Morgan
Siamo fatti della stesa sostanza
Di cui sono fatti i sogni.
-William Shakespeare
Dovevo ammetterlo: quando Brooke era spuntato con la sua jeep nera di pacca ero un po' scettica, ma avevo comunque lottato fino all'ultimo sangue per stare davanti, spedendo un Hunter sbuffante dietro.
''Ma dove l'hai trovata questa?'' chiesi scioccata a Brooke, che sfoggiò uno dei sorrisi più grandi che gli avessi mai visto.
''Regalo di compleanno. Papà l'ha presa da uno sfascia carrozze nel regno dei mortali, io l'ho messa a posto ''
I sedili dentro erano immacolati, e la macchina era pulitissima.
Sembrava ne andasse davvero fiero.
''Non pensavo fosse già pronta'' Hunter spuntò da dietro, sembra un cagnolino abbandonato in cerca di attenzioni.
Dovetti sporgermi con tutto il corpo per raggiungere lo sportello e chiuderlo.
''L'ho finita qualche sera fa'' ammise mettendo in moto
''È davvero bella'' sussurrai. Non seppi se mi avesse sentito.
Saranno passate due ore da quando erano passate un paio d'ore da quando avevamo lasciato Firegulch. Ore in cui l'unico suono era stata la radio. Avevamo bisogno di tempo, di riflettere su cosa ci aspettasse e a cosa avevamo rinunciato... cosa ci fosse in ballo e cosa avremmo potuto perdere.
''Qual è il piano tigre?'' Hunter spuntò con la testa da dietro attirando la nostra attenzione.
Quando Brooke abbassò vertiginosamente il volume mi resi conto che se non mi fossi fatta venire in mente un buon piano in fretta, saremo stati fregati.
''Qual è il regno più vicino?'' chiesi, e mentre Hunter si metteva a smanettare con la cartina, Brooke mi rispose senza mai staccare gli occhi dalla strada:
''Elmland, la corte dei lupi'' io e Hunter ci voltammo contemporaneamente verso di lui
''I lupi si sono stabiliti in una landa desolata vicino alla città che gli umani chiamano New Orleans'' continuò.
''Una specie di borgo, case fatte in legno, fuoco ogni notte e cose del genere'' ci spiegò lui.
Hunter annuì e cercò la strada più veloce sulla cartina. Lo vidi muovere il dito su delle linee blu e verdi.
''Ma stai già andando a New Orleans!'' affermò lui, provocando solo un gran ghigno al fratello.
''Credevi per caso che avrei sprecato due ore aspettando che decideste quale mostro andare a trovare per primo?'' si voltò di poco verso di me, per cogliere la mia reazione. Arrossii.
Brooke tronò a guardare la strada, stringendo appena le mani sul volante.
Quello che sembrava saperne più pareva lui, perciò misi da parte l'orgoglio e feci quel che era meglio per tutti: chiedergli una mano.
Di nuovo
''Sappiamo qual è lo scopo, convincerli ad appoggiarci per un'ipotetica guerra, far capire loro che stiamo tutti dalla stessa parte.''
''E non farci ammazzare mentre ci proviamo'' sottolineò Hunter.
''si, sarebbe l'ideale'' sghignazzai.
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Regine Di Sangue
FantasyDicono che il male si nasconda alla luce, che quello di cui abbiamo più paura sia in mezzo a noi: in agguato, incompreso. E se i mostri esistessero davvero? E se il male combattesse, amasse e vivesse come tutti gli altri? E se fosse nascosto al mond...