Dopo la festa, Riley era rimasta a dormire in casa Cameron. Sorrise all'idea di una giovane Ray che era solita occupare la camera degli ospiti e che invece in quel momento dormiva nella stanza di Rafe, mentre la sua cotta adolescenziale la teneva stretta a sé.
Non era riuscita a togliersi dalla testa la scena di Rafe che nascondeva frettolosamente qualcosa nella sua tasca dopo averla vista arrivare. E onestamente sperava di non aver visto bene, ma comunque il pensiero non la faceva dormire. Scostò leggermente il braccio del ragazzo e una volta libera dalla sua presa si avviò verso la sedia accanto alla scrivania, in cui erano appoggiati i pantaloni del kook.
Frugò nelle tasche posteriori e ben presto si ritrovò sul palmo della mano la bustina incriminata.
Quanto avrebbe voluto sbagliarsi, ma quell'involucro di plastica era ricolmo di una polvere bianca. Una lacrima solitaria scese sulla guancia della ragazza.
Come aveva potuto non accorgersene?
Che persona era se non capiva nemmeno quando qualcuno a cui teneva stava male?
Sentì un rumore dietro di lei e ben presto non sentì più al tatto la bustina che aveva in mano fino a poco prima.
«Che cosa stavi facendo?» le aveva detto Rafe visibilmente arrabbiato.
Lo sguardo di Riley cadde sulla mano del ragazzo. La teneva chiusa in un pugno, cercando di proteggere quello che conteneva.
«Cosa sto facendo io? Cosa stai facendo tu?»
«Questi non sono affari tuoi, Ray»
«Rafe, io...»
«No, Riley, sta zitta per una volta» posò la bustina in un cassetto chiudendolo con forza e poggiò le mani sul muro, prendendo dei respiri profondi. La ragazza era spaventata dall'atteggiamento di Rafe e si accorse che per la prima volta dopo tanto tempo lui l'aveva chiamata col suo nome per intero.
Per Rafe lei era sempre stata Ray. Sin da quando erano diventati amici nel periodo delle elementari. Solo lui poteva chiamarla con quel nomignolo. Il suo nome sembrava così impersonale quando usciva dalle labbra del biondo, come se non stesse parlando nemmeno con lei.
«Non è mia» cominciò a parlare il ragazzo una volta che si fu calmato.
«Allora di chi è?»
Rafe si avvicinò a lei e le prese delicatamente il viso tra le mani «È più complicato di quello che sembra. Devi promettermi che non ti farai coinvolgere»
«Rafe»
«Promettimelo!»
La ragazza annuì e lui la avvolse in un abbraccio. Nonostante la brutta litigata, stare stretta al biondo la faceva sentire al sicuro.
Sentirono bussare alla porta della camera e la voce di Rose chiedere dal corridoio «Ragazzi, tutto bene?»
Sarah sedeva sul letto di Kiara, mentre la ragazza girava per la stanza come una forsennata. JJ, John B e Pope sedevano per terra, mentre ascoltavano le ragazze discutere tra di loro. Negli ultimi giorni avevano legato molto, ma soprattutto volevano capire insieme chi avesse fatto del male a Riley.
«Ed è tutto quello che sai?»
Sarah sbuffò sonoramente «Li ho sentiti litigare solo quella sera, non so su che cosa. Potrebbe essere una sciocchezza»
«Oppure è il motivo per cui Riley non c'è più»
«Stai facendo supposizioni che non mi piacciono»
«Allora, che cosa ci faceva Rafe davanti casa mia la notte in cui Riley è scomparsa?»
Sarah non seppe risponderle. Abbassò lo sguardo mortificata.
Kiara vedendo l'espressione della ragazza davanti a lei, fece un respiro profondo e le accarezzò una spalla «Non sto dicendo che sia stato lui, ma sono sicura che tuo fratello sappia qualcosa»
«Quel ragazzo ha qualcosa che non va» si intromise JJ.
Sarah distolse lo sguardo. Non poteva parlare per Rafe, ma lei sicuramente non stava raccontando tutto quello che sapeva ai suoi amici.
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Cold case || Rafe Cameron
FanfictionLe sirene della polizia risuonavano incessantemente per le vie della piccola cittadina, riempiendo di terrore il cuore dei suoi abitanti. Le Outer Banks non erano il posto più sicuro al mondo, ma si parlava per lo più di spaccio di droga e furti. ...