Non ti potrai mai completamente dimenticare di chi,
Almeno per una volta,
Ha toccato con mano la tua vita.
-Charles Bukowski
Alexandra
‘’Cerca di non farti ammazzare intanto, eh?’’
I capelli di Jade profumavano di muschio ed erba bagnata: mi era sempre piaciuto quell’odore.
Annuii, consapevole che così abbracciate non avrebbe potuto vederlo.
‘’Dico sul serio Wine, non azzardarti a fare qualche stronzata delle tue. Stai nascosta, rispetta il piano, e non azzardarti a lasciarmi’’
Cercai di non piangere. Non potevo piangere.
Mi sciolsi in quell’abbraccio.
‘’Grazie’’ sussurrai. Jade si scostò leggermente e mi guardò confusa.
‘’Grazie per essermi venuta dietro per tutto questo tempo. Grazie per essere stata la prima a credermi così, a scatola chiusa. Grazie per esserti fidata di me’’
Lei sorrise: uno di quei sorrisi che cercava sempre di nascondere a tutti, ma non a me.
‘’Grazie a te per avermi permesso di vivere’’ iniziò a dire con lo sguardo perso nel vuoto.
‘’Mi nascondo dal mondo da quando ho ricordi: l’ho odiato così tanto da volerlo fare a pezzi. Poi sei arrivata tu, con i capelli arruffati dopo aver spaccato il culo a mio fratello, e mi hai stravolto la vita’’
Gli occhi le diventarono improvvisamente lucidi .
‘’Me ne hai dato una migliore’’.
Le sorrisi al meglio che potei, ma il groppo che avevo in gola non accennò ad allentarsi.
‘’Mi farete venire il diabete’’ ed eccolo li: Brooke Lewis, pronto a rovinare ogni momento bello della mia vita.
Non riuscivo a concepire come mia sorella riuscisse a stare nella sua stessa stanza per più di cinque minuti -senza avere voglia di strangolarlo-
Certo, per essere bello lo era, e aveva una mente come poche: era un genio in strategia e nei combattimenti ti dava filo da torcere, ma quell’arroganza? No, quella non la riuscivo proprio a sopportare.
Eppure…
Lui era come me. Era esattamente come me.
‘’Lewis, senti già nostalgia?’’ ghignò Jade voltandosi verso di lui.
‘’Di te?’’ il suo sorriso fu una lama, ma non aggiunse niente e si limitò a stringerla in un abbraccio impacciato per qualche secondo.
Non avrei mai capito che tipo di rapporto avessero quei due: teste calde entrambi, incoscienti ed istintivi, eppure estremamente leali dovevo riconoscerlo.
Erano due facce della stessa medaglia, due gocce d’acqua.
Forse era per quello che vederli insieme -così impacciati- fu così divertente.
Chissà se a Morgan avrebbe dato fastidio la loro vicinanza.
L’universo non mi diede il tempo di chiedermelo: le porte del locale si aprirono e ne uscirono due occhi verdi che catturano i miei all’istante.
Carter sorrise a qualcosa che aveva detto Liam –l’erede di Elmland, nonché ex di mia sorella- mentre Morgan li guardava esterrefatta. Il mio cuore perse un battito. Dovette essere lo stesso per Brooke, perché nel vederli gli si adombrò il volto.
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Regine Di Sangue
FantasyDicono che il male si nasconda alla luce, che quello di cui abbiamo più paura sia in mezzo a noi: in agguato, incompreso. E se i mostri esistessero davvero? E se il male combattesse, amasse e vivesse come tutti gli altri? E se fosse nascosto al mond...