Ormai il sole aveva abbandonato il cielo da molto tempo. Riley era seduta sulla battigia. Davanti a lei si stagliava l'immenso oceano e la brezza marina era come un tocco delicato sulla sua pelle.
Sentì una presenza sedersi accanto a lei e non dovette nemmeno girarsi per riconoscere il nuovo arrivato.
Rafe fissava le onde infrangersi sulla sabbia, a pochi passi da loro due.Nonostante quello che era successo, Riley si ritrovò di nuovo avvolta da quella sensazione di sicurezza che le donava inconsapevolmente il ragazzo di fianco a lei.
Rafe le era mancato come l'aria in quei giorni e fu sorpresa nel constatare che non voleva passare altro tempo lontana da lui.
«Non pensavo che saresti venuta»
«Perché non avrei dovuto?»
Il ragazzo accanto a lei sospirò profondamente «Sono in un brutto guaio, Ray»
Si guardarono negli occhi.
«E se a me non interessassero più i tuoi problemi?» aveva chiesto lei passando lo sguardo dagli occhi del biondo alle sue labbra.
«Me lo sarei meritato» non ebbe il tempo di finire la frase che si ritrovò le labbra di Riley sopra le sue.
Non gli sembrava vero. Dopo giorni in cui non si erano rivolti neanche una parola, finalmente erano di nuovo insieme. La strinse forte a sé, godendosi ogni tocco, ogni carezza, con il terrore che ognuna di queste cose potesse essere l'ultima.
Perché non importava cosa stava succedendo in quel momento, Riley non sarebbe mai più stata con lui una volta che avesse scoperto il suo segreto.
Qualche ora dopo si ritrovarono nella macchina di Rafe. Lui la stava riaccompagnando a casa e quella sensazione di essere in sua compagnia si faceva sempre più inebriante.
Fermò la macchina poco prima dell'ingresso di casa Carrera. La villetta era abbastanza isolata e circondata da alberi da poter essere considerata un buon posto per parlare indisturbati.
«Ho fatto un casino» ruppe il silenzio Rafe «Devo dei soldi a Barry»
«Lo spacciatore?» chiese lei, ma entrambi sapevano che in realtà quella domanda faceva salire a galla un'altra questione.
Rafe aveva davvero un problema con la droga.
Il ragazzo annuì «Gli devo davvero tanti soldi e con le elezioni imminenti non potevo chiederli a mio padre» prese un respiro profondo, poi continuò «Ho detto a Barry che poteva darmi un carico di droga e in meno di un mese ci avrei fatto il doppio dei guadagni» si passò una mano sul viso «Ma ho fatto l'errore di coinvolgere Topper e credo che abbia preso più di qualche grammo per uso personale. Quel ragazzo non sopporta la pressione. Non guardarmi così, non potevo nascondere della droga in casa, non con mio padre che vuole diventare sindaco»
«Rafe, sei impazzito?» Riley lo guardò con gli occhi sgranati.
«Non ci posso credere che tu abbia pensato che fosse una buona idea. Lo sai perché Barry ha acconsentito?» chiese prendendo il viso del ragazzo tra le dita di una mano, impedendogli di guardare un punto qualunque che non fosse lei «Ti ha in pugno, Rafe. Per lui era ovvio che non saresti riuscito a ricavarci nulla da quella roba e sotto le elezioni sei il tallone d'Achille di tuo padre»
Il ragazzo iniziò a piangere e tolse la mano di Riley dal suo viso.
«Lo so, va bene? Lo so! Sono un'idiota»
La ragazza lasciò una carezza sul viso del biondo e i loro occhi si incatenarono.
«Restituisci la merce, Rafe. E per una volta in vita tua chiedi aiuto»
Riley era rientrata a casa poco dopo. La testa le scoppiava e stava per sdraiarsi sul letto pronta per chiudere finalmente gli occhi quando lo schermo del suo telefono illuminò la stanza buia.
Lesse velocemente il messaggio che le era arrivato e si rimise in fretta le scarpe.
Aprì la finestra e scese dal suo balcone.
Quella nottata non aveva intenzione di finire.
John B picchiettava nervosamente il piede sull'asfalto mentre aspettava che qualcuno a casa Carrera gli aprisse la porta.
Dopo l'ennesima notte insonne aveva deciso che doveva togliersi questo peso di dosso.
Dirlo a JJ e Pope aveva aiutato, ma non era abbastanza.
Sapeva che una volta che Kie lo avesse saputo lo avrebbe odiato, esattamente come si odiava lui da settimane.
La porta di ingresso si aprì e il viso armonioso di Kiara lo accolse con un piccolo sorriso.
Aveva notato che nel tempo Kie era sfiorita. Dalla scomparsa di Riley, la sua amica era diventata più schiva e taciturna, non era più la Kiara di un tempo. Aveva già sofferto tanto e al ragazzo piangeva il cuore sapere che stava per dargli un altro dolore.
«John B, non ti aspettavo!»
«Kiara, ho bisogno di parlarti»
La ragazza lo guardò con sguardo confuso e lo esortò a continuare.
John B prese un respiro profondo, guardò negli occhi la ragazza e disse «Penso di sapere chi ha ucciso Riley»
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Cold case || Rafe Cameron
FanfictionLe sirene della polizia risuonavano incessantemente per le vie della piccola cittadina, riempiendo di terrore il cuore dei suoi abitanti. Le Outer Banks non erano il posto più sicuro al mondo, ma si parlava per lo più di spaccio di droga e furti. ...