8.

49 6 0
                                    

Morgan

 

Volevo urlare quello che sentivo,

Ma sono stato zitto per paura di

Non essere capito.

-Charles Bukowski

Verrai incoronata al suo posto

Pazzia

Verrai incoronata al suo posto

Tradimento

Verrai incoronata al suo posto

No. No, non sarebbe mai accaduto.

Quella, nel caos che in poche ore era diventata la mia vita, era l’unica certezza.

Avremmo trovato mia sorella, lei sarebbe tornata a casa. Avremmo inventato delle scuse plausibili con la nobiltà e se non ci avessero creduto beh… fanculo il mondo.

Ci sarebbe stata una rivolta? Avremmo combattuto.

Le tre corti avrebbero dichiarato guerra? Beh, avremmo combattuto anche in quel caso.

La notizia della morte di Alexandra fu fatta trapelare in maniera controllata dall’addetta stampa del palazzo, e in poco meno di un’ora la notizia fece il giro del globo.

Se un erede muore, e vi è una successione così repentina, non ci si può aspettare che la cosa passi inosservata.

Non in tutte le corti il trono viene tramandato per dinastia, o vi è un vincolo temporale per un’abdicazione.

Le leggi, nel nostro mondo, sono sempre state soggettive dei regni.

Mythmire e Elmland, che non ospitavano esseri immortali, avevano dinamiche simili a quelle degli umani. I figli susseguivano ai padri come questi avevano susseguito i nonni e così via.

A Drakewich invece, l’unico a vivere diversi secoli era il re. Dotato di non so quale tipo di magia, poteva vedersi susseguire intere generazioni senza invecchiare di un capello. Anche lui però, a tempo debito, doveva nominare un successore. L’unico problema, in quel frangente, era che quella stessa magia che lo rendeva immortale gli impediva di procreare. In sostanza, nella corte della magia era il più forte, il prediletto del re, a prenderne il posto.

Avevo passato intere notti insonni ad imparare a memoria le dinamiche politiche delle corti, a memorizzare le capitali, le forme geografiche o a individuare i possibili scambi commerciali.

L’avevo fatto perché, fino al giorno prima, il mio futuro sarebbe stato quello di un semplice consigliere della corona.

Era molto probabile che mia sorella, una volta incoronata, avrebbe tentato di tenermi al suo fianco. Ed io ne sarei stata più che entusiasta.

Quel pomeriggio invece, uscita dallo studio privato di mio padre, fui sul punto di cadere a pezzi.

Avevo appena firmato le carte che, legalmente, mi nominavano nuovo successore della corona e che, grazie alla firma di sangue, mi imponevano quella che sarebbe stata la mia vita da li a tre mesi: essere la regina di Firegulch.

Cercai di ignorare il ribrezzo che mi procuravano quelle parole nella mia mente.

Il telefono non smetteva di suonare.

Vecchi compagni di scuola, amici di famiglia o ancora ragazzi che non avevo mai visto e che non so come avevano avuto il mio numero non mi davano tregua.

Regine Di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora