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Morgan

 

Ho visto persone a pezzi

Aiutare chi aveva solo una crepa.

-Charles Bukowski

 

Ennesima sera, ennesimo ballo. È così che si diceva?

Mi trovavo nel salotto di mia madre, davanti a tre pomposi abiti tra cui scegliere. Uno più osceno dell’altro.

‘’Avanti tesoro, è solamente un abito. Scegli quello che preferisci e facciamola finita. Siamo qui da più di un’ora’’

La guardai storto. Non sapevo più quante volte mi avesse detto che erano stupendi, o ancor peggio adatti alla regina della corte dei vampiri.

‘’Penso che mi manchino i giorni in cui eri tu a decidere cosa farmi indossare, e puntualmente sceglievi i colori scuri. Questi-‘’

‘’Questi sono un tuo compito, adesso’’

Sbuffai sonoramente, alzandomi in piedi e dando un’altra volta un’occhiata ai tre manichini.

Il primo indossava un tubino rosso sangue con un lungo strascico, le maniche lunghe  e a sbuffo. L’intero corpetto era ornato da diverse pietre scure, quasi fossero…

‘Sono pietre di sangue’’ precisò mia madre, intercettando i miei pensieri.

Le pietre di sangue sono sempre state rarissime, alcune delle pietre più rare di tutto il mondo magico. Nei libri c’è scritto che un tempo venivano usate dalle streghe per incantesimi molto potenti, ma con il passare degli anni i vampiri avevano confiscato ogni pietra avessero in possesso streghe e draghi, rendendone il commercio con le altre razze illegale.

Immaginai che gli stregoni avessero trovato altri ingredienti per i loro incantesimi.

‘’Per fortuna porti la stessa taglia di tua sorella, altrimenti avremmo dovuto confezionare dei vestiti da zero’’

La osservai con gli occhi sgranati

‘’Erano vestiti di Alex, questi?’’

‘’Certo che lo erano, pensi che le sarte creino capolavori del genere dal giorno alla notte?’’

No, ma pensavo che mia madre avesse la decenza di non farmi indossare vestiti destinati a lei.

Se prima non ero incline a sceglierne uno, adesso ero totalmente contraria. Come avrebbe potuto lei mettere una cosa così?

Ma quello che mi aveva detto Brooke la sera prima era vero. Io sarei dovuta essere all’altezza, sia in campo di battaglia sia a palazzo.

Mi costrinsi a osservare da più vicino gli altri due: uno era completamente nero, con una profonda scollatura centrale e due vertiginosi spacchi sul davanti. L’altro invece aveva un corpetto rosa pallido, decorato da ricami che somigliavano pericolosamente a rami di salice, con la gonna in tulle rosa.

‘’Il terzo’’ esclamai, il più semplice dei tre.

Perfetto aveva detto lei, sto morendo dentro avrei voluto rispondere io.

Nel preciso istante in cui mia madre si mise a parlare con le sarte, io sgattaiolai via e mi diressi ai miei appartamenti.

Non avevo nemmeno chiuso la porta, quando sentii bussare.

Il vestito.

Corsi verso la porta ‘’Grazie per averlo salit-‘’ mi bloccai vedendo Hunter sulla soglia

Regine Di SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora