Morgan
Siamo tutti malati di sogni.
-Charles Bukowski
Le cose erano decisamente andate a puttane.
Certo, non avevamo vissuto lo scenario peggiore, ma quello che era successo tra Hunter e Alexandra… Gli altarini che erano stati alzati… Fu difficile da digerire.
Brooke aveva portato Hunter all’accampamento senza fargli dire altre stupidaggini, Carter invece aveva tenuto Alex in braccio per tutto il tempo: quasi avesse paura che potesse rompersi da un momento all’altro.
Spezzata.
Mai, nemmeno nelle mie paure più recondite, avrei immaginato mia sorella spezzata nella sua essenza come la sera prima. Come se Hunter le avesse strappato un pezzo fondamentale della sua anima.
Sbuffai entrando nella tenda di Alex.
Non ci eravamo parlate per tutta la mattina, e non avevo nemmeno avuto sue notizie fino a quando non aveva mandato Carter a chiamarmi.
Non appena entrai cercai con gli occhi Brooke, e tirai un sospiro di sollievo nel vederlo seduto a tavola: spocchioso e incurante come solo lui sapeva essere.
Che la sera prima avesse scelto di fare il turno di guardia però…
Non avrei preteso mica che si inginocchiasse e mi dichiarasse amore eterno certo, ma avremmo almeno avuto la possibilità di parlare… Di stare nello stesso letto… Di-
Mi costrinsi a cancellare quella fantasia dalla mente: il suo corpo nudo sul mio, i suoi occhi che divoravano ogni centimetro del mio essere.
Eravamo in guerra, non c’era tempo per sentimentalismi. Non in quel momento e non lì.
Eppure, non appena mi sorrise, mi si scaldò il cuore.
Avevo temuto che dopo gli ultimi eventi avrebbe fatto finta di niente -di nuovo- e che mi avrebbe ignorata per giorni, di nuovo.
Invece lui era lì, mi stava guardando -stava guardando me- e l’istinto di mandare a fanculo i nostri amici e la guerra stessa, di trascinarlo in una tenda e fare tutto quello che avrei voluto fargli…
Brooke si schiarì la gola.
‘’Sembra tu sia rimasta senza parole per la prima volta in vita tua Vampiretta, cosa c’è che ti turba stamattina?’’
Lo fulminai con lo sguardo.
‘’Se devo essere sincera, ho dormito benissimo sta’ notte. In fondo, il letto era solo per me. Dovresti provare qualche volta Lewis’’
Un ghigno si palesò sulle sue labbra, un commento che non poteva fare gli aleggiò nelle iridi.
Per quanto quel segreto ancora tutto nostro fosse il nulla difronte al mondo che stava per crollare, non era ancora il momento di farlo sapere a tutto l’accampamento.
Ad Alex.
Dopo qualche istante l’espressione di Brooke cambiò, tramutò, e il suo sguardo divenne dolorosamente dolce:
Sono qui, non ho dimenticato niente, non mi rimangio niente sembrava dirmi -sembra urlarlo con ogni fibra del suo essere- e il mio cuore sembrava volesse rispondere a sua volta iniziando a battere all’impazzata.
Per la prima volta dopo settimane mi permisi di pensare che forse, forse, le cose stessero andando davvero per il verso giusto.
Nonostante delle spie e degli assassini ci stessero cercando, nonostante mia nonna pensasse di fare chissà cosa a chissà quante persone, nonostante Hunter e Alexandra fossero in rotta di collisione e una guerra stesse per investirci come una valanga.
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Regine Di Sangue
FantasyDicono che il male si nasconda alla luce, che quello di cui abbiamo più paura sia in mezzo a noi: in agguato, incompreso. E se i mostri esistessero davvero? E se il male combattesse, amasse e vivesse come tutti gli altri? E se fosse nascosto al mond...