Morgan
Alcune persone non meritano
Il nostro sorriso, figuriamoci
Le nostre lacrime.
-Charles Bukowski
Le ricerche di Alexandra erano cominciate quella mattina.
Ventisette tra i migliori uomini di mio padre erano partiti, disperdendosi per tutto il mondo, alla ricerca di mia sorella.
Solo i più fidati mi avevano detto.
Troppo pochi avevo pensato.
Fu allora che mi colpì quell’eventualità che tanto rifiutavo. Quella che, una volta pronunciata da Brooke, aprii una voragine nel mio petto.
Ma come potevo continuare a pensarci?
Non potevo permettermi di annullarmi.
Non potevo permettermi di cedere al dolore.
Lei era li, da qualche parte, e sarebbe tornata. Il mio compito, da ora in avanti, sarebbe stato custodire il suo trono e fare di tutto purché trovasse tutto uguale al suo ritorno.
Avevo appena finito un lunghissimo bagno, quando sentii bussare alla porta.
Inutile dire che Hunter entrò senza aspettare che pronunciassi una parola.
‘’Scommetto che non hai messo niente sotto i denti, negli ultimi giorni’’ disse a mo’ di saluto, alzando un sacchetto e mettendomelo sotto il naso.
Sospirai, sconfitta.
Era vero: non mangiavo da giorni, e la cosa non si sarebbe più dovuta ripetere.
‘’Tu ci riesci?’’ sussurrai
Le parole gli si bloccarono in gola. Il silenzio di Hunter fu più che esaustivo.
Presi il sacchetto e mi sedetti sul letto, invitandolo a fare altrettanto mentre prendevo i due grossi bicchieri di sangue e gli e ne porgevo uno.
Il primo sorso fu paradisiaco.
Il secondo fu una stilettata al cuore. Da quanto non mangiava mia sorella? Si trovava in un posto abbastanza sicuro per cacciare? E se… e se fosse stata nel regno degli umani?
Quelle terre erano troppo estese, troppo imprevedibili per essere setacciate millimetro dopo millimetro.
Dio, ti prego fa che non sia lì.
E in un’altra corte sarebbe stato meglio? O l’avrebbero vista come una manna scesa dal cielo?
Avere in possesso un’erede al trono, per giunta ritenuto morto, non sarebbe stato un vantaggio?
Cosa avrei dato per riaverla?
Tutto mi sussurrò una vocina dentro di me.
‘’Ti ho sentito parlare con mio padre, l’altro giorno’’ gli confessai.
Lui sbiancò
‘’Cosa hai sentito, di preciso?’’
Alzai un sopracciglio ‘’C’è qualcosa che non dovrei sapere?’’
‘’Non funziona così, tigre. Io e tuo padre…’’
‘’Si. Ho sentito come gli parlavi. Ho anche sentito come lui parlava a te, o parla di te ’’
Lui sospirò. ‘’Non riuscivo a ragionare. In parte, non ci riesco nemmeno adesso. Ma lei è viva. Io lo so che deve essere così. Penso che… lo sentire, se non fosse. Non credi?’’
Mi sentii investire da mille emozioni diverse.
‘’Non esistono più quei legami Hunter. Lo sai che non se ne vedono da millenni.’’
Le sue spalle si abbassarono, la poca vitalità che aveva nello sguardo scomparì.
‘’Non mi illudo che esistano ancora. Certo non per noi. Ma è Alex, Mor’’
Bastò questo per convincermene nuovamente.
Si. Lei è Alex. Lei è la più forte di noi.
Lei è viva. Tornerà.
‘’Sai…’’ cominciò a dire lui, prima di alzare lo sguardo ed incontrare il mio ‘’Tuo padre, l’altro giorno, mi ha raccontato una cosa. Una cosa che anni fa fu cancellata dai libri di storia. In pochi ne parlano ancora’’
Posai il bicchiere e mi avvicinai di più a lui.
‘’La tua famiglia non ha sempre detenuto il potere. Cinque generazioni fa, c’era un’altra famiglia, un’altra dinastia... ma il re di allora riuscì ad avere solo una figlia, e subito dopo la moglie morì. Lui ne era molto innamorato, e si rifiutò di sposarsi ancora. Al tempo le donne non potevano salire al trono… sai, per delle leggi antiquate…’’
Annuì impercettibilmente, stravolta da una storia del genere, invitandolo a continuare.
‘’Perciò la tua famiglia, la famiglia nobile più potente del tempo, prese il potere. Poi il tuo bisnonno cambiò le leggi in modo tale che anche le primogenite femmine potessero regnare, e così eccoti qui…’’
‘’Ed ecco Alexandra’’ gli ricordai.
‘’Certo. Eccovi qui entrambe’’ sospirò.
‘’La tua famiglia ha apportato tanti cambiamenti, la maggior parte giusti, e non sta certo a me giudicare le loro scelte, ma una cosa la so: la storia tende a ripetersi, è in un certo qual modo ciclica, e temo che quel che è successo un tempo possa avvenire di nuovo’’ le sue iridi incontrarono le mie, e vi lessi la mia stessa disperazione ‘’Adesso’’ precisò.
Per poco non trasalii.
‘’Perché l’ha detto a te, e non a me? Perché tacere una cosa del genere alla sua stessa figlia?’’
Lui scosse la testa, abbassando lo sguardo ‘’Se lo sapessi, te lo direi. Lui… non sempre prende le giuste decisioni. È vecchio, per l’amor del cielo. Ed è stanco, tanto stanco. E adesso gli strappano via la sua prima erede, come pensi che la stia prendendo? È distrutto, completamente distrutto. E poi ci sei tu, che per certi versi sei imprevedibile, e come potrebbe permettersi di farti impazzire, a così poco tempo all’incoronazione?’’
Mi alzai di scatto ‘’Imprevedibile?’’ sbottai.
‘’Beh, non si può certo dire che ci aspettassimo la tua attuale reazione agli eventi’’
‘’La mia attuale… sei uscito fuori di testa? Mi sto solo comportando da…’’
‘’Da regina’’ finii lui per me. ‘’E nessuno avrebbe osato sperarlo, non sapendo cosa ti lega a… lei’’
Per poco non si strozzò con quella parola.
‘’Sto cercando di fare qualcosa, qualcosa di utile, per cercare di…’’ ma non riuscii a finire, prima che lui si alzasse e mi abbracciasse forte. E fu li che scoppiai a piangere.
Per la prima volta, dopo averlo saputo, scoppiai a piangere davvero.
‘’Lo so cosa stai facendo Mor, lo sappiamo tutti. Per questo è fondamentale che tu stia attenta. Devi far attenzione alle persone di cui ti fidi. Certo, avrai anche bisogno di appoggiarti a qualcuno, ma devi scegliere con cautela’’
Si scostò di poco, il necessario per guardarmi negli occhi.
‘’Anche se questo significasse dubitare di me e della mia famiglia. Ti capirei. Mio fratello è quello che è, e tu devi ancora capire cosa fare, ma…’’
’’Io mi fido di te, Hunter. Mio padre e il tuo sono amici da prima che nascessimo: sono cresciuti assieme, hanno combattuto assieme. Non dubiterò mai di te o dei tuoi genitori. Mai’’
Lui mi fece un sorrisetto sghembo ‘’Ottimo, tigre, perché mia madre ti vuole per cena’’
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Regine Di Sangue
FantasyDicono che il male si nasconda alla luce, che quello di cui abbiamo più paura sia in mezzo a noi: in agguato, incompreso. E se i mostri esistessero davvero? E se il male combattesse, amasse e vivesse come tutti gli altri? E se fosse nascosto al mond...