto su me stesso incredibile.

"Ma chi diavolo è che suona a quest'ora!? Sono le due!"

"Vai a chiedere chi è al citofono"

E così a mio malgrado andai a vedere davvero.

"Ma che cazzo!?"

"Oh Dani che succede?"

"Stanno salendo"

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