Epilogo 2

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Era notte fonda e il suono delle onde che si infrangevano sulla battigia come una carezza leggera che il mare lasciava sul volto della terra cullava il sonno tormentato di Rafe. Pensava a lei, la sognava ancora. Si ricordava la sensazione di tenerla stretta a sé, delle sue dita che affondavano sulla sua chioma arruffata.

Riley era morta l'anno precedente e di cose ne erano successe. Era riuscito ad uscire dalla dipendenza da cocaina, ma aveva iniziato a bere molto. Il ricordo della sua ragazza era stampato a fuoco in ogni parte del suo corpo, tutto gli faceva venire in mente la sua Ray.

Le indagini avevano subìto un rallentamento e più il tempo passava più la polizia non sembrava tanto interessata. Solo Kiara e il gruppo di pogues aveva continuato ad indagare e parlando con la sorella di Riley aveva capito che fossero ad un punto di svolta. Ma queste erano solo sue supposizioni, Kiara non si fidava di lui e non lo avrebbe mai reso partecipe delle indagini. Dopo essere uscito dalla riabilitazione era solo riuscita ad essere cortese con il kook, ma sotto sotto Kiara Carrera era convinta che la fine per sua sorella fosse giunta nell'esatto momento in cui aveva iniziato a frequentare Rafe.

Un tonfo forte lo fece svegliare del tutto e il ragazzo si ritrovò a scendere di corsa le scale. Vide la porta di ingresso spalancata e lo sceriffo Peterkin mettere le manette ai polsi di suo padre.

«Che succede?» Rafe vide Wheezie uscire da camera sua con il volto ancora assonnato e la fermò prendendola per le spalle.

«Nulla, Wheez. Torna a dormire»

Ma la ragazzina non lo ascoltò e vide la stessa scena che aveva appena visto suo fratello maggiore. Anche Sarah uscì dalla sua stanza e presto vennero raggiunti da Rose proprio mentre Susan Peterkin pronunciava le parole che avrebbero rovinato la vita di Rafe per sempre.

«Ward Cameron, sei in arresto per l'omicidio di Riley Carrera»

Gli occhi azzurri di Ward incontrarono quelli di suo figlio e vide in Rafe lo sgomento e il terrore di aver vissuto con l'assassino della donna che amava.

«Non è come credi, Rafe. Ti giuro che si sistemerà tutto. Non è come credi!»

Le urla dell'uomo si fecero sempre più ovattate mentre veniva portato via, sovrastate dalle voci delle sue due figlie e di sua moglie che imploravano la polizia di lasciarlo andare.

Sarah si girò a guardare suo fratello e vide gli occhi di Rafe riempirsi di lacrime.

«È stato lui, Sarah?» chiese con un filo di voce «Papà ha ucciso Ray?»

La sorella minore lo guardò con occhi sgranati. Lo credeva davvero capace di una cosa del genere? No, suo padre era l'uomo migliore che avesse mai conosciuto, ma per un motivo che nemmeno lei seppe identificare dalla sua bocca uscì solo «Io...io non lo so»

Il mattino dopo Rafe trovò Kiara in compagnia di JJ e Pope mentre vandalizzavano il muretto che divideva la villa dei Cameron dalla strada.

La sorella di Ray aveva scritto con una bomboletta spray Assassini davanti la sua proprietà e onestamente non se la sentiva di ribattere.

«Sappiamo cosa avete fatto!» gridò venendo portata via di peso dai due ragazzi che le avevano fatto compagnia.

«Lo sapevo!» esclamò dopo che furono arrivati a casa di John B «Non mi sono mai piaciuti i kooks che frequentava, ma non le ho mai detto nulla. Va bene, su Sarah ho detto qualcosa» disse anticipando quello che stava per dire JJ.

«Non puoi prenderti delle colpe che non hai» provò a rassicurarla Pope.

«Potevo dirle che mentre lei era al college, Rafe aveva iniziato a drogarsi. Cazzo, lo sapevano tutti tranne lei. Potevo impedirle di entrare in quella casa, forse adesso sarebbe ancora viva»

Cold case || Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora